Quando entrate in questo “teatro” assistete allo spettacolo come se ne faceste parte integrante.
Vedete lo spettacolo con i migliori sistemi di proiezione, lo ascoltate con i sistemi audio più avanzati. Lo avvertite attraverso i sistemi tattili a bassa frequenza nel pavimento e diversi sistemi sensoriali. E soprattutto lo influenzate. Siete parte della narrazione attraverso una tecnologia interattiva basata su LIDAR.
Mettete insieme tutto questo e capirete come questo teatro sia capace di catturare la nostra attenzione in un modo mai sperimentato prima in luoghi simili.
Si chiama Illuminarium. E non è un teatro. O si?
Un teatro multimediale rivoluzionario che promette di trasportare gli utenti in ambienti virtuali immersivi. Dalle pianure dell’Africa agli ambienti sottomarini profondi fino ai viaggi su altri pianeti, ogni scenario può essere vissuto senza la necessità che i visitatori indossino occhiali VR per goderseli.
Gli spettatori-interattori camminano in una sorta di ampio tunnel coperto da video ad alta definizione. I contenuti interattivi sono proiettati su pareti alte 6 metri (22 piedi) e larghe più di 100 metri (350 piedi). Tutto si completa con una pletora di effetti speciali di fascia alta, vibrazioni nel pavimento e perfino profumi.
Immaginate qualcosa tra un Imax di nuova generazione e una mostra all’avanguardia in un parco a tema, e ancora non ci siete vicini.
Un teatro per un nuovo millennio
Il Deus ex Machina di Illuminarium si chiama Alan Greenberg. Imprenditore di vecchia data, Greenberg parla in modo entusiastico di una struttura che ha già ottenuto 110 milioni di dollari di fondi.
Non ha tutti i torti ad essere orgoglioso. La sua creazione è progettata per “portare ovunque” gli spettatori.
“Stiamo costruendo una società di intrattenimento globale ed esperienziale”, dice Greenberg. “Pensiamo che sarà una delle società di intrattenimento più prodigiose al mondo. E speriamo che, tra cinque o sei anni, ci saranno almeno 50 Illuminarium in giro per il mondo”.
Il meglio del meglio
Una delle risorse creative più importanti di Greenberg nel progetto si chiama Brian Allen. È il responsabile per le tecnologie di Illuminarium.
Penso che siamo ad un punto in cui diverse tecnologie (audio, video, illuminazione, interazione) riescano a creare qualcosa di molto, molto interessante per il pubblico.
Brian Allen
Uno dei compiti di Allen è quello di andare in giro per il mondo a ingaggiare partner tecnici in grado di prestare la loro esperienza. Ne serve per qualsiasi cosa: dalle straordinarie proiezioni video all’audio iper-localizzato, al lidar in grado di rilevare la posizione dei visitatori e attivare le interazioni a seconda cosa stanno facendo.
“Non potevo semplicemente andare da un produttore e dire: ‘Ehi, voglio comprare il tuo prodotto’ “, dice Allen. “Sono andato da questi produttori e ho detto: ‘Ehi, ho bisogno di una relazione con te. Perché dove stiamo andando, dobbiamo andarci insieme’. Questi fornitori non solo avevano una grande tecnologia, ma una grande lungimiranza su ciò che sta per succedere in questo tipo di teatro”.
Spettacoli impensabili
Illuminarium chiama “spettacoli” quelle che in effetti sono esperienze largamente immersive come. Il primo sarà un Safari che porterà i visitatori attraverso l’Africa. Dopo questo verrà uno spettacolo di passeggiate nello spazio, ancora attualmente in produzione. “Letteralmente, gli ospiti cammineranno sulla superficie della luna”, ha spiegato Greenberg. “E quando lo faranno, solleverai no polvere di luna e lasceranno impronte.”
L’obiettivo, ha detto, è “democratizzare le esperienze più straordinarie del mondo” (e quelle fuori dal mondo, evidentemente).
Multipurpose
Non è tutto, però. Con la stessa capacità “liquida” di ospitare scenari diversi, Illuminarium cambia la sua stessa destinazione. “Facciamo i nostri grandi spettacoli durante il giorno”, dice Greenberg. “Ma di notte, accendiamo un interruttore e diventiamo un bar. Immaginate di entrare e di bere un drink sul fondo dell’oceano. Poi tornate due settimane dopo e siete nel mercato notturno di Shibuya. Due settimane ancora, e siete sull’Himalaya”.
Impressionante.
Il primo Illuminarium aprirà ad Atlanta il mese prossimo. Ne seguirà un secondo a Las Vegas per fine anno. A giugno 2022, il terzo a Miami. Sono in corso piani per un teatro anche in Messico, Spagna, Nuova Zelanda, Australia e Cina.
E in Italia?
Per ora dobbiamo accontentarci (si fa per dire) dello spazio che si avvicina di più ad Illuminarium per versatilità e immersività: si chiama EmotionHall, è l’arena multimediale voluta da INGKA Centres (la multinazionale che gestisce il marchio IKEA e i suoi centri commerciali). Si trova a Gorizia, e di questi tempi potete entrarci per passeggiare… nei quadri di Van Gogh.