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Spazio

Harvard vuole ‘pescare’ un meteorite dall’oceano con un enorme magnete

Un magnete per pescare dall'oceano un oggetto interstellare (o ciò che ne resta): la missione spaziale più terrestre del mondo è vicina.

10 Agosto 2022
Gianluca RiccioGianluca Riccio
⚪ 2 minuti
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Gli astronomi di Harvard pianificano una singolare “battuta di pesca con magnete”. La preda? Un intruso extraterrestre, il piccolo meteorite proveniente da un altro sistema stellare che si è schiantato nell'Oceano Pacifico l’8 gennaio 2014 con un'energia equivalente a circa 121 tonnellate di tritolo.

Il team spera di trovare frammenti di questa roccia interstellare nota come CNEOS 2014-01-08. "Trovare un tale frammento rappresenterebbe il primo contatto che l'umanità abbia mai avuto con materiale proveniente da oltre il sistema solare", dice Amir Siraj, astrofisico dell'Università di Harvard e primo autore di un nuovo articolo pubblicato su ArXiv (eccovi il link).

Un visitatore straniero

Siraj ha identificato l'origine interstellare dell'oggetto in uno studio del 2019 con una sicurezza del 99,999%. Nel maggio 2022 la conferma finale. L’oggetto interstellare è entrato nell’atmosfera terrestre a circa 160 chilometri dalla Nuova Guinea nel cuore della notte: la sua energia era pari all’1% della bomba atomica su Hiroshima. Niente male per un “sasso” di mezzo metro.

Il primo oggetto interstellare mai scoperto.

L'articolo prosegue dopo i link correlati

Da Comete che tornano ogni 4000 anni una possibile pioggia di meteoriti

Dopo di lui, una “superstar”: quello strano ‘siluro’ chiamato Oumuamua, rilevato nel 2017 e sfrecciato ad oltre 90.000 chilometri orari nel nostro sistema solare. Dietro la sua scia, lo stupore degli astronomi e le teorie sulla sua origine (comprese quelle di origine intelligente, le più radicali, elaborate dall’astronomo Avi Loeb).

Meteorite con magnete
Il pin sulla mappa mostra il luogo più vicino a quello che ospiterà la missione di recupero.

Un magnete gigante per prenderlo

500.000 euro circa è la somma già raccolta da un progetto, chiamato “Galileo” e sviluppato proprio da Loeb e Siraj. È il progetto (dal costo finale di 1,6 milioni di euro) che punta a pescare CNEOS 2014-01-08 dall’oceano con un grosso magnete.

Quanto grosso? Più o meno come un letto a due piazze. Non sappiamo ancora quando avrà luogo il rendez-vous, ma sappiamo dove: 300 km a nord dell'isola di Manus nell'Oceano Pacifico sudoccidentale.

Sarà difficile? Gli astronomi dicono di no. "La maggior parte dei meteoriti contiene abbastanza ferro da attaccarsi al tipo di magnete che intendiamo utilizzare per la spedizione oceanica", dice Siraj. Alla fine, i minuscoli frammenti del meteorite potrebbero arrivare a misurare appena 0,1 mm di diametro.

Un viaggio ‘spaziale’ fatto sul nostro pianeta, alla scoperta di misteri che vengono da lontano. Mi piace.

Tags: Meteoriti

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