Toni Wright lo ricorda bene: prima degli studi clinici doveva tenere occhiali da lettura ovunque. In ufficio, in bagno, in cucina, in macchina. “Negavo di averne bisogno perché per me era un segno dell’invecchiamento”, racconta. Oggi fa parte dei 683 volontari che hanno testato VIZZ, il collirio appena approvato dalla FDA che promette di mandare in pensione gli occhiali da lettura. E i risultati parlano chiaro: ogni giorno una sola di queste gocce oculari garantisce vista perfetta da vicino per 10 ore consecutive.
Come funziona? L’aceclidina, il principio attivo del farmaco, restringe selettivamente la pupilla senza interferire con i muscoli della messa a fuoco, creando l’effetto ottico di una lente naturale sempre a fuoco. Un meccanismo elegante che risolve un problema che affligge miliardi di persone nel mondo.
Gocce oculari salva-vista, la prima mondiale che cambia tutto
Il 31 luglio 2025 è una data che passerà nel suo piccolo alla storia della medicina. La FDA americana ha approvato VIZZ (soluzione oftalmica di aceclidina) 1,44%, il primo e unico collirio al mondo basato su aceclidina per il trattamento della presbiopia negli adulti. Una molecola completamente nuova, che segna il primo utilizzo globale dell’aceclidina per questo tipo di disturbo visivo.
La società farmaceutica LENZ Therapeutics prevede di rendere disponibili i campioni già da ottobre 2025, con il prodotto commerciale ampiamente disponibile entro la metà del quarto trimestre 2025.
Come spiega Eef Schimmelpennink, Presidente e CEO di LENZ Therapeutics:
“L’approvazione FDA di VIZZ è un momento decisivo per LENZ e un miglioramento trasformativo nelle opzioni di trattamento disponibili per i milioni di adulti che vivono con visione sfocata da vicino”.
Quanti sono i presbiti? Beh, tanti. Negli USA sono oltre 120 milioni. In Italia circa 28 milioni: praticamente una persona su due sopra i 40 anni. Nel mondo, la cifra raggiunge i 2 miliardi di persone.

Gli studi CLARITY che hanno convinto la FDA
L’approvazione della FDA si basa sui risultati di tre studi clinici randomizzati, in doppio cieco e controllati: CLARITY 1, CLARITY 2 e CLARITY 3. I primi due hanno valutato sicurezza ed efficacia in 466 partecipanti trattati una volta al giorno per 42 giorni. CLARITY 3 ha invece seguito 217 partecipanti per 6 mesi per valutare la sicurezza a lungo termine.
I numeri sono impressionanti: il 71% dei partecipanti ha raggiunto un miglioramento di 3 linee o più nella lettura da vicino già dopo 30 minuti e mantenendo questo risultato per 3 ore. Il 40% ha continuato ad avere miglioramenti significativi anche dopo 10 ore dalla somministrazione.
VIZZ è stato ben tollerato in tutti e tre gli studi, senza eventi avversi gravi correlati al trattamento osservati in oltre 30.000 giorni di trattamento. Gli effetti collaterali più comuni sono stati irritazione nel sito di instillazione (20%), visione offuscata (16%) e mal di testa (13%). La maggior parte delle reazioni avverse era di severità lieve, transitoria e si risolveva spontaneamente.
Come funzionano le gocce oculari all’aceclidina
La caratteristica degna di nota di VIZZ sta nel suo meccanismo d’azione selettivo. A differenza di altri colliri come Vuity, che vi avevo raccontato qualche anno fa, l’aceclidina è un miotico prevalentemente selettivo per la pupilla. Significa che agisce principalmente, come detto, sui muscoli dell’iride senza stimolare significativamente i muscoli ciliari responsabili della messa a fuoco.
Questo approccio elimina molti degli effetti collaterali tipici dei farmaci precedenti. Vuity, basato su pilocarpina, può causare pesantezza alle sopracciglia, problemi vitreoretinali e interferire con la visione da lontano a causa dell’attivazione dei muscoli ciliari. VIZZ, invece, crea l’effetto stenopeico senza causare uno spostamento miopico: vedete meglio da vicino ma la visione da lontano rimane invariata.
Visto il profilo, è probabile che VIZZ diventerà rapidamente lo standard di cura.
Presbiopia, il nemico inevitabile dopo i 45 anni
Chiariamo: la presbiopia non è una malattia, ma un processo fisiologico inevitabile. Dopo i 45 anni, il cristallino dell’occhio perde gradualmente elasticità e la sua capacità di cambiare forma per mettere a fuoco oggetti vicini. È come se avessimo una fotocamera con l’autofocus che funziona sempre meno bene. Il risultato? I giornali vanno tenuti sempre più lontano, gli schermi del telefono diventano illeggibili e attività semplici come leggere l’etichetta di un medicinale si trasformano in una sfida.
Sapete qual è il tasso mondiale di presbiopia nelle persone oltre i 65 anni? 100%. TUTTI ne soffrono dopo quell’età. Non c’è collirio che tenga, in quel caso.
E infatti VIZZ funziona al meglio nelle persone tra i 40 e i 55 anni, quando la presbiopia è ancora in fase iniziale. Dopo i 65 anni l’efficacia diminuisce significativamente perché i processi di invecchiamento oculare diventano più complessi e coinvolgono non solo la perdita di elasticità del cristallino, ma anche altri cambiamenti strutturali dell’occhio.
A quando queste gocce oculari anche in Europa?
Per ora VIZZ è approvato solo negli Stati Uniti, ma LENZ Therapeutics sta lavorando per stabilire partnership di licenza internazionali. L’obiettivo è fornire accesso a VIZZ a livello globale, considerato il numero di “vittime” della presbiopia nel mondo.
Un dettaglio importante: VIZZ funziona anche per chi ha già subito interventi di chirurgia refrattiva LASIK o di cataratta, anche se è sempre consigliabile consultare il proprio oculista per verificare l’idoneità al trattamento.
Il farmaco è davvero una svolta epocale. Per la prima volta abbiamo un’alternativa farmacologica sicura ed efficace agli occhiali da lettura, che non richiede interventi chirurgici o dispositivi invasivi. Una soluzione che promette di restituire autonomia visiva a milioni di persone, eliminando la frustrazione quotidiana di dover sempre cercare gli occhiali per le attività più semplici.
Certo, dobbiamo ancora aspettare un pochino per vedere quando VIZZ arriverà anche in Europa. Ma l’approvazione FDA è il primo passo di una strada che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui gestiamo uno dei problemi più comuni dell’invecchiamento.
Una goccia al giorno per ritrovare la libertà visiva: sembrava troppo bello per essere vero, ma stavolta la scienza ha mantenuto le promesse.