No Result
View All Result
domenica, 11 Aprile 2021
Chinese (Simplified)EnglishFrenchGermanItalianJapanesePortugueseRussianSpanish
FuturoProssimo
  • Home
  • Tech
  • Medicina
  • Società
  • Ambiente
  • Spazio
  • Trasporti
  • Concepts
  • H+
FuturoProssimo
No Result
View All Result

Notizie sul coronavirus »

Chinese (Simplified)EnglishFrenchGermanItalianJapanesePortugueseRussianSpanish

Il calvario della gomma: fa meraviglie, ma finirà. Che fare?

Economia, ambiente e futuro si incrociano sempre. La gomma è un vero e proprio crocevia: un materiale straordinario che sta finendo, e può provocare un terremoto.

Gianluca Ricciodi Gianluca Riccio
10 Marzo 2021
in Ambiente, Previsioni
il calvario della gomma
Invia su FacebookPin su PinterestInvia su TwitterInvia su Whatsappsu Linkedin

Cambiamenti climatici, capitalismo e malattie minacciano di sferrare un colpo mortale agli alberi della gomma del mondo. Servono fonti alternative prima che sia troppo tardi.

La gomma naturale è un materiale straordinariamente resistente, flessibile e altamente impermeabile. Ci ha dato pneumatici per i nostri veicoli, suole per le nostre scarpe, guarnizioni per motori e frigoriferi. Isola i nostri cavi elettrici, è usato in abbigliamento e preservativi, palloni da calcio e semplici elastici. Nell’ultima pandemia è stata fondamentale per i DPI indossati da medici, infermieri e cittadini di tutto il mondo.

Forse ti interessa anche

Team di designer propone di riciclare i chewing gum in ruote da skateboard

Economisti concordi: transizione ecologica? Un guadagno, non un costo.

Moneta nazionale per l’apprendimento: come la cultura può renderci ricchi

Perché la Grande pausa del Covid sarà ricordata come una rivoluzione

In effetti, la gomma è considerata una merce di tale importanza globale da essere inclusa nell’elenco delle materie prime critiche dell’UE.

Sfortunatamente, ci sono segni che il mondo potrebbe esaurirla. I fattori che mettono a repentaglio le forniture mondiali di gomma sono tanti, e portano gli scienziati a cercare una soluzione prima che sia troppo tardi.

Perchè la gomma è così in pericolo?

La maggior parte della gomma naturale mondiale proviene dal sud-est asiatico, ma i prezzi bassi stanno inducendo alcuni agricoltori a rinunciare al raccolto

La fornitura globale di gomma naturale (circa 20 milioni di tonnellate all’anno) viene quasi interamente da piccoli proprietari che lavorano minuscoli appezzamenti di terra nelle foreste tropicali. Milioni di questi lavoratori coltivano piantagioni in Tailandia, Indonesia, Cina e Africa occidentale, strappando con cura la corteccia dagli alberi per estrarre una linfa bianca lattiginosa che viene modellata in fogli ed essiccata al sole. Insieme, questi agricoltori forniscono l’85% della fornitura mondiale di gomma naturale .

Ma questa fragile offerta è minacciata. 

L’albero della gomma hevea brasiliensis non viene più coltivato a causa della prevalenza della peronospora sudamericana, un tremendo patogeno che ha già quasi distrutto l’industria locale negli anni ’30.

Anche altrove gli agricoltori fronteggiano agenti patogeni locali come la malattia delle radici bianche e altre malattie delle foglie che hanno fatto il salto dalle vicine piantagioni di palma da olio. Anche il cambiamento climatico incide: la produzione di gomma in Thailandia è stata colpita da siccità e inondazioni negli ultimi anni.

Una domanda crescente di gomma e una scarsità di offerta dovrebbero essere una buona notizia per gli agricoltori, poiché la renderebbero più redditizia da coltivare. Purtroppo non è così. Il prezzo della gomma è fissato dallo Shanghai Futures Exchange, dove i broker speculano sul valore di questo materiale insieme a oro, alluminio e carburante. E quindi Il prezzo non ha nulla a che fare con il costo di produzione. Il prezzo della gomma per tonnellata può variare di tre volte da un mese all’altro: negli ultimi anni è rimasto a valori molto bassi.

I prezzi bassi costringono gli agricoltori a spremere i loro alberi per ottenere più gomma, indebolendo le piante ed esponendole a malattie

gomma
Eleanor Warren-Thoma

Non è tutto. I prezzi bassi hanno anche scoraggiato la piantagione di nuovi alberi della gomma per sostituire quelli alla fine della loro vita commerciale. Molti agricoltori hanno abbandonato completamente le piantagioni.

Eleanor Warren-Thomas è ricercatrice presso l’Università del Galles di Bangor, nel Regno Unito, e studia le dinamiche delle piantagioni di gomma. “Palma da olio e gomma naturale fruttano gli stessi soldi per unità di terra, ma l’input di lavoro è maggiore per la gomma”, dice. “Poiché il prezzo di questo materiale sta scendendo, gli agricoltori passano dalla produzione di gomma alla vendita del legname per un profitto a breve termine, per poi coltivare la palma da olio“.

La combinazione di questi fattori porta il mondo a un punto in cui l’offerta di gomma naturale non è al passo con la domanda. Già fine 2019, l’International Tripartite Rubber Council ha avvertito che l’offerta globale sarebbe scesa sotto il milione di tonnellate (900.000 tonnellate) nel 2020, circa il 7% della produzione. Poi la pandemia ha colpito.

La domanda di gomma è diminuita immediatamente causa Covid, ma si è ripresa presto, superando anche le previsioni più rialziste. Quando sono usciti dal blocco, ad esempio, i cittadini cinesi hanno acquistato un numero enorme di auto nuove, dati anche i timori per la sicurezza dei trasporti pubblici. Modelli simili si intravedono a livello globale. Da allora la domanda ha surclassato l’offerta. E la carenza di gomma è diventata gravissima.

Perchè è fondamentale la gomma naturale?

gomma
Photo by Jen Theodore on Unsplash

La situazione attuale, in sintesi, ha stimolato la caccia a misure di emergenza che possono salvarci da una crisi della gomma. Perchè la gomma è fondamentale. Sebbene possa essere sostituita da prodotti petrolchimici, la gomma naturale ha proprietà uniche che anche questi surrogati sintetici non possono eguagliare. I guanti in lattice naturale sono più resistenti allo strappo di quelli in nitrile, gli pneumatici per aerei utilizzano la gomma naturale per la sua elevata elasticità e resistenza al calore, che può accumularsi per attrito durante l’atterraggio.

Come fare allora? Tre opzioni

La risposta ovvia potrebbe essere piantare più alberi della gomma. Quando la carenza di gomma inizierà a farsi sentire e i prezzi saliranno, gli agricoltori saranno incentivati ​​a liberare la foresta pluviale tropicale per piantare più gomma. Eppure ci vorrà molto tempo prima che questi alberi siano pronti per essere sfruttati: il processo di crescita richiede sette anni.

Potremmo provare a spremere più gomma dalle piantagioni esistenti. Un’opzione è applicare agli alberi l’ethephon, una sostanza chimica che stimola l’albero a produrre più linfa di lattice. Alcuni agricoltori sono riluttanti a usarlo, però, e fanno bene: una quantità eccessiva di questo agente può uccidere gli alberi.

Un’altra opzione è rinunciare del tutto alla pianta hevea brasiliensis. L’aumento della produzione sarebbe compensato da alternative, non dalla hevea. La Ohio State University fa parte del programma di ricerca di alternative alla gomma naturale (PENRA). Lì, i ricercatori esplorano possibili sostituti.

Le piante alternative

Tarassaco – Una delle piante sotto osservazione è il Taraxacum kok-saghyz . La gomma ricavata dal dente di leone kazako è chimicamente simile a quella naturale, ma non contiene le proteine che causano allergie al lattice.

L’anno scorso, l’istituto di ricerca tedesco Fraunhofer ISC ha presentato uno pneumatico chiamato Biskya, dall’abbreviazione tedesca di gomma sintetica biomimetica. Realizzato in gomma di tarassaco, ha una resistenza all’usura superiore rispetto alla tipica gomma. Si studiano anche varietà e tecniche di coltivazione tra cui l’idroponica e le fattorie verticali, per contribuire a rendere la gomma del dente di leone una realtà commerciale. Con i loro sistemi, le radici del dente di leone piene di linfa possono essere raccolte cinque volte all’anno.

Guayule – È un arbusto legnoso che cresce nei deserti al confine tra USA e Messico. Fu introdotto brevemente durante la seconda guerra mondiale.

Nell’ambito dell’Emergency Rubber Project, un piccolo esercito di scienziati e operai ha lavorato duramente per coltivare 13.000 ettari di guayule, che ha prodotto circa 400 tonnellate di gomma ogni mese. Oggi, solo due aziende producono gomma commercialmente dal guayule. Il produttore di pneumatici Bridgestone mantiene un appezzamento sperimentale di 114 ettari di guayule in Arizona, che ha prodotto i suoi primi pneumatici nel 2015. È stato assistito dal gigante petrolifero italiano Eni, che gestisce un appezzamento di prova guayule in Sicilia .

Se almeno il 10% della gomma utilizzata in tutto il mondo provenisse da fonti alternative, potremmo aumentarla rapidamente in caso di emergenze. La sola Arizona ha oltre tre milioni di ettari di terra desertica adatta alla coltivazione del guayule. La crisi della gomma è un’opportunità irripetibile per attirare investimenti in queste alternative.

L’urgenza di intensificare questi sforzi diventerà sempre più grande. 

gomma in pandemia
La gomma trova molte applicazioni nelle apparecchiature mediche ed è stata particolarmente importante nella pandemia di DPI

La domanda globale di gomma naturale continuerà ad aumentare. Le nazioni in via di sviluppo saranno trainanti: immaginate un futuro in cui ogni famiglia africana sceglie legittimamente di acquistare due auto, come oggi le famiglie occidentali. Fondamentale per questo salvare la gomma ed il suo utilizzo.

In sintesi: serve aiutare gli agricoltori a migliorare la produzione. Serve insegnare loro a coltivare anche alternative, ricercando le migliori e meno dannose per il territorio, per non aumentare la deforestazione. È necessario che gli enti introducano un prezzo minimo fisso per la gomma, sostenendo la produzione, come si fa per i programmi di commercio equo e solidale (penso a caffè e cacao).

Serve, insomma, un approvvigionamento sostenibile di gomma. Uno che non sia contrario alla coscienza umana. In caso contrario, le conseguenze per il mondo sviluppato saranno impensabili.

Tags: economiaGommamaterie prime
Post precedente

Nihao, Tovarish: Cina e Russia firmano il patto per la base lunare congiunta

Prossimo articolo

Apple Car, si: e poi? Ecco come potrebbero essere le auto griffate big tech

Collabora!

Siamo aperti alle visioni sul Futuro. Invia un articolo, divulga gli esiti di una ricerca o di scoperte scientifiche, mostra punti di vista su un tema, racconta un cambiamento.

Contattaci

Le più lette della settimana

  • CoroNaspresso, si studia test Covid da casa nelle capsule per caffè

    CoroNaspresso, si studia test Covid da casa nelle capsule per caffè

    66 condivisioni
    Share 26 Tweet 16
  • 8 prodotti stampati in 3D che mostrano le potenzialità della tecnologia

    59 condivisioni
    Share 23 Tweet 15
  • CNN: la Russia testa un’arma che crea “Tsunami radioattivi”

    53 condivisioni
    Share 21 Tweet 13
  • L’elettricità ha cambiato il mondo: i superconduttori lo cambieranno ancora

    46 condivisioni
    Share 18 Tweet 11
Le Ultime
Concepts

Earth 300, il folle gigayacht sormontato da una sfera gigante

Spazio

Dei fisici in Microsoft pensano che l’universo sia un computer autodidatta

Spazio

La NASA finanzia LEAVES, sciame di droni per esplorare Venere

Tecnologia

The Boring Company: nei tunnel di Las Vegas con le Tesla da 16 posti?

Archivio

Prossimo articolo
apple car e le altre

Apple Car, si: e poi? Ecco come potrebbero essere le auto griffate big tech

Gli scienziati realizzano due alimenti funzionali per combattere l’anemia

Gli scienziati realizzano due alimenti funzionali per combattere l'anemia

Facebook

Instagram

Telegram

Twitter

Clubhouse

FuturoProssimo

Futuroprossimo.it è una risorsa italiana di futurologia aperta dal 2006: ogni giorno novità sul futuro prossimo. Scoperte scientifiche, ricerche mediche, prototipi, concept e previsioni sul futuro gratis.

Tag

Ambiente Architettura Club Comunicazione Concepts Consigli Economia Energia Eventi Gadgets Il futuro di ieri Il giornale di domani Italia Next Medicina Militare Previsioni Robotica Società Spazio Tecnologia Transumanismo Trasporti Video

L’autore

Gianluca Riccio, copywriter e giornalista - Classe 1975, è direttore creativo di un'agenzia pubblicitaria, è affiliato ad Italian Institute for the Future, World Future Society e H+, Network dei Transumanisti Italiani.

Home / Autore / Idea / Archivio / Promo su FP

Collabora! Ti interessa scrivere un post su Futuroprossimo? Clicca qui per contatti.

Categorie

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
© 2021 Futuroprossimo

  • Home
  • Contatti
  • Archivio
  • Tecnologia
  • Medicina
  • Trasporti
  • Previsioni
  • Società
  • Ambiente
  • Transumanismo

© 2021 Futuroprossimo - Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Questo sito utilizza i cookies. Continuando a leggerlo acconsenti al loro utilizzo.