Gli appassionati del gioco online conoscono bene la realtà Playtech, sinonimo di affidabilità e qualità dei software per scommesse, poker bingo e casinò a distanza, al pari di pochi altri competitors come NetEnt e Microgaming.
Tutto questo grazie anche al possesso della certificazione di Gaming Laboratories International, il prestigioso ente di consulenza e verifica del settore.
Dall’anno della fondazione, dovuta all’intuito e all’iniziativa di Teddy Sagi, Playtech, oggi guidata dal CEO Mor Weizer e presieduta da Brian Mattingley, si è imposta con forza sul mercato fino ad arrivare alla quotazione alla Borsa di Londra, nel 2006, per ben 550 milioni di sterline, confermando così la sua ascesa tra i più importanti sviluppatori di software del mondo.
Da allora la software house ha iniziato a impilare una fila di azioni commerciali e partnership di successo, e le prospettive per il futuro sembrano confermare questa tendenza, visto che nel 2021 la sede legale dell’azienda è stata spostata da quella storica dell’Isola di Man al Regno Unito, con uno strategico avvicinamento ai maggiori azionisti e ai centri nevralgici della finanza internazionale.
I software Playtech sono utilizzati dalle principali piattaforme legali asiatiche, europee e statunitensi del mondo che offrono giochi da casinò, giochi arcade, bingo e poker, mentre dal 2010 lo sviluppatore ha fatto ingresso anche nel comparto delle scommesse sportive online.
In Italia il consolidamento di Playtech nei migliori casino online in possesso di regolare licenza ad operare è avvenuta con la legalizzazione delle poker room a distanza, nel pieno rispetto della normativa di settore che, come è ben noto, è in capo all’attuale ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su incarico ufficiale dell’autorità statale.
Nel 2018 una grande svolta per l’azienda sul mercato italiano è avvenuta con la completa acquisizione del gruppo Snai Tech S.p.A., formalizzando con una trattativa di oltre 290 milioni di euro il pieno controllo della nota società di gioco legale fondata a Milano e quotata in borsa.
La mossa si è rivelata vincente per il gruppo Playtech, visto che a trainare la crescita finanziaria dell’azienda nel 2021, oltre ai ricavi in America – più elevati di 64 punti percentuali rispetto all’anno precedente, è stata proprio Snai Tech, con un incremento record del 12 per cento, e con quasi 585 milioni di euro di ricavi dovuti proprio allo slancio delle entrate online.
A dispetto delle chiusure fisiche dovute alla pandemia, il fatto che Snai Tech S.p.A, abbia potuto contare sull’avanguardia tecnologica di Playtech ha fatto la differenza, visto che gran parte degli utenti del gioco a distanza si sono riversati nel canale online.
Quest’ultimo è caratterizzato, dal lato aziendale, da costi operativi inferiori a quelli delle entrate, motivo per cui la società milanese, grazie anche alla regolare ripresa dei campionati sportivi, ha potuto salire al primo posto del podio dei concessionari a distanza.
Intanto, anche dal resto del mondo giungono notizie importanti per Playtech, poiché l’azienda di software ha ampliato le proprie partnership anche al Canada, dopo la recente liberalizzazione delle scommesse sportive approvato dalla Camera, e ha ottenuto inoltre una sostanziale crescita finanziaria a seguito del lancio di “Cali Play”, ovvero la joint-venture con l’operatore messicano “Caliente Messico”.
Nel frattempo, Playtech continua ad essere corteggiata dagli investitori, per ora senza successo. Da ultimo ci ha provato Aristocrat, con un’offerta di ben 3,2 miliardi di euro, che però è stata rigettata dal 75 per cento degli azionisti aziendali, in quanto ritenuta ancora poco congrua.
Forse anche alla luce delle prestazioni in crescita della software house nel mondo.