Gli accumulatori di calore, più precisamente gli accumulatori in pompa di calore, sono apparecchi che servono alla produzione di acqua sanitaria, vale a dire quella utilizzata per l’igiene personale e per cucinare. Dal momento che si tratta di apparecchi che stanno diventando sempre più comuni, cerchiamo di capire come funzionano e quali benefici possono apportare.
Come funzionano gli accumulatori in pompa di calore?
Visivamente gli accumulatori di calore ricordano molto da vicino i classici scaldabagni elettrici, ormai quasi in disuso; la somiglianza però è solo visiva perché il meccanismo di funzionamento è molto diverso, così come è molto diverso il consumo energetico, decisamente più alto nel caso degli scaldabagno elettrici (altrimenti detti boiler).
In questi ultimi l’energia elettrica alimenta una serpentina che sviluppa un notevole calore che viene poi ceduto all’acqua presente nel serbatoio che progressivamente si scalda; negli accumulatori in pompa di calore, invece, il riscaldamento dell’acqua avviene grazie a uno scambio termico derivante dalla scissione del gas refrigerante presente internamente al compressore di cui è dotato l’apparecchio.
In questo caso il consumo di energia elettrica è decisamente ridotto, anche nel caso di volumi di acqua superiori. Se per esempio l’accumulatore viene impostato a una temperatura di 40 °C, un deposito di 300 litri di acqua consente di fare tre docce nel periodo invernale (mediamente una doccia richiede un consumo di acqua pari ai 100-120 litri).
Nel giro di circa un’ora l’acqua all’interno dell’accumulatore può essere di nuovo utilizzata.
Cos’è una pompa di calore?
Le pompe di calore sono apparecchiature che estraggono l’energia termica da fonti quali acqua e aria e poi la distribuiscono all’interno di un’abitazione o di un qualsiasi altro edificio. Il loro funzionamento è analogo a quello dei frigoriferi, ma è invertito. Questi ultimi infatti estraggono il calore dall’interno per poi espellerlo esternamente; in una pompa di calore il meccanismo funziona in maniera opposta.
Per quanto esistano diverse versioni di pompe di calore, la più comune è quella aria-acqua; vale a dire che l’energia termica viene estratta dall’aria e viene trasferita all’acqua dell’impianto domestico.
Caratteristiche interessanti delle pompe di calore è che si tratta di sistemi economici ed ecosostenibili; sono infatti apparecchi relativamente energivori e dato che usano fonti di energia rinnovabile rientrano nel novero delle cosiddette “soluzioni green”.
Una soluzione interessante dal punto di vista economico è quella di associare un accumulatore in pompa di calore a un impianto fotovoltaico; quest’ultimo, infatti, è un sistema che permette di autoprodurre l’energia elettrica e ciò consente di beneficiare di un ulteriore risparmio economico; peraltro, per gli impianti fotovoltaici sono previsti bonus fiscali (il bonus fotovoltaico prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute per l’installazione dell’impianto).
Installazione dell’accumulatore in pompa di calore
L’installazione di un accumulatore in pompa di calore è piuttosto semplice; può essere collocato in qualsiasi luogo ove sia presente un attacco di acqua calda e acqua fredda. Saranno inoltre necessarie due condotte dell’aria; queste servono a raffreddare il compressore e permettere lo scambio termico del gas refrigerate per la sua condensazione. A tale scopo occorre praticare due fori nella muratura; uno servirà per la condotta di aspirazione, mentre l’altro per quella di espulsione. Le condotte devono essere chiuse da una rete ferma-insetti.