Un cubo di vetro di due metri per due, sei ruote magnetiche intercambiabili, un sistema a induzione che scalda solo dove serve, una lavastoviglie integrata. Il CA-1 Series 4 della tedesca Circus SE è la prima cucina robot che opera autonomamente dentro un supermercato.
Dal 29 ottobre 2025, nel punto vendita REWE di Düsseldorf-Heerdt, questo “coso” prepara fino a 120 pasti l’ora senza intervento umano. Tu ordini dallo schermo touch (o a voce), aspetti tre minuti spaccati, ritiri il piatto caldo, mangi se ne hai il coraggio. Sei euro per un primo piatto. Zero cuochi, zero pause caffè, zero malattia. Solo AI, sensori ottici e algoritmi predittivi che riducono gli sprechi alimentari al minimo. Ma è solo questo? Ovviamente no.
Cucina robot: come funziona il sistema
Le braccia robotiche doppie si coordinano con precisione millimetrica. Una apre il frigorifero intelligente e preleva gli ingredienti dalle celle climatizzate. L’altra regola la temperatura della piastra a induzione, che scalda il fondo della pentola esattamente dove necessario. Niente dispersione, niente energia sprecata. I sensori integrati rilevano i cambiamenti degli ingredienti in tempo reale: se la salsa si addensa troppo, la velocità di mescolamento si adatta automaticamente. Il sistema CircusOS, l’intelligenza artificiale proprietaria che gestisce tutto, prende le sue decisioni continuamente, nel giro di millisecondi.
Tra un piatto e l’altro, la cucina robot si pulisce da sola. Una lavastoviglie integrata nel sistema igienizza pentole e utensili senza bisogno di supervisione. Secondo i dati rilasciati da Circus, ogni pasto viene completato in circa 30 secondi durante le ore di punta (sai che pasta alla bolognese, in mezzo minuto). Un ritmo che nessuna brigata umana potrebbe sostenere senza pause.
L’alleanza tra REWE e Circus SE
REWE Group, una delle più grandi organizzazioni retail europee con oltre 16.000 punti vendita, ha scelto la cucina robot per il suo progetto “Fresh & Smart”. Lars Klein, presidente del consiglio di amministrazione di REWE Region West, non usa giri di parole:
“Combiniamo efficienza con piacere, trasformando la spesa in un’esperienza del futuro”.
Circus SE, startup di Monaco fondata da Nikolas Bullwinkel, ha impiegato anni per perfezionare il CA-1 Series 4. Rispetto ai prototipi precedenti, la versione attuale pesa ben 450 chilogrammi in meno grazie a una riprogettazione strutturale completa.
Il progetto pilota di otto mesi prevede tre unità CA-1 installate in altrettanti supermercati REWE tra Düsseldorf e Bonn. Il prezzo di acquisto di una singola unità è di 250.000 euro, ma REWE ha optato per il noleggio.
Se il test avrà successo, la catena potrebbe estendere l’accordo agli oltre 6.000 punti vendita tedeschi. D’altra parte, Circus SE prevede di produrre fino a 6.000 unità all’anno una volta raggiunta la piena capacità produttiva.
Limiti e prospettive della cucina robot
Il CA-1 non può ancora gestire impanature, fritture profonde o piatti flambè. Al momento esegue solo 8 ricette (quindi niente bolognese?): penne all:arrabbiata, curry di lenticchie, porridge, insalate varie. Niente di particolarmente elaborato, ma preparato con costanza assoluta.
Come già accaduto con i robot camerieri che si sono moltiplicati nei ristoranti americani e asiatici negli ultimi anni, anche la cucina robot dovrà affrontare resistenze culturali e sindacali. Lars Klein sottolinea che “il robot è un servizio aggiuntivo, non una sostituzione del personale”. Ma è difficile crederci quando il CA-1 fa letteralmente tutto quello che farebbe una brigata di cucina.
Circus SE ha già firmato lettere d’intenti con l’aeroporto di Berlino-Brandeburgo e con strutture di assistenza gestite da Diakonie per la ristorazione di persone anziane e bisognose. Il settore militare guarda con interesse: l’azienda ha persino fondato una divisione difesa, Circus Defence SE, per sviluppare sistemi autonomi di approvvigionamento alimentare per le truppe sul campo. Un mercato potenzialmente enorme.
Il futuro è già nei supermercati
Secondo uno studio pubblicato su Advanced Robotics nel 2019 riguardante l’interazione uomo-robot nella robotica collaborativa industriale, la sfida principale non è tecnologica ma cognitiva: far accettare alle persone che una macchina possa gestire compiti tradizionalmente umani senza supervisione continua. Come già analizzato su queste pagine, i robot chef sollevano questioni più profonde del semplice risparmio sui costi del personale.
Cambia il rapporto con il cibo quando sappiamo che è stato preparato da un algoritmo? I clienti di Düsseldorf sembrano curiosi più che spaventati. Guardano attraverso il vetro mentre le braccia robotiche mescolano la pasta: scattano foto, sembrano anziani che sbirciano cantieri. Sei euro per un piatto caldo preparato al momento non sono pochi per un supermercato, ma nemmeno troppi per un pasto fresco che non passa da una catena di montaggio industriale lontana centinaia di chilometri.
Il CA-1 è solo l’inizio. Tra qualche anno, quando questi cubi di vetro saranno ovunque, ci dimenticheremo che c’è stato un tempo in cui robot da cucina (pardon, cucina robot) significava solo un frullatore con tre velocità.