L'assistenza medica a distanza rappresenta il futuro degli ospedali. Gli innovativi robot ospedalieri, che hanno aiutato i medici durante la panedemia, potrebbero ripresentarsi in versione aggiornata e ancora più funzionale.
L'ospedale di Liverpool Women's e Alder Hey è stato il primo a sperimentare l'aiuto dei robot ospedalieri.
I medici del reparto neonatale hanno approfittato di questi innovativi strumenti per effettuare videochiamate a distanza, curando i bambini senza presentarsi fisicamente.
I dispositivi Teladoc - il nome dei robot utilizzati a Liverpool - stanno per essere modificati, in modo che gli specialisti imparino ad utilizzarli per curare i bambini in caso di emergenza.

“Questo ha sicuramente il potenziale per salvare la vita di neonati estremamente prematuri nati al di fuori dei centri specializzati e migliorare i loro risultati. (...) Ciò che abbiamo dimostrato è che è facile da usare, migliora la qualità delle cure per i bambini e le loro famiglie, migliora la velocità di revisione ed è molto vicino all'essere lì in persona."
Dottor Chris Dewhurst, direttore clinico della Liverpool Neonatal Partnership
I nuovi robot ospedalieri e il loro funzionamento
I nuovi robot ospedalieri sono dotati di un telaio mobile, telecamere, uno schermo ed uno stetoscopio incorporato.
In caso di bisogno, i dispositivi possono collegarsi a scanner per risonanza magnetica e termocamere, così da tenere sempre tutto sotto controllo.
Uno dei vantaggi principali di questo incredibile dispositivo, è la possibilità di guardare direttamente e rapidamente la cartella clinica dei pazienti. In questo modo, i medici sono subito informati e possono guardare le informazioni in pochi minuti.
Jonathan Patrick di Consultant Connect, l'azienda produttrice dei robot, ha spiegato quali sono le potenzialità dei dispositivi. Secondo lui, potrebbero essere utilizzati in tantissimi casi e in tante situazioni diverse.
"Ti consente di avere accesso ai medici, ad esempio, che sono andati in pensione ma vogliono ancora far parte della forza lavoro, ma non possono andare in ospedale tutti i giorni".
L'aiuto dei questi speciali dispostivi, potrebbero aiutare e salvare la vita a centinaia di bambini prematuri, che hanno bisogno di visite continue. I medici avrebbero così la possibilità di restare in contatto continuo con i pazienti, senza perdersi nulla.
Uno studio ha mostrato che il coinvolgimento di neonatologi in remoto attraverso i robot ospedalieri ha permesso ai team clinici di non essere sopraffatti dagli impegni e dal numero di pazienti. I bambini avevano maggiori probabilità di ricevere controlli continui sulla temperatura, sulla respirazione e sui livelli di glucosio.
Le prime sperimentazioni di Teladoc
Come abbiamo anticipato, i dispositivi Teladoc sono stati sperimentati per la prima volta nell'ospedale Liverpool Women's e Alder Hey. Il Dottor Chris Dewhurst ed il suo team di specialisti, hanno iniziato a utilizzare due i robot ospedalieri nel marzo 2020.
Secondo le dichiarazioni del medico, "In alcune occasioni, usare i robot è stato meglio che essere lì di persona, perché il dispositivo ha una telecamera su un braccio che può essere posizionato sopra il bambino per mostrare cosa sta succedendo. (...) Se fossi stato lì di persona, non sarei stato in grado di vederlo perché c'erano persone intorno al bambino".
Non solo hanno reso la vita dei medici più facile, ma hanno migliorato anche quella dei piccoli pazienti.
Le prestazioni degli specialisti sono incredibilmente migliorate, perché avevano la possibilità di "arrivare" in pochi secondi.
Attualmente, è in corso una sperimentazione presso l' ospedale universitario Leicester NHS Trust. Qui, i medici sono che eseguono interventi di chirurgia sono spesso divisi in due siti.
La presenza dei robot ospedalieri potrebbe, anche secondo l'opinione del dottor Steve Jackson, aiutare i medici a seguire i diversi casi dalla stessa sede. Non dovendosi spostare continuamente per seguire il post-operatorio dei pazienti, sono più attenti e più pronti ad intervenire.