È composta da alghe marine (tranquilli, non sa di niente) e può essere usata anche per le bustine di tè, la pasta o il detersivo per il bucato.
Con un normale pacchetto di caffè istantaneo, l'involucro di plastica finisce nella spazzatura: con questo nuovo imballaggio, una sorta di bustina a base di alghe, l'involucro si dissolve nella bevanda e aggiunge nutrienti senza alterare i sapori.
Una bustina da bere
Il prodotto è un'evoluzione di quello che la startup londinese Notpla (che sta per "NOT PLAstic") ha sviluppato nel 2020 (ne ho parlato qui). All'epoca c'era qualcosa da limare: oggi una versione più efficace della bustina ha raccolto 13 milioni di dollari di finanziamenti e si prepara a decollare.
La bustina speciale di caffè è frutto degli sforzi dell'azienda inglese per aumentare gli imballaggi in grado di sostituire materiali particolarmente difficili da riciclare, come le pellicole di plastica sottili. Ma l'idea non è solo quella di sostituire semplicemente la plastica con qualcosa di meno dannoso: il team di Notpla crede che sia possibile migliorare le prestazioni dell'ormai famigerato materiale.
"Stiamo usando cose naturali come le alghe per creare nuovi materiali. Una delle cose più belle è che le alghe possono fare cose che la plastica normale non può fare", dice Pierre-Yves Paslier, co-CEO di Notpla. Non ha torto.

Ricostruire da zero il concetto di imballaggio
Alla domanda sui problemi che hanno incontrato nel corso della loro carriera, Paslier spiega che una delle sue prime scoperte riguardava i limiti della tecnologia esistente. Poi in azienda ha iniziato a notare un sacco di formati e applicazioni interessanti in cui la solubilità potrebbe essere un vantaggio significativo: invece di essere solo una barriera inerte, una bustina di alghe potrebbe potenzialmente agire come un solvente.
Molte persone usano le bustine di tè. Ma la plastica della bustina di tè può rilasciare sostanze chimiche quando è in acqua calda. Una bustina di tè a base di alghe, sostene Notpla, è sicura da bere. È fatta di alghe che non hanno alcun sapore o odore.
Non solo tè o caffè
Il materiale può anche essere usato per altro: immaginate una bustina di noodles ramen o una bustina di riso che possano essere immerse in acqua calda durante la preparazione. "Chi va a fare un'escursione e vuol portare con sé una bustina di cibo potrebbe consumarla per intero, senza produrre scarti o rifiuti," dice Paslier.
Anche il detersivo per bucato o le capsule per lavastoviglie potrebbero utilizzare questo materiale alle alghe: la plastica PVA usata oggi finisce per aggiungere inquinamento plastico ai corsi d'acqua, perché non si dissolve completamente. Gli indumenti, che in genere vengono spediti in una bustina di plastica sottile, potrebbero essere spediti invece nel materiale a base di alghe. Il materiale potrebbe essere realizzato con detersivo incorporato: una volta ricevuto il pacchetto lo si mette in lavatrice ed eccolo già pronto al primo lavaggio.
I prossimi passi per Notpla
"Vogliamo produrre un'esperienza leggermente più interessante e piacevole sfruttando ciò che la plastica non può fare", spiega Paslier. Prima di questa bustina speciale, l'azienda ha iniziato col design di una bottiglia d'acqua commestibile o biodegradabile simile a un blob. E ne produce ancora, per eventi come la Maratona di Londra e i festival musicali.
Ora Notpla sta iniziando ad aumentare la produzione, usando le stesse attrezzature che altre aziende usano per fare imballaggi di plastica. Questo la aiuterà a fare di più e a massimizzare gli investimenti ricevuti. Certo, la diffusione così capillare della plastica (e dei danni che ha fatto) rende lunga l'adozione di un prodotto come questo. In fondo la plastica ha avuto 100 anni di tempo per 'affermarsi'.