Le Nazioni Unite, una società di progettazione di città galleggianti chiamata Oceanix e la metropoli sudcoreana di Busan hanno appena mostrato il prototipo di una versione galleggiante autosufficiente del principale centro marittimo.
Le città galleggianti (ne parliamo anche qui) potrebbero essere un modo per affrontare le conseguenze dell'aumento del livello del mare indotto dal cambiamento climatico. "L'innalzamento del livello del mare è un rischio serio per alcune isole e aree costiere," secondo le osservazioni riassuntive dei responsabili politici nel più recente rapporto IPCC delle Nazioni Unite. Secondo lo studio, inoltre, l'innalzamento del livello del mare minaccia seriamente tutte le infrastrutture di trasporto.
Il mare si alza, il rischio pure: Busan corre ai ripari

Secondo Climate.Gov, un portale di informazione e scienza del cambiamento climatico gestito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, il livello medio globale del mare è aumentato di oltre 9 pollici (20 centimetri) dal 1880. Un terzo di questo aumento è avvenuto negli ultimi 25 anni, e altre previsioni dicono che entro il 2050 l'aumento sarà di altri 12 pollici (30 centimetri).
Busan, la terza città più grande della Corea del Sud con 3,4 milioni di persone, è un importante porto e centro commerciale. Per adattarsi all'aumento del livello del mare, Busan ha unito le forze con le Nazioni Unite e Oceanix per creare un prototipo di metropoli galleggiante in risposta.
Consideratelo come un modello si scala ridotta, per testare l'efficacia delle soluzioni. La "mini Busan" copre 6 ettari (15,5 acri) di piattaforme collegate. Ogni modulo della città sarà destinato a sperimentare uno scopo specifico: spazi sociali, strutture di ricerca, abitazioni. I ponti collegano una piattaforma all'altra in un "blocco" che ospiterà inizialmente 12.000 persone, con la possibilità di espandersi fino ad ospitarne 100.000.

Un futuro galleggiante (e sostenibile)?
Sul piano squisitamente tecnico, la soluzione di Busan punterà anche a testare le soluzioni energetiche più sostenibili da applicare ad una città galleggiante. Tra le altre, l'acqua utilizzata sarà totalmente trattata e riciclata, e gli impianti solari con sistemi di accumulo punteranno a coprire tutto il fabbisogno energetico.
La presentazione del prototipo di Busan segue ad un progetto lanciato dall'ONU lo scorso anno per studiare le città galleggianti come adattamento ai cambiamenti climatici.

"Viviamo in un'epoca in cui non possiamo continuare a costruire città nel modo in cui sono state costruite New York o Nairobi", ha detto all'epoca il vice segretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed .
Dobbiamo costruire città sapendo che saranno in prima linea nei rischi legati al clima, dall'innalzamento del livello del mare alle tempeste. Le città galleggianti possono far parte del nostro nuovo arsenale di strumenti.
Il mondo si prepara a restare a galla.