Burger King ha iniziato a trasmettere annunci pubblicitari per rendere contactless sia pagamenti che ritiri nei suoi ristoranti drive-thrus. Publix, una catena di negozi con sede in Florida, ha dichiarato giorni fa di aver completato l’implementazione dei registratori di cassa tap-to-pay nelle sue oltre 1.200 località nel sud-est. Walmart, il più grande rivenditore al mondo, alla fine del mese scorso ha dichiarato che fornirà ritiro, consegna e pagamento in negozio con modalità contacless.
Ci sono molte incertezze sull’impatto del coronavirus sulla salute delle persone, sul loro lavoro e sull’economia. Tuttavia alcuni trend del consumo sono già diventati così evidenti da suggerire un cambiamento duraturo nel comportamento delle persone, anche quando la crisi del Covid-19 si risolverà. La parola chiave è contactless.
Un mondo con meno contatto
Uno di questi è il passaggio a transazioni contactless. Gli acquirenti cercano di limitare ciò che toccano nei negozi (quando escono) per evitare di incontrare il virus. Gli studi hanno dimostrato che il coronavirus può vivere (specie senza esposizione al sole) per 24 ore su cartone e perfino diversi giorni su superfici dure.
I rivenditori che vorranno restare aperti si dovranno attrezzare anche per rispondere a questa nuova esigenza del consumatore.
È una questione igienica, certo, ma principalmente psicologica. I commercianti dovranno rivalutare il modo in cui gestiscono i loro negozi per convincere gli acquirenti a tornare.
Se prima il contactless veniva promosso puntando sul concetto di “comodità”, oggi la chiave per la sua introduzione di massa sarà quella di “salute e sicurezza”.
Contactless a tutti i livelli
Queste tecnologie spaziano dal banale (terminali di pagamento nei piccoli alimentari che consentono servizi di pagamento contactless come Apple Pay), al futuristico, come i negozi Amazon Go, i droni di consegna e i robot.
Oz Alon, co-fondatore e CEO di HoneyBook, startup di tecnologia finanziaria a San Francisco, ne è certo. “Le persone cambieranno i loro comportamenti e molte cose che faticavano a trovare spazio avranno una nuova spinta”.
Il passaggio previsto alla tecnologia contactless arriva nella fase in cui il mondo del retail affronta enormi sfide. I negozi di alimentari e i rivenditori online rimasti aperti hanno a che fare con un’invasione di nuovi acquirenti. Marchi iconici tra cui Apple e Nike chiudono molti punti vendita fisici nel mondo.
Anche i consumatori saranno costretti a riconsiderare ogni aspetto dei loro acquisti,
Mentre prosegue la discussione in seno ai governi su come sarà la riapertura dell’economia, le tecnologie contactless faranno parte dell’equazione, soprattutto in luoghi affollati come i mezzi di trasporto e gli stadi.
È importante sottolineare che tutta questa sofisticata tecnologia non sostituisce i consigli degli operatori sanitari di lavarsi le mani e indossare la mascherina anche in pubblico.
Nel breve termine: sempre meno contanti
Checché ne dicano i grandi operatori come Visa e Mastercard, il tentativo di sostituire i contanti con le tecnologie “tap to pay” era in buona parte fallito. Per buona pace dell’Italia, ancora indietro per motivi “gestionali” e del Giappone per motivi “psicologici”, in pochi paesi lo switch aveva funzionato. Canada, UK, Polonia e Australia hanno già il contactless come prima opzione, paesi come gli USA sono più indietro.
Oggi, l’inerzia cambia drammaticamente. L’interesse dei consumatori guida una veloce (velocissima) transizione.
Il contactless per mezzi di trasporto e alimentari è cruciale perché può rendere un po ‘più facile per le persone avventurarsi di nuovo all’esterno.
L’autorità di trasporto metropolitano di New York ha attivato i pagamenti contactless in alcune stazioni della metropolitana appena lo scorso maggio, consentendo alle persone di pagare direttamente ai tornelli.
Questo aiuta le persone a evitare di aspettare in fila, toccare un touchscreen o strisciare una carta: tutte attività che probabilmente vogliono evitare in questi giorni.
Nel medio termine: droni, robot e altre tecnologie
Ho detto di alimentari e trasporti. Bene. Ma esistono numerose nuove tecnologie di vendita al dettaglio che potrebbero essere spinte dal coronavirus ad adottare tecnologie contactless.
I droni di consegna, limitati attualmente da rigide normative, hanno già sperimentato questo aumento della domanda. Alphabet, la società madre di Google, ha visto aumentare di oltre il doppio gli ordini dei suoi droni Wing. Perfino nelle zone rurali degli Stati Uniti, che fanno parte del suo programma pilota.
“La tecnologia è particolarmente utile in un momento in cui le persone sono costrette a rimanere a casa in molti casi e la necessità di limitare i contatti da uomo a uomo è importante”, dice il portavoce di Wing Jonathan Bass.
Starship, azienda i cui robot “da marciapiede” offrono snack e colazioni sta assistendo a un aumento della domanda. “Stiamo lavorando il più rapidamente possibile per espandere il nostro servizio di consegna di robot in modo da poter aiutare più persone. Ci contattano anche molti negozi di alimentari, ristoranti e altre società di consegna per chiederci aiuto”, fa sapere la società in una nota.
Siamo passati da una convenienza a un servizio essenziale per molte persone. La nostra community ci sta chiedendo di espanderci rapidamente.
Un altro concept in crescita è l’ormai noto sistema Just Walk Out di Amazon Go, che consente di effettuare il check-in in un tornello all’ingresso di un negozio usando il telefono, ritirare qualsiasi cosa si voglia acquistare, e uscire senza fermarsi alla cassa.
Finora Amazon ha creato circa 25 di questi negozi e oggi solo le sedi di Seattle rimangono aperte durante la pandemia.
All’inizio di aprile Amazon ha iniziato a offrire questa tecnologia anche ad altri rivenditori, una cosa che sembrava impensabile fino a poco tempo fa. Ora non sorprenderebbe nessuno se Amazon ricevesse più richieste di tecnologia di quante ne possa gestire.
Lo stesso denaro “tradizionale” viene meno
Il contactless probabilmente influirà nell’indebolire la più antica forma di pagamento duratura: il denaro contante.
La società Kickfin ha dichiarato che sta assistendo a un aumento di interesse da parte dei ristoranti durante la crisi. Il servizio di Kickfin consente ai ristoranti di pagare le mance ai propri dipendenti in modo digitale, anziché in contanti.
“Nessuno tocca i soldi; nessuno paga in contanti “, dice il cofondatore Brian Hassan.
Altro disclaimer, doveroso: è probabile che molte persone evitino le banconote, certo. Vero è anche che il mese scorso l’OMS ha dichiarato che non c’è nulla di sbagliato nel maneggiare i contanti in questi giorni, purché ci si lavi le mani.
I miei soliti dubbi
L’idea di una società senza contanti è stata criticata in quanto discriminatoria nei confronti delle persone senza conti bancari e carte di credito. Le critiche si concentrano anche sul potere delle aziende tecnologiche di rilevare e gestire troppi dati personali. Queste preoccupazioni persisteranno anche dopo l’emergenza sanitaria.
Il contactless è qui per restare
Il passaggio a transazioni contactless fa parte però di una tendenza molto più ampia, specie con persone più attente ai propri soldi in un periodo (che si prospetta lungo) finanziariamente instabile.
Sfruttando questo aumentato interesse, molte più aziende probabilmente lanceranno nuove tecnologie di pagamento per un mondo post-coronavirus.