Canva si è impegnata a lungo termine per un modello di lavoro flessibile per i suoi dipendenti, seguendo il collega tecnologico australiano Atlassian nell’abbracciare il lavoro a distanza.
L’azienda ha definito il cambiamento parte del suo “approccio a lungo termine al futuro del lavoro”, in cui si concentrerà sulla flessibilità e la connessione e abolirà qualsiasi regola formale sulla presenza in ufficio.
In un annuncio pubblicato martedì, la società ha affermato che non avrà requisiti rigorosi per il numero di giorni trascorsi in presenza in un ufficio, ma consentirà invece ai team di decidere il numero di giorni in cui i dipendenti dovrebbero frequentare il lavoro di persona o in smartworking.
La presenza? Una questione di spirito
Canva ha affermato che la decisione ha seguito una ricerca interna, incluso un sondaggio che mostra che il 79% dei suoi team afferma di sentirsi produttivo lavorando da casa, con l’81% che afferma di voler continuare a bilanciare il lavoro in presenza con il lavoro a distanza.
In pratica, la nuova politica dell’azienda non fisserà requisiti rigorosi per bilanciare il lavoro fisico e quello a distanza.
In presenza? Minimo 8 volte l’anno
Il peso del lavoro in presenza non sfugge nemmeno ad aziende come Canva, purtuttavia. È solo bilanciato diversamente. Molto diversamente.
L’azienda ha detto di aspettarsi di vedere i dipendenti apparire nel loro “hub Canva più vicino” almeno otto volte all’anno. Anche l’approccio globale al team building sarà ripensato per adattarsi al nuovo peso dato al lavoro in presenza.
Sarà introdotto un “Meeting Free Wednesday” per tutta l’azienda, un mercoledì in cui si sarà liberi di stare in presenza o a distanza. E si pensa anche a vantaggi lavorativi che si estendono al di fuori dell’ufficio.
I luoghi tradizionali di lavoro diventeranno l’eccezione
“Riteniamo che i luoghi di lavoro tradizionali diventeranno l’eccezione quando si tratta del futuro del lavoro”, ha affermato Canva, aggiungendo che la pandemia ha “smentito l’idea che la collaborazione sia migliore in presenza o in un posto specifico”.
Alla fine di aprile, il gigante tecnologico australiano Atlassian ha annunciato una politica di lavoro a distanza che consentirebbe al suo staff globale di 5.700 persone di lavorare da qualsiasi parte del mondo.
Come parte del suo approccio reinventato al lavoro flessibile, i dipendenti dovrebbero visitare gli uffici dell’azienda in presenza quattro volte l’anno per partecipare ai vertici globali, ma per il resto possono progettare il proprio approccio alla presenza in ufficio.
I primi sondaggi interni hanno rilevato che circa il 50% dei dipendenti intende continuare a recarsi regolarmente in ufficio.
È un cambiamento globale
Canva e Atlassian mostrano che questi cambiamenti di politica aziendale non solo riflettono l’approccio globale, ma segnalano un cambiamento nella flessibilità che gli stessi dipendenti si aspettano nello svolgimento del proprio lavoro.
Certo, si tratta di avanguardie: Canva è una startup che si basa sul design a distanza e ha avuto incrementi forti dovuti proprio al lockdown, ma è certa una cosa: la presenza sul luogo di lavoro sarà ridiscussa a livello mondiale.