Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima automobile mai prodotta: eppure il design degli pneumatici non è cambiato molto nell’ultimo secolo. Certo, abbiamo assistito all’evoluzione del battistrada di uno pneumatico, ma in sostanza siamo lì. Siamo onesti: serve un upgrade, e non è un caso che attori importanti ci stiano lavorando (penso agli “airless” di Michelin a quanto pare pronti nel 2024, allo pneumatico “ricaricabile” di Goodyear).
Hankook Tire ha già “aderito” al club degli sperimentatori: sta facendo ricerca sull’evoluzione “convenzionale” degli pneumatici (con un progetto airless chiamato i-Flex), e ora si presenta con una visione assolutamente di frontiera. Quella di uno pneumatico totalmente sferico che potrebbe cambiare il modo in cui ci spostiamo dal punto A al punto B.
Piacere, Wheelbot
Wheelbot è uno pneumatico omnidirezionale. Ci ho messo 5 parole, dovrebbe essere chiaro.
Nell’anno del Signore 2022 i veicoli del mondo sono molto limitati nei movimenti, e questo anche a causa della struttura delle ruote. Wheelbot affronta questo problema offrendo flessibilità direzionale multipla senza alcun vincolo. Nel dettaglio, offre al veicolo molte opzioni di utilizzo: ad esempio, lo rende stabile sia in spazi molto ristretti che in totale assenza di asfalto. Faccio prima a mostrarvi la presentazione.
La casa coreana ha giocato in casa, presentando questo pneumatico al Design Innovation Day di Seoul, mostrandolo anche in azione. E non si tratta solo della forma di una ruota, ma delle sue funzioni. La totale autonomia di quello che potrei definire un intero “sistema di movimento” permette a più wheelbot di essere messi insieme per configurare veicoli personalizzabili.
Da pneumatico a piattaforma
Cosa vi serve? Un city pod, un camion da trasporto, una roadster? Aspetti diversi, da costruire a partire dal numero di wheelbot. Sistemi di ruote robotiche come questo, o come quelli studiati da Citroen possono creare un futuro di veicoli “su misura”, costruiti per il singolo utilizzatore e basati sulle singole esigenze.
Un servizio a tutto tondo, insomma. E d’altra parte si vede, giusto? La forma è quella.