La foto di Papa Francesco vestito con un vistoso piumino bianco e un crocifisso quasi in stile rap dta facendo il giro del pianeta. E aveva tutte le carte in regola per diventare virale: sopra le righe, con un personaggio famoso… e falsa. Eppure in milioni l’hanno giudicata vera. “Merito” dell’intelligenza artificiale che ha generato l’immagine.
Ora, mentre gli echi delle risate si placano, però (la definizione “Monclero” è stata semplicemente geniale) le preoccupazioni degli esperti crescono.
L’arte ingannevole delle AI
La foto del Papa è stata creata usando Midjourney, un programma AI che genera immagini fotorealistiche basate su semplici descrizioni testuali. La falsa immagine è apparsa per la prima volta sul social Reddit, in una pagina dedicata all’arte generata da intelligenza artificiale, e poi è diventata virale su Twitter.
Lo sapete bene: Midjourney non è l’unico strumento in circolazione. Anche DALL-E di OpenAI (gli stessi di ChatGPT) e Stable Diffusion offrono funzionalità simili. La preoccupazione degli esperti riguarda l’accessibilità e la facilità d’uso di questi strumenti, che possono creare immagini false in pochi secondi e senza la necessità di avere competenze specifiche.
Oggi il Papa, e domani?
Henry Ajder, esperto di intelligenza artificiale, nota come questa tecnologia si sia sviluppata a “velocità fulminea” nell’ultimo anno, e non mostri segni di rallentamento. Anzi.
Nonostante le immagini false generate dalle AI presentino ancora difetti visibili, come la mano “glitchata” del Papa nella foto o la qualità sfocata dei capelli nelle foto altrettanto virali (e false) di un Trump in arresto, queste imperfezioni potrebbero essere eliminate nel giro di pochi mesi.
Sarà sempre difficile, se non impossibile distinguere foto vere da quelle false. Quando ad essere “alterate” saranno persone comuni e non famose (per cui è facile una smentita) cosa succederà?
Le conseguenze dietro l’angolo
Le immagini false potrebbero produrre conseguenze gravi se usate su persone che, diversamente dal Papa, non hanno risorse per contrastarne la diffusione. Potrebbero essere usate per incastrare individui, ricattarli o umiliarli, o addirittura per distorcere processi politici.
Il vero effetto collaterale, però, è la possibilità che queste immagini false portino le persone a dubitare della realtà delle immagini autentiche. “Se tutto vale, niente vale”. Cronache quotidiane, immagini di catastrofi naturali, crimini di guerra: niente avrebbe più valore informativo, tutto sarebbe percepito come falso. E se contate quante saranno le immagini di questo tipo entro qualche anno, capirete l’estrema gravità della situazione.
Il Papa perdona, io no
Ricordatevi di essere scettici, e di verificare sempre le fonti. È l’unico modo per non cadere nella trappola delle false immagini create dalle AI. Anche se queste immagini rafforzano le vostre convinzioni, non è detto che siano vere.
E siate onesti, anche: spacciare falsi per realtà creerà danni: il Papa vi perdonerà, io non lo farei.