Cosa viene fuori se combinate la flessibilità dei materiali auxetici (se non sapete cosa sono, date un’occhiata qui) con la stampa 3D? Beh, un sacco di cose: probabilmente l’ultima cosa cui pensereste è una scarpa, immagino. E invece.
Auxetic Wear è un nuovo concept di scarpa progettato da WertelOberfell. In sintesi, è una calzatura che si adatta ai piedi di chi la indossa per tutto il giorno: non è elastica, se è questo che state chiedendo. Un capo elastico diventa più sottile quando viene tirato, Auxetic Wear si espande e basta.

I piedi non sono sempre gli stessi
Immagino di aver già risposto alla vostra domanda: a cosa serve questa scarpa? I nostri piedi non restano uguali per tutta la giornata. Sul serio, si gonfiano, si espandono a seconda di come vengono utilizzati. È un mistero il fatto che al nostro ritorno a casa dopo una giornata in giro dobbiamo toglierci le scarpe perchè abbiamo i piedi come due zampogne?
Ecco: con questa calzatura non c’è pericolo. Auxetic Wear si espande o si comprime assecondando qualunque parte del piede e qualunque suo movimento.


La genesi di una scarpa adattiva
I designer hanno creato una struttura di base, una sorta di scheletro della calzatura: un primo passo costato decine e decine di test iniziale.
Questa “impalcatura” fissa sostiene il tessuto auxetico, e funge da rinforzo un po’ come il telaio di un’automobile rinforza l’insieme. Il tessuto, stampato in 3D usando un robusto poliuretano termoplastico, è cucito sulla suola esattamente come una normale calzatura.
Il risultato finale? Uno stivaletto moderno. Che dire: post-moderno. Sembra un oggetto di scena preso direttamente da una puntata di Star Trek, ma in realtà è stata progettata per essere praticamente la scarpa perfetta.
Se fosse già in vendita la proverei.
