Negli ultimi due anni sempre più ricerche puntano alle neurotecnologie. Dalle interfacce Brain Machine (BMI) impiantate chirurgicamente ai tatuaggi intelligenti, dai caschi che modificano le onde cerebrali a quelli che "leggono la mente".
Oggi una nuova società dagli Stati Uniti, Nossos, sta usando una tecnologia di neuromodulazione integrata in auricolari per trovare nuovi modi di trattare una serie di malattie comuni.
Sebbene i nuovi dispositivi dell'azienda possano sembrare normali auricolari, non riproducono musica né producono alcun tipo di suono, ma generano campi elettrici progettati per curare le malattie.
Fornendo impulsi elettrici a un nervo nell'orecchio esterno, gli auricolari penetrano nei circuiti neurali del cervello in un modo che potrebbe aiutare a placare le infiammazioni e curare l'artrite reumatoide.
Primi passi nel cervello
"Siamo ancora nelle prime fasi di sviluppo", afferma Konstantinos Alataris, co-fondatore e CEO di Nēsos. "Lo stiamo sviluppando come prodotto da prescrizione e lo stiamo testando in studi clinici". La cura dell'artrite è solo la prima possibile applicazione che la startup sta perseguendo.
Se Nēsos ha davvero trovato un modo efficace per penetrare nel cervello, due semplici auricolari potrebbero aiutare a trattare una serie di malattie neurologiche e psichiatriche.
I risultati del primo studio sull'uomo sono stati presentati il mese scorso alla riunione dell'American College of Rheumatology 2020.
Nello studio, 30 persone affette da artrite reumatoide sono state istruite a utilizzare gli auricolari per pochi minuti al giorno, per tre mesi. Alla fine, metà dei volontari era migliorata in modo clinicamente significativo. Più della metà dei pazienti ha mostrato un miglioramento del 20%, un terzo è migliorato del 50% e alcuni pazienti hanno sperimentato un miglioramento del 70% dei sintomi.
Come funzionano gli auricolari di Nēsos
Il dispositivo di Nēsos attinge alla potenza del nervo vago, la speciale "superstrada" del sistema nervoso che collega il cervello agli organi chiave del corpo.
La neuromodulazione

Il nervo vago è stato oggetto di un'ampia gamma di ricerche: gli scienziati hanno provato a sollecitarlo per trattare tutti i tipi di malattie, tra cui emicrania, ictus, insufficienza cardiaca, depressione e problemi infiammatori come il morbo di Crohn, con vari gradi di successo.
Questo tipo di trattamento, chiamato neuromodulazione, prevede di solito l'impianto chirurgico di un dispositivo di stimolazione con elettrodi che toccano direttamente le fibre neurali. Gli impulsi elettrici vengono quindi inviati al nervo vago per modificare la comunicazione tra i neuroni.
La Setpoint Medical, ad esempio, ha avuto un certo successo nel trattamento dell'artrite reumatoide con un dispositivo impiantato che stimola un sottoinsieme di fibre del nervo vago nel collo.
I ricercatori hanno scoperto che la stimolazione di quelle fibre attiva le cellule della milza che alla fine bloccano la produzione di molecole infiammatorie chiamate citochine. Il trattamento riduce l'infiammazione, ed è esattamente ciò di cui hanno bisogno le persone con artrite reumatoide.
Il dispositivo di Nēsos si rivolge allo stesso percorso, tranne che con un dispositivo completamente non invasivo: due semplici auricolari che si portano all'orecchio. Invece di prendere di mira il nervo vago nel collo, gli auricolari, attraverso il ramo auricolare del nervo vago, inviano impulsi elettrici alle regioni del cervello che si ritiene regolino la produzione della milza e la risposta immunitaria.
Neuromodulazione: nuove consapevolezze
"Cinquant'anni fa, pensavamo che il cervello e il sistema immunitario fossero indipendenti", afferma Alataris. "Ora sappiamo che sono in costante comunicazione e interazione".
I dispositivi di neuromodulazione impiantati chirurgicamente tendono ad essere più precisi dei dispositivi non invasivi, come gli auricolari, che non entrano in contatto diretto con le fibre neurali mirate. Ma gli impianti neurali chirurgici sono in genere riservati a persone che sono in fasi avanzate della malattia. Un dispositivo non invasivo può consentire di avviare una terapia di neuromodulazione su persone alle prime fasi, e dunque curare in tempo utile il disturbo.
Auricolari Nesos, serve l'approvazione
Nēsos sta ora iniziando uno studio più ampio sull'uomo che confronterà gli effetti degli auricolari su persone con artrite reumatoide e su un gruppo di controllo.
L'azienda sta anche testando la sua tecnologia su persone con depressione post partum ed emicrania.
Sono necessari studi clinici rigorosi se l'azienda vuole ottenere l'approvazione normativa come dispositivo medico che cura le malattie.
Questo tipo di dati differenzierà anche il dispositivo di Nēsos dal crescente numero di auricolari e cuffie sul mercato consumer. I produttori di questi dispositivi spesso affermano che i loro dispositivi migliorano il "benessere", ma mancano di una scienza rigorosa per sostenere tali affermazioni.