Nel 1949, George Orwell ricevette una strana lettera dal suo ex insegnante di francese al liceo.
Orwell aveva pubblicato da poco un libro davvero promettente: si chiamava "1984" e aveva ricevuto recensioni favolose. Da ogni parte del mondo! Eppure, quella lettera gli fece particolarmente piacere: già, perchè il suo insegnante di francese (a Eaton) si chiamava Aldous Huxley.
Quell'Aldous Huxley che anni prima (nel 1931) aveva scritto "Brave New World", un altro grande romanzo distopico del XX secolo. E se chiedete in giro quali siano i due più grandi romanzi distopici mai scritti, in tanti vi diranno proprio questi: Orwell e Huxley. Allievo e maestro. 1984 e Brave New World.

Una lettera che diventa una sfida
Huxley iniziò la lettera lodando il libro dell'ex allievo Orwell. Gli scrisse che era "profondamente importante". Tra le osservazioni ammirate e interessanti, anche cose come "la filosofia della minoranza dominante in 1984 è un sadismo portato alla sua logica conclusione negando il sesso".
Dopo un po' però Huxley, un po' bonariamente e un po' no, cambiò marcia e iniziò anche a criticare il libro di Orwell. In un passaggio si legge: "Ho dei dubbi che la politica dello stivale in faccia possa andare avanti all'infinito. La mia convinzione è che l'oligarchia dominante troverà modi meno ardui e dispendiosi per governare e soddisfare la sua brama di potere, e questi modi assomiglieranno a quelli che ho descritto in Brave New World".
In sintesi? Huxley elogiò 1984, ma disse che la sua distopia, la sua versione del futuro era quella più probabile.
Orwell contro Huxley: chi ha avuto ragione?

Per chi non avesse letto questi due libri (vergognatevi o rimediate subito), una minuscola sinossi che non vi spoilera nulla, anche se a distanza di 91 anni e 73 anni potrei anch permettermelo.
Nel distopico World State di Aldous Huxley, l'élite al potere mantiene le masse docili con un narcotico chiamato Soma e una continua orgia di sesso occasionale e senza affetto. Nella distopia di Orwell in 1984, invece, la popolazione è tenuta a bada con la paura attraverso una guerra continua e uno stato di sorveglianza iper-efficiente. Sembrano essere due distopie opposte, vero? In realtà il mondo di Orwell e quello di Huxley sono semplicemente due forme diverse di oppressione.
E mi secca dirlo, anche perchè non so quale sia preferibile in realtà, ma oggi ha certamente vinto la visione di Orwell, droni compresi.

Huxley si sbagliava, anche se non del tutto, prevedendo comunque che le masse sarebbero state trattate come torme di bambini. Speriamo che si sbagli ancora, perchè in coda alla sua lettera datata 21 ottobre 1949, si legge una previsione che oggi suona ancora più sinistra.
Entro la prossima generazione credo che i governanti del mondo scopriranno che il condizionamento infantile e la narco-ipnosi sono più efficaci, come strumenti di governo, di club e prigioni, e che la brama di potere può essere soddisfatta altrettanto completamente suggerendo alle persone di amare la loro servitù come fustigandoli e calciandoli all'obbedienza. In altre parole, sento che l'incubo di 1984 è destinato a trasformarsi nell'incubo di un mondo che assomiglia di più a quello che ho immaginato in Brave New World. Il cambiamento sarà determinato da un sentito bisogno di maggiore efficienza. Nel frattempo, naturalmente, potrebbe esserci una guerra biologica e atomica su larga scala, nel qual caso avremo incubi di altro tipo e difficilmente immaginabili.