FuturoProssimo
Contatti
  • Home
  • Tech
  • Salute
  • Ambiente
  • Architettura
  • Energia
  • Trasporti
  • Spazio
  • AI
  • Concepts
  • Gadgets
  • Italia Next
  • H+
28 Giugno 2022

Coronavirus / Russia-Ucraina

FuturoProssimo

Notizie per capire, anticipare, migliorare il futuro.

No Result
View All Result

Notizie per capire, anticipare, migliorare il futuro.

Leggi in:  Chinese (Simplified)EnglishFrenchGermanItalianJapanesePortugueseRussianSpanish

Nectome vuole conservare (e digitalizzare) il tuo cervello

La storia di Nectome, la startup che può conservare il cervello umano per poterlo digitalizzare in futuro, e del suo controverso metodo.

Gianluca Ricciodi Gianluca Riccio
in Medicina, Tecnologia, Transumanismo
Share98Pin23Tweet61SendShare17ShareShare12
Nectome vuole conservare (e digitalizzare) il tuo cervello
17 Gennaio 2021
⚪ Si legge in 5 minuti
A A

Molti transumanisti ipotizzano che un giorno potremmo essere in grado di scansionare il cervello umano e “caricarlo” su un computer.

Questo potrebbe consentire agli umani di sopravvivere alla morte in forma digitale, o di conservare una copia di se stessi che resti per molto tempo dopo la morte. Oggi non siamo neanche lontanamente in grado di farlo, ma possiamo conservare il cervello fino a quando la tecnologia non rendesse possibile la sua digitalizzazione? È la domanda che si è posto Robert McIntyre, fondatore di Nectome.

Nectome: prepariamoci all’upload

Nel 2015 McIntyre ha lanciato una startup chiamata Nectome, finalizzata allo sviluppo di tecnologie per conservare e digitalizzare il cervello. Non si tratta di ibernare una testa per trapiantarla su un altro corpo (di quello si occupano altri). È un’operazione più simile a quella di portare un archivio sul Cloud.

Oggi, Nectome è un po’ in ombra, e vi spiegherò più avanti perchè, ma il sogno di McIntyre (conservare il cervello umano per poterlo digitalizzare in futuro) è ancora vivo. Qual è lo stato attuale delle ricerche?

Forse ti interessa anche

Apprendimento latente: il tuo cervello è pronto a imparare cose nuove senza che tu te ne accorga

Il futuro della nostra memoria? In un cloud

Ci sono gallerie “segrete” che collegano cranio e cervello

Nel cervello umano c’è un universo multidimensionale

Partiamo dalla filosofia

Nectome conservare il cervello umano per poterlo digitalizzare in futuro
Photo by Vlad Tchompalov on Unsplash

Come ho fatto ragionando sul teletrasporto in questo post di qualche tempo fa, non posso evitare di partire da qualche considerazione preliminare di carattere filosofico. È importante, non sono dettagli.

Una copia digitale di un cervello può davvero essere definita come la sopravvivenza alla morte? Si tratta della stessa “persona”, o solo di una sua copia?

McIntrye sostiene di si. Anche se non raggiungeremo mai un punto in cui la coscienza potrà in qualche modo essere trasferita su un computer, dice, digitalizzare il cervello e ottenerne una copia è intrinsecamente una continuazione della vita.

Ogni scelta fatta in vita ha influenzato il modo in cui il cervello è diventato, quindi partire da quella “copia di salvataggio” è una sorta di prosieguo del viaggio dopo la morte.

Ma non sei più tu, giusto?

“Se parliamo della copia di una persona, ma si sta dicendo che non è la stessa persona, in un certo senso non lo è,” dice McIntyre. “Una copia appena creata non ha letteralmente vissuto gli eventi della vita di quella persona, perché ovviamente non lo è. D’altra parte, in un senso è la stessa persona perché il suo cervello è il frutto esclusivo delle esperienze di quella persona”.

Il difficile compito di conservare il cervello

La logica “vulcaniana” con cui McIntyre tende ad affrontare le cose ha fruttato a Nectome molte critiche un paio di anni fa.

La sua società aveva ottenuto finanziamenti e sostegno dal MIT e da diversi investitori. Sembrava avere un futuro promettente.

Poi, in un articolo del MIT Technology Review McIntrye descrisse tranquillamente il suo processo per conservare il cervello come “fatale al 100%”. La parola “eutanasia” iniziava a farsi strada tra le sue dichiarazioni, e la gente del MIT iniziò a prendere le distanze dall’azienda.

Come funziona il processo per conservare il cervello di Nectome

Conservare e digitalizzare il cervello nectome
Un cervello conservato con la metodica di Nectome

Nectome ha creato una soluzione chimica da iniettare nel corpo per “vetrificare” il cervello, poterlo conservare e poi digitalizzare quando la tecnologia sarà in grado di farlo.

C’è un dettaglio non da poco. Quello di Nectome è un processo che andrebbe effettuato mentre si è ancora vivi. Per questo McIntyre ha idea di coinvolgere nel progetto dei malati terminali.

Non sorprende che questo sia stato visto come molto controverso da alcuni. E lasciatevi dire che non si tratta di un problema scientifico quanto comunicativo.

Randal Koene, neuroscienziato e neuroingegnere che ha co-fondato Carboncopies, un ente di ricerca che studia come simulare perfettamente il funzionamento di un cervello, pensa che Nectome non abbia saputo comunicare i suoi piani e i suoi metodi. Questo avrebbe causato alla startup non pochi problemi.

È importante concentrarsi sulla comunicazione dei progressi scientifici senza confonderli con ipotesi speculative sui futuri protocolli medici. Specie se questi protocolli medici non sono ancora soggetti a linee guida etiche.

Randal Koene, Carboncopies

Nectome ha fatto studi rigorosi

Pur avendo comunicato male le sue ricerche Nectome è stata meticolosa nei suoi studi, tutti pubblicati e sottoposti a peer-review. I risultati, valutati dalla Brain Preservation Foundation e altri, sono di qualità eccezionalmente elevata secondo molti addetti ai lavori, tra cui lo stesso Koene.

McIntyre dice di capire perché le persone si spaventino di questi temi. La morte è una cosa spaventosa. Però lavora ancora per conservare il cervello umano alla perfezione, e crede davvero che il suo lavoro potrebbe cambiare la società per sempre.

Per come la vede lui, conservare e digitalizzare il cervello potrebbe cambiare la nostra percezione del mondo, della Storia e della realtà.

Nectome, conservare il cervello umano per poterlo digitalizzare in futuro

Una vera, completa memoria storica

“Il nocciolo della questione è che attualmente quando muori, tutte le informazioni nel tuo cervello vengono completamente distrutte. È così che si perde ogni generazione “, afferma McIntyre.

Ogni volta che la società sviluppa un meccanismo per preservare le informazioni e trasmetterle alla generazione successiva con maggiore fedeltà, produce cambiamenti radicali nella società. Si tratta di trasmissione di informazioni.

Proprio come la capacità di scrivere, l’invenzione della macchina da stampa e gli altri modi in cui siamo progrediti, conservare e digitalizzare il cervello umano avrà un impatto profondo sull’umanità.

Il processo di trasmissione non è facile nè vicino, per questo (per conservare una memoria più fedele di qualsiasi film, video, audio, libro mai realizzati) dovremmo imparare a conservare il cervello prima possibile.

Potremmo chiamarla, quando si affermerà, l’era “della memoria vivente”.

Tags: cervellomind uploading
Post precedente

La Torre C di Zaha Hadid a Shenzen pare uscita da Star Trek

Prossimo Post

OceanH2, prima centrale galleggiante di idrogeno verde da eolico e solare

Collabora

Per inviare articoli, divulgare gli esiti di una ricerca o di scoperte scientifiche scrivi alla redazione
  • BrintØ, isola artificiale per produrre idrogeno verde

    BrintØ, isola artificiale per produrre idrogeno verde

    148 Condivisioni
    Share 59 Tweet 37
  • Uno ‘spray rivestimento’ vegetale e antimicrobico mantiene freschi i cibi

    76 Condivisioni
    Share 30 Tweet 19
  • Vernice solare: a che punto siamo?

    378 Condivisioni
    Share 151 Tweet 94
  • Liteboxer Bundle, la macchina da boxe per allenamenti killer

    763 Condivisioni
    Share 304 Tweet 190
  • Spostare oggetti col pensiero? La telecinesi è questione di tecnologia

    141 Condivisioni
    Share 56 Tweet 35

Archivio

Dai un’occhiata qui:

Rilevatore bugie
Tecnologia

Il nuovo rilevatore di bugie legge muscoli facciali che neanche sai di usare

Un rilevatore di bugie basato su un algoritmo di apprendimento automatico abbinato a sensori di espressioni facciali mostra enormi potenzialità.

Read more
PFF

Ecco Gita: i robot bagagli ci seguiranno.

Le strade del Sud Africa saranno rifatte con le bottiglie di plastica riciclata

Le strade del Sud Africa saranno rifatte con le bottiglie di plastica riciclata

Esperto UK propone sepolture verdi lungo le strade

chip multiorgano

Ricercatori USA creano il chip ‘multiorgano’ per testare l’effetto dei farmaci

Il domani quotidiano

Futuroprossimo.it fornisce notizie sul futuro di tecnologia, scienza e innovazione: se c'è una cosa che sta per arrivare, qui è già arrivata. FuturoProssimo fa parte del network ForwardTo, studi e competenze per scenari futuri.

Iscriviti alla newsletter

Ambiente
Architettura
Intelligenza Artificiale
Gadgets
Concepts
Design

Redazione
Archivi
Pubblicità
Privacy Policy

Medicina
Spazio
Robotica
Lavoro
Trasporti
Energia

Per contattare la redazione di FuturoProssimo, scrivere a [email protected]

中文版
Édition Française
Deutsche Ausgabe
日本語版
English Edition
Edição Portuguesa
Русское издание
Edición en español

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
© 2021 Futuroprossimo

No Result
View All Result
  • Home
  • Tech
  • Salute
  • Ambiente
  • Architettura
  • Energia
  • Trasporti
  • Spazio
  • AI
  • Concepts
  • Gadgets
  • Italia Next
  • H+