La Future Meat ha annunciato in un recente comunicato di aver ridotto il costo di 100 grammi di petto di pollo coltivato in laboratorio a poco meno di 3 euro.
Rom Kshuk, amministratore delegato, ha affermato di aspettarsi che il costo della carne coltivata scenderà ulteriormente nel corso dei prossimi 12-18 mesi. Si attesterà a meno di 1,50€ per 100 grammi. E la corsa continua.
Future Meat prevede che la carne coltivata di pollo dovrebbe raggiungere lo stesso prezzo del pollo di allevamento in circa 8 anni.
Carne coltivata in laboratorio, la grande valanga
La start-up israeliana afferma che il suo pollo coltivato in laboratorio ha fatto un enorme balzo in avanti nella redditività commerciale. Stando alle dichiarazioni, i costi di produzione della carne coltivata da Future Meat sono stati quasi dimezzati nel giro di pochi mesi.
Il crollo del prezzo (di fatto si tratta di questo) è superiore perfino ai più rosei scenari di crescita previsti dall’azienda.
Solo a gennaio, Future Meat ha ipotizzato per la sua carne coltivata di pollo un costo di circa 6,4 euro per 100 grammi.
Future Meat o altre, la questione non è “se”, ma “quando”. Ed è una questione di pura convenienza economica.
È chiaro che una volta raggiunta o ulteriormente avvicinata la cifra di pareggio, sarà un “happy problem” per gli investitori occuparsi della fase successiva: come invadere il mercato con questo prodotto.
Per questo una notizia del genere suona molto più che buona per gli investitori che puntano su questo campo e stanno già fregandosi le mani.
Solo tra quelli della startup israeliana figurano “squali” come ADM, Tyson Foods e S2G.
Sebbene la carne ottenuta da cellule animali coltivate nei coltivatori sia attualmente disponibile in commercio solo a Singapore, più di 50 start-up basate su cellule in tutto il mondo stanno gareggiando per portare il loro prodotto sul mercato.