Il futuro, lo sapete, è imprevedibile di natura: per quanto la Scienza cerchi di trovare degli schemi che ci aiutino a prevedere anche l’impossibile (i famosi “cigni neri”) alla fine c’è sempre una possibilità che le cose vadano male e ci sorprendano. Ai survivalisti è piaciuta un sacco questa introduzione al post.
Ecco perché la società Survival Condo ha trovato un luogo segreto in Kansas, dove ha convertito un silo missilistico in un resort di sopravvivenza di lusso che può ospitare 75 persone per cinque anni. Che dico: è un vero e proprio “condominio dell’apocalisse”.
Sopravvivenza a sei stelle

Gli alloggi e i servizi di Survival Condo sono tutti di prim’ordine. C’è una piscina da quasi 230.000 litri (50.000 galloni) e un’area benessere. Non mancano un cinema, una palestra, un poligono di tiro, una struttura medica. C’è una parete per fare free climbing e persino un parco per far passeggiare i cani: che sopravvivenza sarebbe senza animali da compagnia?
Conosco gente che abiterebbe volontariamente a vita in questi rifugi.
Più che un condominio, questa è una fortezza impenetrabile. Lo sviluppatore Larry Hall dice di aver deciso di dare il via al progetto anche dopo aver visto quanta spesa il governo USA stesse dedicando alla realizzazione o all’ammodernamento dei bunker militari. “Ho pensato che sapessero qualcosa che io non so”, ha detto Hall. E questo suona parecchio apocalittico. Non a caso questi alloggi che, a parte il lusso, vengono scelti soprattutto per la sicurezza.

Quanto sono sicuri?
Se vi state chiedendo quanto siano sicuri questi condomini, state certi che possono resistere anche alle esplosioni più potenti. “La struttura originale era un silo missilistico Atlas ‘F’, una sorta di “guscio” che ospitava un missile balistico nucleare intercontinentale. La struttura è stata progettata per resistere a un’esplosione di 20 chilotoni entro 800 metri (mezzo miglio). È un bel po’.
Inutile dire che non mancano gli acquirenti e le prenotazioni, per le paure più disparate. Hall dice che ce ne sono tante (le paure) quanti i pericoli potenziali. Una nuova pandemia, terrorismo, cambiamenti climatici globali che portano a carenza di cibo, collasso economico globale e vulcani.
E cosa sono 500.000 dollari fino a 3 milioni di dollari (questi i prezzi) in cambio della sopravvivenza? Non c’è prezzo per l’opportunità di restare vivi dopo un giudizio universale.

Chi sono i clienti?
Forse è pretattica, forse no. Ma Hall sottolinea che i suoi acquirenti vanno oltre gli stereotipi che circondano i “survivalisti”, spesso presi in giro per le loro manie che appaiono esagerate. Per il realizzatore di questa struttura residenziale il cliente tipo è una persona di successo, istruita e professionale che vede l’acquisto come una scelta di tranquillità, nel caso in cui disastri umani o naturali inneschino una grave crisi sociale.
Difficile negare il fascino di un rifugio dalle follie che stiamo osservando in questi anni. La sopravvivenza guadagna posizioni nella classifica delle priorità. Perchè diciamocelo: se arriva la fine del mondo, il conto in banca (che in questo caso è la prima delle soluzioni) diventa l’ultimo dei problemi.
