Venti millisecondi. È il tempo che impiegano gli occhiali Lensare a oscurarsi quando rilevano una luce pericolosa per chi soffre di epilessia fotosensibile. Un battito di ciglia dura circa 300 millisecondi: questi occhiali sono quindi quindici volte più veloci della nostra reazione naturale. Mark Campbell, 19 anni, ha sviluppato questo sistema intelligente per gli epilettici che combina lenti LCD, sensori ambientali e algoritmi predittivi.
Il risultato ha convinto la giuria del James Dyson Award, che gli ha assegnato il premio nazionale neozelandese. Il dispositivo costa meno di 50 euro da produrre, è già funzionante e potrebbe cambiare concretamente la vita di migliaia di persone che oggi devono scegliere tra indossare occhiali scuri permanenti o rischiare crisi epilettiche ogni volta che escono di casa.
Il problema che nessuno aveva davvero risolto
L’epilessia fotosensibile colpisce circa il 10% dei pazienti epilettici sotto i 20 anni. Per loro, stimoli luminosi intermittenti, schermi, luci stroboscopiche o anche semplici riflessi possono innescare crisi. Fino a oggi, le soluzioni disponibili erano essenzialmente due: occhiali con lenti permanentemente tinte o riduzione del contrasto degli schermi. Il primo approccio funziona, ma obbliga chi li indossa a vedere il mondo attraverso un filtro costante. Il secondo limita l’uso della tecnologia, cosa poco pratica nel 2025.
Campbell ha identificato il limite: perché oscurare sempre se il problema si presenta solo in situazioni specifiche? La sua soluzione usa lenti a cristalli liquidi (LCD) capaci di modificare la loro opacità in tempo reale, attivandosi solo quando i sensori rilevano pattern luminosi potenzialmente pericolosi.

Lenti LCD, sensori, algoritmi: l’approccio di Campbell è quello dell’ingegnere che non si accontenta delle soluzioni esistenti. Funziona perché non cerca di bloccare tutto, ma solo ciò che serve.
Come funziona Lensare, l’occhiale che protegge gli epilettici: sensori, LCD e velocità
Il sistema si basa su tre componenti integrate nella montatura. I sensori ambientali monitorano costantemente la luce circostante, analizzando frequenze e pattern. Un algoritmo predittivo valuta in tempo reale se lo stimolo luminoso rientra nei parametri di rischio per l’epilessia fotosensibile. Quando viene rilevato un potenziale pericolo, le lenti LCD si oscurano in meno di 20 millisecondi.
La velocità è fondamentale. Secondo studi recenti pubblicati su Cell Reports Physical Science, le lenti intelligenti per epilettici devono reagire prima che il cervello elabori completamente lo stimolo visivo. I 20 millisecondi di Lensare rientrano ampiamente in questa finestra di sicurezza.
Campbell ha stampato in 3D oltre cento componenti per perfezionare il prototipo. Ha integrato un pulsante di controllo che permette agli utenti di regolare la sensibilità del sistema, rendendolo personalizzabile in base alle esigenze individuali. Un dettaglio non banale: l’epilessia fotosensibile varia da persona a persona, e ciò che innesca una crisi in un paziente potrebbe non avere effetto su un altro.
Dal Dyson Award al mercato: prossimi passi
Il James Dyson Award premia invenzioni che risolvono problemi reali con soluzioni pratiche e scalabili. Lensare risponde a tutti questi criteri: è un dispositivo funzionante, economico (meno di 50 euro di costi di produzione) e portatile. Ma prima della commercializzazione, Campbell sta lavorando all’ottenimento di un brevetto completo e alla validazione attraverso trial clinici in collaborazione con strutture mediche.
Ha collaborato con la dottoressa Hannah Jones, neurologa pediatrica, e con Peter Bergin, direttore del programma di chirurgia dell’epilessia all’ospedale di Auckland. Questa collaborazione con esperti del settore è stata determinante per calibrare i parametri di rilevamento e garantire che il sistema funzioni nelle situazioni reali, non solo in laboratorio.
Occhiali per epilettici: prospettive reali
La storia di Campbell dimostra che l’innovazione medica non richiede necessariamente laboratori miliardari. Servono però osservazione, collaborazione e capacità di guardare un problema da una prospettiva diversa. Gli occhiali scuri permanenti esistono da decenni. Gli schermi con riduzione del contrasto pure. Ma nessuno aveva pensato di far reagire le lenti solo quando necessario.
Sul sito lensare.com è disponibile una lista d’attesa per chi vuole essere tra i primi a testare il dispositivo. Il supporto finanziario del premio Dyson servirà a completare i trial clinici e accelerare il processo di brevettazione. Se tutto procede come previsto, potremmo vedere Lensare sul mercato entro un paio d’anni.
E forse, per la prima volta, chi soffre di epilessia fotosensibile potrà vedere il mondo normalmente senza dover scegliere tra sicurezza e qualità della vita.