Un report appena diffuso ha messo in luce un dato preoccupante: sono ben 186 le banche negli Stati Uniti a rischio di fallimento. Come mai? Sembra che la causa principale sia l'aumento dei tassi d'interesse e la presenza di un'elevata percentuale di depositi non assicurati.
Lo studio, pubblicato sulla Social Science Research Network (ve lo linko qui), ha valutato le possibili perdite di valore degli asset delle singole banche durante la campagna di incremento dei tassi da parte della Federal Reserve. Gli asset come le obbligazioni del Tesoro e i mutui possono perdere valore quando nuovi titoli offrono tassi più alti.
Quando i depositi non assicurati diventano un problema
Lo studio ha anche analizzato la proporzione di finanziamenti bancari provenienti da depositanti non assicurati con conti del valore superiore a 250.000 dollari. Se la metà di questi depositanti ritirasse rapidamente i propri fondi dalle 186 banche in questione, anche i depositanti assicurati potrebbero subire ripercussioni negative. Semplicemente, le banche non avrebbero abbastanza asset per coprire tutti i depositi. In questo caso, potrebbero essere necessari altri interventi di salvataggio.

Silicon Valley Bank non è stato un fallimento, ma una scintilla
Il caso lo conoscete: una banca considerata solida al punto di essere premiata come tra le migliori del 2023 (Forbes) viene spazzata via nel giro di una settimana. E porta con sé il destino di altre 2 banche regionali negli USA, con ripercussioni finora viste in Svizzera (Credit Suisse) e in Germania (Deutsche Bank). Eppure, negli ambienti finanziari si corre ai ripari definendo "circoscritta" la situazione. Le cose stanno davvero così?
Il collasso della Silicon Valley Bank a causa dell'aumento dei tassi d'interesse e del ritiro dei depositi non assicurati è tutt'altro che un fatto isolato. Gli economisti che hanno condotto questo studio mettono in guardia sul fatto che queste 186 banche rischiano un destino simile se non ci saranno interventi governativi o ricapitalizzazioni. Il peggior crollo bancario dal 2008, in sostanza, è la scintilla di un'esplosione che potrebbe essere imminente.
Per quali banche suona la campana?
Non siamo tutti economisti, men che meno io con miseri due esami di macro e microeconomia alle spalle. Ma è bene tenere gli occhi aperti sulle notizie di settore e dei nostri istituti di credito. Il fallimento di Silicon Valley Bank è forse l'ultimo, grande monito a banche, regolatori e investitori sull'importanza di adottare una gestione attenta dei rischi.
Per i clienti delle banche, il rischio di fallimento per le 186 banche USA (e le conseguenze su quelle Europee e mondiali) non è da sottovalutare.