Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista PLOS Biology descrive la scoperta di un legame tra il declino cognitivo e una proteina nei globuli rossi. La ricerca ha scoperto che i topi privi di questa proteina soffrono di un rapido declino cognitivo. Se la stessa osservazione sarà convalidata nell'uomo fornirà un nuovo bersaglio terapeutico anti invecchiamento.
"I globuli rossi hanno la funzione insostituibile di fornire ossigeno per mantenere la bioenergetica di ogni singola cellula del nostro corpo", spiega l'autore principale del nuovo studio, Yang Xia. "Tuttavia, il loro ruolo nel declino cognitivo legato all'età e nella funzione uditiva resta in gran parte sconosciuta.”
La nuova ricerca sul declino cognitivo
Lo studio si basa sull'ipotesi che una progressiva diminuzione dell'apporto di ossigeno ai tessuti sia un fattore chiave dell'invecchiamento. Il recettore dell'adenosina A2B (ADORA2B) è una proteina che aiuta il rilascio di ossigeno dai globuli rossi e per testare quale effetto ha sulla cognizione i livelli ridotti di questa proteina, i ricercatori hanno sviluppato modelli murini progettati per non avere questa proteina vitale.

Con una serie di test cognitivi e fisiologici, gli animali sono stati confrontati con topi sani. I topi privi di ADORA2B hanno mostrato cali più rapidi della memoria e dell'udito man mano che invecchiavano rispetto agli animali di controllo. Quando gli animali sono stati privati dell'ossigeno in uno scenario di ipossia simulato, questo declino cognitivo legato all'età è accelerato ancora più rapidamente.
I ricercatori ipotizzano che ADORA2B sia di vitale importanza per mantenere l'ossigenazione dei tessuti nel cervello, e con l'avanzare dell'età i livelli delle proteine chiave diminuiscono. Questo significa che l'invecchiamento cerebrale potrebbe potenzialmente essere rallentato trovando modi per mantenere intatti i livelli di questa proteina.
Conferme incoraggianti
L'idea che la diminuzione dell'ossigenazione dei tessuti abbia un ruolo nell'insorgenza dell'invecchiamento cerebrale e del declino cognitivo non è ancora dimostrata. Questa nuova ricerca offre un meccanismo per spiegare studi precedenti, che hanno mostrato come il trapianto di sangue da topi giovani a topi vecchi migliori la cognizione. La ricerca offre anche indizi per spiegare come i trattamenti con ossigeno iperbarico possono generare effetti anti-invecchiamento.
I nostri risultati rivelano che la cascata di segnalazione dei globuli rossi ADORA2B combatte l'insorgenza precoce del declino legato all'età nella cognizione, nella memoria e nell'udito. Promuove l'apporto di ossigeno nei topi ed evidenzia immediatamente nuovi obiettivi di ringiovanimento.
Yang Xia
È ancora molto presto per questa via di ricerca, non aspettatevi che un nuovo trattamento anti-età derivi da questi risultati in tempi brevi. Ci sono indizi che con l'invecchiametno si produca una lieve privazione di ossigeno nel cervello, ma serviranno altri studi per mettere a fuoco il fenomeno.