No Result
View All Result
venerdì, 5 Marzo 2021
Chinese (Simplified)EnglishFrenchGermanItalianJapanesePortugueseRussianSpanish
FuturoProssimo
  • Home
  • Tech
  • Medicina
  • Società
  • Ambiente
  • Spazio
  • Trasporti
  • Previsioni
  • Concepts
  • H+
FuturoProssimo
No Result
View All Result

Perchè il Covid non ucciderà le città

Nelle grandi città chiudono uffici e stadi, mezzi pubblici e centri storici sono vuoti. Ma chi pensa ad un futuro post-Covid decentralizzato sbaglia.

Gianluca Riccio di Gianluca Riccio
27 Gennaio 2021
in Previsioni, Società
Invia su FacebookPin su PinterestInvia su TwitterInvia su Whatsappsu Linkedin

Per quelli di voi che vivono in città, chiedetevi: cos’è che la rende irrinunciabile nonostante inquinamento, rumore e traffico? Forse i tanti ristoranti in cui vi piace cenare. O la vita notturna, la scena culturale, i parchi, i musei. E se gran parte di questo sparisse? Vorreste ancora vivere in città?

Questa possibilità preoccupa molti poiché la pandemia ha azzerato gran parte di ciò che rende speciali le grandi città. Piange il cuore, ad esempio, a vedere Milano ridotta a un mortorio.

Molti meditano la fuga dalle città verso zone rurali o suburbane, cona complice opportunità di fare se non altro smartworking (per chi può).

Forse ti interessa anche

2-4 milioni di morti dirette e indirette per Covid non conteggiate in Africa

Urban Sun, un “sole urbano” per ripulire gli spazi aperti dal Covid

Il design curvo della barriera stradale protegge la gente dall’inquinamento

È caccia al vaccino universale contro tutti i coronavirus

La situazione, prima che ci sia l’atteso miglioramento per i vaccini, sembra avviarsi ad un’altra fase acuta, speriamo breve.

Il Covid non ucciderà le città
Photo by Andrea Ferrario on Unsplash

Nel resto del mondo non va meglio.

Ovunque si sentono cose simili, ad ogni modo. Ristoranti, piccole imprese e persino grandi catene di vendita al dettaglio di grandi marche stanno chiudendo a numeri record. 

Sistemi di trasporto di massa delle grandi città, emblematico quello di New York, risentono dei forti tagli nei servizi, del ritardo negli aiuti e delle spese in assenza di entrate.

Nonostante queste sfide, le aree urbane resisteranno a dispetto di questa e di altre crisi.

Il Covid non ucciderà le città
Photo by Lachlan Gowen on Unsplash

Perché alcune città sopravviveranno e prospereranno

Una doverosa premessa storica. La morte della città è regolarmente prevista. E come ogni morte “desiderata” non arriva mai.

Si pensava che la città fosse ridondante già quando il telefono fu introdotto nel lontano 1876, e cent’anni dopo, con l’arrivo del personal computer nel 1971.

E dopo l’avvento di internet? “A che servono le città quando le persone possono comunicare anche a lunghe distanze?”

Dopo l’11 settembre, poi, alcuni pensavano che la minaccia del terrorismo avrebbe portato alla suburbanizzazione dei servizi finanziari e ad un allontanamento dalla città. 

In sintesi, da quando abbiamo iniziato a notare i difetti dell’urbanizzazione spinta immaginiamo (anche) futuri senza città, popolati di villaggi globali fatti di “capanne” collegate a distanza. E invece, il futuro era e continua ad essere fatto di aree metropolitane giganti e città dense.

E oggi, molte città sopravviveranno alla pandemia per gli stessi motivi per cui sono sopravvissute al telefono, a Internet e agli attacchi terroristici.

Il Covid non ucciderà le città
Photo by Wilmer Martinez on Unsplash

Perchè?

Già nel 1922, l’economista britannico Alfred Marshall sottolineò tre caratteristiche chiave delle città :

  1. I pool di manodopera qualificata consentono il trasferimento di conoscenze e abilità.
  2. La presenza di tante aziende genera più affari per i settori periferici: ad esempio, un grande settore bancario crea lavoro per contabili e avvocati.
  3. La vicinanza tra le persone facilita il contatto che porta al mantenimento della fiducia e allo scambio di informazioni.

Le città che abbondano di queste caratteristiche riassumibili nell’espressione “capitalismo cognitivo” si riprenderanno. Quelle che hanno più industrie di routine potrebbero non farlo. Le città basate sull’economia della conoscenza cresceranno più rapidamente di quelle che si basano sulla produzione e sulla manifattura (delegabili altrove o ad altri, umani o non umani).

Le città, in sintesi, sopravviveranno ancora a lungo perchè sono tutto sommato una delle più grandi invenzioni dell’umanità.

Il potere delle città: condivisione, abbinamento e apprendimento

Il Covid non ucciderà le città
Photo by Vincenzo De Simone on Unsplash

La densità è ciò che rende speciale una città. Solo dove vive un numero rilevante di persone a stretto contatto, un luogo può supportare una grande varietà di eventi culturali diversi.

Durante una pandemia, però, la densità è l’ultima cosa che vuoi. Questo è il motivo per cui molte persone pensano di trasferirsi fuori dal nucleo urbano e gli uffici restano vuoti.

Non durerà per sempre. 

Presto nuovi vaccini e trattamenti migliori porranno fine a questa pandemia. E quando la densità non sarà più maledetta dal contagio le città riaffermeranno la loro magia, la loro capacità di migliorare la condivisione, l’abbinamento e l’apprendimento.

Gli economisti si riferiscono a questi tre meccanismi come tipi di economie di agglomerazione perché rappresentano i vantaggi della concentrazione. Sono gli incentivi che portano persone e produzione a convivere fianco a fianco, sopportando l’alto costo delle aree urbane dense. Economie di condivisione, abbinamento e apprendimento spiegano perché le città si formano e crescono.

Le economie di agglomerazione

Le economie di condivisione si riferiscono alle economie di scala. Ad esempio, le aziende specializzate nella riparazione di strumenti di alta qualità e nella legislazione sulla proprietà intellettuale forniscono servizi importanti, ma vengono consumati solo raramente e sporadicamente. Queste aziende preferiscono stabilirsi nelle grandi città dove i costi fissi delle operazioni possono essere distribuiti su molti clienti, rendendo più probabile che i loro servizi siano sempre richiesti.

Le economie di abbinamento si riferiscono al risparmio di tempo e costi nella ricerca di beni, servizi e lavoro in una grande città rispetto a un’area meno popolata. Accordatori di pianoforti e avvocati specializzati in brevetti, ad esempio, possiedono una serie ristretta di competenze che sono di grande valore per particolari datori di lavoro che necessitano regolarmente di questi servizi. Quindi i lavoratori con queste competenze specialistiche preferiranno insediarsi nelle città più grandi, dove è più probabile che vengano abbinati a un lavoro o ne trovino rapidamente un altro se lo perdono.

Le economie di apprendimento si riferiscono al valore derivato dalle interazioni fortuite. Le persone imparano le une dalle altre, sia attraverso incontri intenzionali che incontri casuali. L’apprendimento tramite incontri intenzionali può avvenire ovunque le persone si cerchino. Ma l’apprendimento attraverso incontri casuali avverrà più frequentemente nelle città più dense, dove ci sono semplicemente migliori probabilità di incontrare altre persone. Di conseguenza, aziende e lavoratori preferiranno stabilirsi in città dove possono ottenere profitti e salari più elevati associati all’apprendimento che avviene attraverso interazioni fortuite.

I rischi e i costi del contagio svaniranno. E allora i lavoratori e le aziende non potranno resistere ai vantaggi che sorgono nelle città più densamente popolate. Questi sono i fattori che spiegano la previsione.

Le città sopravviveranno eccome, e presto torneranno a correre: spero a piedi o in bici, inquinando di meno.

Tags: cittàCoronavirusscienze umaneUrbanistica
Post precedente

Riciclo, ecco bottiglie e barattoli di cartone da “montare” come mobili IKEA

Prossimo articolo

Kubota, occhiali che eliminano la miopia come un laser

Gianluca Riccio

Gianluca Riccio

Gianluca Riccio, classe 1975, è direttore creativo di un'agenzia pubblicitaria, copywriter e giornalista. È affiliato ad Italian Institute for the Future, World Future Society e H+, Network dei Transumanisti Italiani. Dal 2006 dirige Futuroprossimo.it , la risorsa italiana di Futurologia.

Forse ti interessa anche:

proposta di legge Nevada bigtech
Società

Una proposta di legge può permettere a BigTech di formare “tecno-governi”

picturephone, il nonno di zoom
Il futuro di ieri

Quando c’era Zoom 60 anni fa: storia del Picturephone

sessualità
Previsioni

Il futuro del sesso e della sessualità

Prossimo articolo
miopia occhiali kubota

Kubota, occhiali che eliminano la miopia come un laser

Gel trivalente: contraccettivo, antivirale e sa aumentare la libido

Gel trivalente: contraccettivo, antivirale e sa aumentare la libido

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Collabora!

Siamo aperti alle visioni sul Futuro. Invia un articolo, divulga gli esiti di una ricerca o di scoperte scientifiche, mostra punti di vista su un tema, racconta un cambiamento.

Contattaci
Le Ultime
  • 2-4 milioni di morti dirette e indirette per Covid non conteggiate in Africa5 Marzo 2021
    Solo 8 paesi in Africa registrano in modo ufficiale e univoco le loro vittime: questo porta a dover considerare di molto le morti per Covid. E pone un allarme serio.
  • Pod autonomi: i mini bus singoli reinventano il trasporto pubblico5 Marzo 2021
    Rolla è un concept di trasporto pubblico individuale molto versatile, che ha le idee molto chiare sul futuro dei collegamenti urbani. Davvero interessante.
  • Wolverine, progetto segreto di Alphabet per creare l’udito sovrumano4 Marzo 2021
    La società più pionieristica di Alphabet sviluppa in segreto un dispositivo che regala un udito sovrumano e selettivo. Dopo i primi rumors, attendiamo sviluppi.

Le più lette della settimana

  • M1, l’enorme TV MicroLED da 165 pollici svanisce nel nulla da spento

    M1, l’enorme TV MicroLED da 165 pollici svanisce nel nulla da spento

    65 condivisioni
    Share 26 Tweet 16
  • Gli scienziati fanno levitare un disco di plastica usando solo la luce

    65 condivisioni
    Share 25 Tweet 16
  • La crescita della popolazione mondiale si fermerà dopo secoli

    3132 condivisioni
    Share 1252 Tweet 783
  • V90 Villa Edition, camper con la terrazza al secondo piano

    227 condivisioni
    Share 90 Tweet 57

Futuroprossimo.it è una risorsa italiana di futurologia aperta dal 2006: ogni giorno novità sul futuro prossimo. Scoperte scientifiche, ricerche mediche, prototipi, concept e previsioni sul futuro gratis.

Tag

Ambiente Architettura Comunicazione Concepts Consigli Energia Eventi Gadgets Il futuro di ieri Il giornale di domani Medicina Militare Previsioni Robotica Società Spazio Tecnologia Transumanismo Trasporti Video

Categorie

L’autore

Gianluca Riccio, copywriter e giornalista - Classe 1975, è direttore creativo di un'agenzia pubblicitaria, è affiliato ad Italian Institute for the Future, World Future Society e H+, Network dei Transumanisti Italiani.

Collabora! Ti interessa scrivere un post su Futuroprossimo? Clicca qui per contatti.

Home / Autore / Idea / Archivio / Promo su FP

© 2020 Futuroprossimo - Tailored by EssereQui

© 2020 Futuroprossimo - Tailored by EssereQui

  • Home
  • Contatti
  • Archivio
  • Tecnologia
  • Medicina
  • Trasporti
  • Previsioni
  • Società
  • Ambiente
  • Transumanismo

© 2019 Futuroprossimo - Tailored by EssereQui

Questo sito utilizza i cookies. Continuando a leggerlo acconsenti al loro utilizzo.