È la parola del momento, l’ultima voce di un orribile dizionario che dallo scorso febbraio stiamo purtroppo imparando sempre di più. Domenica scorsa il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito ai suoi omologhi di Gran Bretagna, Stati Uniti, Turchia e Francia che l’Ucraina progetta di far esplodere una bomba sporca radioattiva sul suo territorio, come parte di un piano per screditare la Russia.
Sebbene sia stata rapidamente liquidata dai ministri NATO come un contorto tentativo di rompere il fronte occidentale (o addirittura la messa in scena di un attacco false flag per giustificare un’altra offensiva russa), l’accusa solleva la domanda: cos’è una bomba sporca e quanto è pericolosa?

Differenze tra bomba atomica e bomba sporca
In sostanza, una bomba sporca è un modo per diffondere materiale radioattivo in una vasta area. Mentre una bomba atomica innesca una reazione nucleare a catena per rilasciare enormi quantità di energia in un istante e una ricaduta radioattiva come sottoprodotto, la bomba sporca usa un esplosivo convenzionale per disperdere una nuvola di polvere radioattiva e contaminare un’area bersaglio.
Un orrore di lunga data, perché l’idea non è nata ieri. Come spesso accade, la fantascienza prevede (o forse ispira) il futuro. Robert A. Heinlein anticipò la bomba sporca nel suo racconto di fantascienza del 1941 “Soluzione insoddisfacente”, in cui un generale dell’esercito USA sviluppa un modo per spargere polvere di radioisotopi sull’Europa per porre fine alla Seconda Guerra Mondiale.
Pochi anni dopo, la fantascienza è diventata realtà.

Come hanno “sporcato” la bomba
Nell’immediato dopoguerra, le gentili potenze nucleari hanno accarezzato l’idea di racchiudere in una testata nucleare materiali come il cobalto e lo iodio per produrre un fallout ancora più radioattivo. Da quell’idea malvagiamente ambiziosa, tuttavia, si è giunti ad un ripiego tossico, ma decisamente più semplice ed economico. E questa non è una buona notizia.
Una bomba sporca è così semplice da realizzare che chiunque potrebbe costruirne una. Tutto ciò che serve è tritolo, dispositivi di detonazione e di fusione appropriati e un contenitore riempito con un radioisotopo pericoloso: ad esempio il cesio-137.
E i radioisotopi sono molto comuni nel mondo. Sono usati in medicina, nell’industria, nella scienza, nella conservazione degli alimenti, nell’agricoltura e in molti altri campi. È uno dei motivi per cui i governi impongono pesanti restrizioni sul libero commercio di questi isotopi e li monitorano attentamente.
Non c’è solo il rischio di un uso militare, ma anche quello di un incidente. In Brasile, nel 1987, una coppia di ladri si introdusse in una clinica abbandonata e rubò una capsula per la teleterapia: i ladri ignoravano che contenesse cesio-137 in polvere. Risultato? 249 persone contaminate, 20 gravemente, e cinque morti.
Bomba sporca: è già esplosa in passato?
Ci sono stati solo due tentativi passati di far detonare una bomba sporca, nel 1995 e nel 1998 da parte di un gruppo separatista ceceno. Nessuna delle due, alla fine, è esplosa.
Cosa succederebbe nel caso accadesse? Dipende da molti fattori. Gli isotopi impiegati, l’obiettivo, la tipologia di territorio circostante e il numero di persone nell’area. Ad ogni modo, le opinioni in merito sono discordanti.
Mini disclaimer: l’ormai quasi inestricabile intreccio tra media e politica rende difficile la raccolta di pareri sufficientemente attendibili, per cui ve li posto così come li ho trovati.
Il Dipartimento dell’Energia USA, ad esempio, ha condotto una serie di simulazioni di attacco con bomba sporca e ha concluso che tale dispositivo è in gran parte inutile come arma destinata a raggiungere un obiettivo militare o anche solo a causare morte e danni. Provocherebbe la morte solo di poche persone (e solo a causa dell’esplosione), e produrrebbe un aumento del rischio di cancro pari a quello che si avrebbe con due TAC a corpo intero.
Ho francamente i miei dubbi
L’area bersaglio di una bomba sporca va contaminata dalle polveri radioattive: un compito improbo e costosissimo che potrebbe richiedere miliardi di euro e decenni.
La ricaduta fisica, sociale, psicologica, economica di un evento del genere è gigantesca, nessuno si azzardi a minimizzarla.
La “normalizzazione” dei pericoli nucleari e radioattivi ha sicuramente una funzione strategica, quella di combattere il panico nella popolazione. Per certi versi è giusta. Ma proprio per questo una bomba sporca va considerata un’arma abominevole.

Cosa fare se una bomba sporca esplode?
Non posso credere di aver scritto questo paragrafo. Secondo il CDC, Center for Disease Control USA, se ci si trova all’aperto quando esplode una bomba sporca la cosa migliore da fare è coprirsi bocca e naso con un panno per evitare di respirare la polvere, evitare di toccare qualsiasi cosa ed entrare in un edificio con finestre, porte e pareti intatte. Una volta dentro, togliete gli indumenti esterni e chiuderli in un sacchetto di plastica: non sono più utilizzabili, vanno smaltiti. Infine, lavare corpo e capelli accuratamente con acqua e sapone.
Piccole lezioni di Apocalisse, sperando che il riferimento alla bomba sporca sia solo parte di questa assurda partita a scacchi che è già costata tante, troppe vite.