Avete mai pensato a cosa succederebbe se qualcuno decidesse di combattere non per un’idea, ma contro tutte le idee? Questa domanda, che potrebbe sembrare un paradosso filosofico, è diventata la realtà più inquietante del panorama terroristico contemporaneo. L’FBI ha appena coniato un nuovo termine che fa riflettere: “estremismo violento nichilista”.
Non si tratta di terroristi che dal loro punto di vista vogliono “cambiare il mondo”, ma di individui che vogliono distruggerlo semplicemente perché esiste. Il Network 764, con i suoi 250 casi sotto investigazione, rappresenta questa nuova minaccia. Ne avete sentito parlare? No? Ve ne parlo io.
Il caso che ha aperto gli occhi all’FBI
Il diciassettenne Elliott aveva inciso sul suo corpo croci capovolte e pentacoli. Simboli che i genitori non riuscivano a decifrare, ma che rappresentavano il suo biglietto da visita per una rete globale che trasforma la disperazione adolescenziale in nichilismo violento. Quando la madre Dana lo ha trovato in possesso di un coltello da caccia personalizzato con la scritta “Death”, ha capito che qualcosa di terribile stava accadendo a suo figlio.
Elliott non era solo un adolescente problematico: era diventato vittima del Network 764, una rete decentralizzata di predatori che usano piattaforme come Discord e Telegram (ma non solo) per manipolare minori vulnerabili.
La particolarità di questo gruppo, come detto, non è l’adesione a una specifica ideologia politica o religiosa, ma la promozione del nichilismo più puro: la convinzione che la vita non abbia alcun significato e che la violenza sia l’unica risposta logica all’assurdità dell’esistenza.
Il network 764 ha preso il nome dal codice postale di Stephenville, Texas, città natale del fondatore Bradley Cadenhead, un quindicenne che nel 2021 ha creato questa rete sfruttando la sua esperienza in precedenti gruppi di sextortion. L’FBI ha aperto 250 investigazioni che coinvolgono tutti i 55 uffici sul territorio americano.

Dalla Red Pill al baratro del nichilismo violento
Il percorso verso il nichilismo violento segue spesso tappe prevedibili. Alcuni dei giovani coinvolti iniziano la loro discesa nelle comunità incel, dove apprendono la filosofia della “red pill”: l’idea che la società sia controllata dalle donne e che gli uomini siano vittime di un sistema femminista. Ma questo è solo l’inizio.
Come vi spiegavo in questo articolo sulle caratteristiche del mondo incel, esiste una gerarchia di “pillole” che rappresentano diversi livelli di radicalizzazione. La “black pill” rappresenta il punto di non ritorno: la convinzione che non ci sia alcuna speranza di miglioramento e che la violenza sia inevitabile. Ma c’è anche uno step ulteriore, qualcosa di ancora più pericoloso: il passaggio dal pessimismo incel al nichilismo attivo.
Il termine Estremismo Violento Nichilista si riferisce a ciò che motiva alcuni di questi soggetti a commettere atti criminali. Vogliono seminare caos e facilitare la distruzione della società.
Secondo il rapporto dell’Institute for Security & Development, questo tipo di violenza si distingue dall’estremismo tradizionale perché manca completamente della dimensione politica o ideologica. Non si tratta di conquistare territorio o affermare principi: la distruzione diventa fine a se stessa. Una deriva in qualche modo annunciata, che riflette quella più generale di una società sempre più “onniviolenta” (a partire dai suoi rappresentanti) e sempre più immatura e sclerotica.
Una minaccia che contagia anche l’Italia
Il fenomeno non è confinato agli Stati Uniti. I servizi di intelligence italiani hanno lanciato l’allarme nel rapporto annuale 2025: nel nostro paese si è confermato “il trend di progressivo innalzamento del rischio derivante dall’estrema destra suprematista e accelerazionista internazionale, che spesso si declina in rete attraverso la diffusione di incitazioni alla violenza nichilista, indiscriminata e d’impronta politica e razziale”.
Particolarmente preoccupante è l’aumento dei “casi di radicalizzazione di soggetti giovani, anche minorenni, e di piccoli gruppi che sono in costante contatto con utenti di altre nazionalità tramite piattaforme digitali di messaggistica istantanea”. La minaccia sta transitando dalla dimensione online a quella offline, con diversi episodi di “contaminazione tra questa forma di estremismo violento e altre matrici terroristiche”.
Un caso emblematico è quello avvenuto a Bolzano nel febbraio 2025: la polizia italiana ha arrestato un adolescente affiliato sia al Network 764 che all’Order of Nine Angles, accusato di aver pianificato la realizzazione di un snuff movie1. Il giovane possedeva armi illegali, esplosivi e materiale pedopornografico.
I numeri del fenomeno sono impressionanti: secondo il Dipartimento di Giustizia americano, il network ha sfruttato almeno otto vittime minori in multiple giurisdizioni, con contenuti che coinvolgono bambini di appena 13 anni. Le attività si sono estese dal 2020 al 2025, con arresti recenti di leader come Leonidas Varagiannis e Prasan Nepal.
Il nichilismo come strategia di reclutamento
Ciò che rende il nichilismo violento particolarmente insidioso è la sua capacità di attrarre giovani che non si riconoscono nelle ideologie tradizionali. Non servono convinzioni politiche forti o fede religiosa: basta il vuoto esistenziale. I predatori del Network 764 sfruttano questa vulnerabilità attraverso un processo di manipolazione graduale.
Inizialmente si presentano come amici comprensivi, offrendo supporto emotivo a adolescenti isolati e depressi. Gradualmente introducono contenuti “gore2“, desensibilizzando le vittime alla violenza attraverso immagini e video estremi. Infine, convincono i ragazzi che l’autolesionismo e la produzione di contenuti sempre più estremi siano forme di “liberazione” dal peso dell’esistenza.
Come spiega Matthew Kriner dell’Institute for Countering Digital Extremism:
“C’è un enorme mix di danni che si verificano in questo ecosistema. Ci sono individui che collaborano tra loro attraverso linee transnazionali, usando qualsiasi struttura ideologica o a-ideologica possano per spingere le persone a fare del male agli altri e a se stesse”.
Oltre il terrorismo tradizionale: una sfida per l’antiterrorismo
L’emergere del nichilismo violento rappresenta una sfida senza precedenti per le forze dell’ordine. Come sottolinea questa analisi de Il Riformista (con il quale sono solitamente in disaccordo) sull’attentato di Palm Springs, questo tipo di estremismo “sfugge ai radar tradizionali dell’intelligence perché non ha bandiere, non proclama guerre, non ha martiri né leader riconoscibili”.
Il terrorismo nichilista non vuole ottenere concessioni, non mira a terrorizzare una comunità per motivi religiosi, non chiede visibilità per una causa. È un attentato che nasce dal vuoto e si propone di estendere quel vuoto. La distruzione non è un mezzo per conquistare qualcosa, ma il fine stesso.
Secondo il Combating Terrorism Center di West Point, questo fenomeno rappresenta “la crescente ibridazione del terrorismo e dell’estremismo violento” e richiede “coordinamento tra vari team intergovernmentali e livelli di governo, oltre ai confini internazionali e ai settori”.
Mi auguro che saremo in grado di adattare i nostri sistemi di sicurezza a una minaccia che non segue le regole tradizionali: perché quando il nemico non crede in nulla, diventa capace di tutto. Ma più di tutto mi auguro che questa società, e chi la governa, sia in grado di opporre al nichilismo qualcosa di più che altre armi.
Note:
- Uno snuff movie è un video che mostra scene reali di violenza e uccisione di persone o animali, riprese senza effetti speciali, con la vittima realmente uccisa davanti alla telecamera ↩︎
- I contenuti “gore” sono un genere o uno stile che riguarda immagini o filmati che mostrano scene molto cruente e violente, con sangue che scorre abbondante, lacerazioni, mutilazioni e fuoriuscita di interiora. ↩︎