Nel gennaio scorso Alphabet, la società madre di Google, ha chiuso Project Loon, un’iniziativa che esplorava l’uso di palloni stratosferici ad elio per distribuire Internet senza fili. Loon era nel 2013 per affrontare il crescente numero di persone senza accesso a Internet nelle aree rurali. Una sfida difficile e ambiziosa, che ha portato alla fornitura di connettività e dati in Kenya, e un tentativo (per motivi di ricerca) in Amazzonia.
Oggi alcune tecnologie di trasmissione dati sviluppate come parte del progetto Loon sono rimaste in fase di sviluppo, in particolare una, chiamata Free Space Optical Communications (FSOC).
Una sorta di cavo in fibra ottica, ma senza i cavi
La tecnologia FSOC può creare un collegamento a banda larga da 20 Gbps+ tra due punti che hanno una linea di vista libera, e l’X Lab di Alphabet ha creato Project Taara per testarla. L’altro giorno i ricercatori dell’X Lab hanno rivelato i risultati ottenuti utilizzando un collegamento ottico wireless per trasmettere dati attraverso il fiume Congo. Per essere precisi, da Brazzaville nella Repubblica del Congo a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo.
In 20 giorni Baris Erkmen, responsabile del progetto Taara, dice che il collegamento FSOC ha trasmesso quasi 700 TB di dati, aumentando le connessioni in fibra utilizzate dal partner di telecomunicazioni locale Econet e dalle sue sussidiarie. Il team ammette che il clima rende più adatte le comunicazioni ottiche wireless in Africa che, ad esempio, nella nebbiosa San Francisco, ma la tecnologia ha ancora margini di sviluppo, giusto?
Il collegamento dati del Project Taara è rimasto attivo per quasi lo 0,1% del tempo durante il periodo di test. Il team dice che gli utenti finali non distinguono quando le loro comunicazioni utilizzano FSOC invece della fibra, e che mira a fornire un’esperienza indistinguibile.

E come si trasmettono i dati se non c’è bel tempo?
Il team ammette di non aver sperimentato condizioni meteorologiche insolite in Congo. Condizioni che abbiano avuto un effetto negativo sulla connessione dati. In ogni caso, lo studio della tecnologia permetterà di aumentare la resilienza delle connessioni di fronte a foschia, pioggia leggera, uccelli e altri ostacoli. Servirà migliorare la capacità di regolare la potenza del laser al volo, nonché il miglioramento del puntamento e del tracciamento.
I collegamenti dati di Project Taara sono posizionati in alto, naturalmente, poiché devono essere in grado di vedersi. Sono già in grado di regolare automaticamente i loro specchi per permettere a un raggio di luce della larghezza di un bastoncino di colpire un bersaglio grande 5 centimetri a 10 chilometri di distanza. Il sistema può regolarsi entro un cono di +/- 5 gradi e il team afferma che se questo non riesce per qualche motivo, possono tentare di controllare gli specchi a distanza prima di inviare i tecnici.