Il sogno di fare l’astronauta in età adulta pare essere diventato estremamente demodé: molto meglio il ruolo di youtuber.
Lungi dall’essere solo una amara riflessione personale, riflesso del mio ingresso stabile negli -anta, questo è il risultato di un sondaggio vero commissionato dalla Lego e condotto da The Harris Poll.
Il questionario, somministrato ad oltre 3000 bambini di USA, UK e Cina chiedeva ai rampolli di esprimere le loro preferenze nei confronti di cinque differenti figure.
Il risultato è un segnale allarmante su come l’approccio nei confronti delle nuove tecnologie sia cambiato (possibilmente in peggio) nel corso delle ultime generazioni.
Le priorità cambiano
Entrando nel dettaglio dei risultati, i bimbi inglesi ed americani hanno fornito la stessa identica scala di priorità. “Vlogger / YouTuber” batte (nell’ordine) “insegnante”, “atleta professionista”, “musicista” e “astronauta”.
Per i bimbi cinesi le cose sono andate diversamente. Il lavoro più desiderato è stato quello di astronauta, col 56% dei desiderata. “Vlogger / YouTuber” ha ottenuto solo il 16% delle preferenze.
Lontano dai riflettori
Nonostante un crescente ritorno al tema della corsa allo spazio, i bambini anglosassoni sono sì genericamente interessati allo spazio, ma potrebbero essere lontani dall’idea di fare gli astronauti a causa del poco appeal “narrativo” di questo argomento.
In fondo fanno 50 anni dal lancio dell’Apollo 11 che portò l’umanità sulla Luna, e la permanenza degli astronauti nella ISS non fa più notizia.
In altri termini il sondaggio non indaga sui motivi che hanno spinto i bimbi di UK e USA a desiderare una carriera davanti alla Webcam anziché su una navicella spaziale. Una cosa però ce la dice: di certo fare l’astronauta per loro non è più così “fico”.
Magari la NASA potrebbe provare a riavvicinare i ragazzi fornendo loro una nuova frontiera, e le prossime missioni annunciate potrebbero far sognare milioni di bambini e le prossime generazioni.