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Waterlight, lanterna wireless alimentata ad acqua salata o urina

Una lanterna “intelligente” appena sviluppata consente di generare luce all’istante e per molto tempo semplicemente riempiendola con... acqua salata. Di ogni genere.

Gianluca Ricciodi Gianluca Riccio
in Ambiente, Tecnologia
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Lanterna
24 Aprile 2021
⚪ Si legge in 3 minuti
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La startup colombiana di energie rinnovabili E-Dina ha sviluppato una lanterna wireless, chiamata WaterLight, che converte l’acqua salata in elettricità. L’azienda la dichiara più affidabile delle lampade a energia solare, anche perchè ha una particolarità: in situazioni di emergenza può anche essere caricata con l’urina.

Un mini generatore

Lanterna

La lanterna portatile funge da mini generatore che produce luce utilizzando la ionizzazione. Se riempi WaterLight con mezzo litro di acqua di mare, il sale nell’acqua reagisce con le piastre di magnesio e rame all’interno del dispositivo, e produce energia elettrica.

Il dispositivo emette fino a 45 giorni di luce e può essere utilizzato anche per caricare un telefono cellulare o un altro piccolo dispositivo elettrico tramite una porta USB.

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Lanterna

La lanterna “ad acqua salata” è nata come parte di una collaborazione tra E-Dina e l’agenzia creativa Wunderman Thompson per aiutare le popolazioni rurali della Colombia. In particolare la tribù indigena dei Wayúu. WaterLight aiuterà i pescatori a pescare di notte, consentirà agli artigiani di avere più ore di luce ed eviterà incendi, impendendo a bambini e studenti di accendere candele per studiare, e magari addormentarsi con la fiamma accesa.

Una lanterna da circa 5.600 ore di luce

Waterlight, come detto, ha molti punti di vantaggio rispetto ad una normale lanterna ad energia solare. Ad esempio, la reazione chimica produce energia all’istante, e anche in assenza di sole. Ancora: è il primo dispositivo che prolunga gli effetti della ionizzazione. Dura tanto, davvero. Fino a 5600 ore, in totale dai due ai tre anni di luce nel suo intero ciclo di vita. Senza contare il bonus di poterla adoperare, ehm, anche senza avere acqua salata a disposizione, facendo “da sé”.

Non è l’unica lanterna “a fin di bene”

Il progetto WaterLight è una delle tante iniziative simili volte a dare luce alle comunità rurali globali. Nel febbraio di quest’anno, il designer Henry Glogau ha sviluppato un altro dispositivo lanterna capace di fornire luce e contemporaneamente rendere potabile l’acqua di mare.

La lanterna desalinizzante di Henry Glogau

Ad ogni modo, sebbene WaterLight non sia la prima lanterna “intelligente”, ha il vantaggio di essere la prima a generare luce istantanea per 24 ore al giorno.

Se avete anche bevuto, poi, siete proprio a posto.

Tags: Lanternaluce
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