Da quando l’hanno sviluppata per la prima volta negli anni ’50 dello scorso secolo, la CCTV (televisione a circuito chiuso) è diventata uno spettacolo onnipresente nelle città di tutto il mondo.
Secondo un rapporto del ricercatore industriale IHS markit nel 2019, ora ci sono 1 miliardo di telecamere di videosorveglianza nel mondo. Oggi però la CCTV può fare qualcosa di diverso dalla semplice registrazione video. Ha una nuova cosa chiamata intelligenza artificiale, con algoritmi di rilevamento umano e riconoscimento facciale che possono tracciare ciò che facciamo e come ci sentiamo.
Per proteggere le persone da questo controllo che rischia di diventare pervasivo, un’azienda di design tedesca (Werteloberfell) ha realizzato dei vestiti che possono interferire con l’AI della videosorveglianza. Il primo prototipo si chiama “Ignotum”, che significa “sconosciuto”.
La genesi di Ignotum
Per creare ignotum, il team ha dovuto prima capire come funzionano i sistemi di videosorveglianza con intelligenza artificiale. Werteloberfell spiega: “normalmente questi sistemi funzionano in un processo in tre fasi: per iniziare, l’AI taglia l’immagine in piccoli pezzi e li analizza. Decide se riconosce ciò che c’è nell’immagine: se lo riconosce, disegna uno scheletro intorno all’oggetto (o alla persona) per tracciarne meglio i movimenti. Nel caso di persone, poi, le immagini HD dei volti vengono inviate ad un server per l’analisi.”
Dopo aver capito come funziona il giochino, i ragazzi di Werteloberfell hanno truccato il proprio sistema di telecamere di videosorveglianza con AI per scoprire quali modelli non sarebbero stati rilevati. alla fine, il team ha scoperto che una griglia luminosa funzionava meglio nel confondere il computer, indicando solo “33% persona”.
Fatti i test, gabbata la videosorveglianza
Il prototipo è stato realizzato utilizzando la sartoria, la stampa 3D e l’elettronica con l’incollaggio del tessuto. Il design finale utilizza guide di luce stampate sul tessuto di un poncho. Uno stile semplice, versatile e soprattutto ridicolo, ma il fine giustifica i mezzi (lo disse un “Principe”).
Il poncho è composto da tre strati. Il primo strato è quello superiore, che dà stabilità al capo. Lo strato tecnico include circuiti, cavi tessili e LED. È coperto da uno strato ad effetto moiré (ora sembro proprio Enzo Miccio) per un ulteriore effetto di illusione ottica.
Un nuovo manifesto della moda
Ignotum vuole sensibilizzare sull’uso (e abuso) dell’intelligenza artificiale nella videosorveglianza. Milioni e milioni di sistemi simili sono in grado di “rubarci” ogni giorno informazioni come sesso, età, stato emotivo e preferenze sessuali, alcune delle quali con un’accuratezza molto elevata. Informazioni che, ovviamente (in tema di vendita soprattutto) possono essere usate contro di noi.
Non ci piace questo sviluppo. Non è un bene per noi essere visti da queste tecnologie. Il nostro design permetterà a chi lo indossa di decidere quando vuole essere visto da esse.
Werteloberfell
Prima che mi chiediate dove comprare questo esilarante pastrano, sappiate che Ignotum non è un progetto commerciale. Nasce da un finanziamento (e di un programma UE) per esplorare le tecnologie di “difesa” da questo tipo di videosorveglianza (o magari, un giorno, sarà usato per disabilitare queste difese: chi può dirlo?). A volte la sorte è beffarda.