Gli architetti vietnamiti di 85 Design hanno una domanda per noi: perché le nostre case dovrebbero essere disconnesse dal mondo naturale? Perché vivere in scatole sigillate quando potremmo creare microclimi domestici che ci fanno stare meglio? La loro risposta è G.AO House, un edificio che probabilmente cambierà il vostro modo di pensare lo spazio abitativo. Provate a immaginare una struttura dove gli alberi crescono attraverso i pavimenti, dove l’acqua scorre da un piano all’altro in vasche trasparenti, dove il confine tra interno ed esterno è costantemente messo in discussione.
Non è solo un esperimento estetico: è un tentativo concreto di risolvere uno dei problemi più urgenti dell’architettura contemporanea. Come costruire case che ci facciano sentire bene senza devastare il pianeta?

Quando l’architettura respira
In un’epoca in cui passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi, la qualità dell’aria che respiriamo diventa una questione cruciale. Lo studio vietnamita 85 Design sembra averlo capito perfettamente. La G.AO House, situata nei pressi dell’hub tecnologico di FPT City in Vietnam, è un esperimento coraggioso nel campo dell’architettura sostenibile orientata al benessere. Qui il microclima domestico non è un elemento secondario, ma il fulcro dell’intero progetto.

Un muro verde che si estende dal piano terra fino al tetto attraversa verticalmente l’edificio, fungendo da polmone naturale per gli ambienti interni. Le piante non sono semplici elementi decorativi: sono veri e propri filtri biologici che purificano l’aria, assorbono CO2 e rilasciano umidità, creando un ambiente interno in costante equilibrio. Mi piace pensare a questa soluzione come a una tecnologia ancestrale riscoperta e potenziata dalla scienza moderna: sappiamo che le piante migliorano la qualità dell’aria da millenni, ma solo oggi riusciamo a integrare questo principio in sistemi abitativi complessi e funzionali.
La ventilazione naturale è stata studiata nei minimi dettagli: grandi vuoti a doppia altezza facilitano la circolazione dell’aria seguendo i principi della convezione termica. L’aria calda sale, quella fresca scende, creando un flusso continuo che mantiene gli ambienti freschi anche nelle giornate più torride del clima tropicale vietnamita.

Microclima domestico: la danza dell’acqua
Uno degli elementi più affascinanti della G.AO House è sicuramente il sistema idrico integrato che permea l’intera struttura. Dal tetto al giardino, l’acqua compie un viaggio circolare che contribuisce significativamente al microclima domestico dell’edificio. Sul balcone anteriore, una cascata d’acqua scende delicatamente da una vasca trasparente sospesa verso uno stagno nel giardino.
Questo elemento non è solo scenografico: l’acqua in movimento raffredda l’aria circostante attraverso l’evaporazione, creando una sorta di condizionamento naturale. Inoltre, il suono dell’acqua che scorre introduce un elemento sonoro rilassante nell’ambiente domestico, contribuendo al benessere psicologico degli abitanti. La grande vasca per pesci, integrata nell’architettura, aggiunge un ulteriore livello di complessità a questo ecosistema artificiale.

Il sistema di circolazione dell’acqua tra lo stagno del giardino e l’elemento sul tetto aiuta a regolare la temperatura interna, sfruttando i principi dell’inerzia termica dell’acqua. In pratica, l’edificio utilizza l’acqua come un regolatore termico naturale, riducendo drasticamente la necessità di sistemi di climatizzazione artificiale. Questo approccio bioclimatico è particolarmente efficace in un clima tropicale come quello del Vietnam, dove l’umidità e le alte temperature rappresentano sfide costanti per l’architettura residenziale.
Spazi flessibili per bisogni mutevoli
La G.AO House non è solo un esperimento sul microclima domestico: è anche una risposta funzionale alle esigenze contemporanee di flessibilità degli spazi. Progettata come ibrido tra residenza e ufficio, rappresenta un modello interessante in un’epoca in cui i confini tra lavoro e vita domestica sono sempre più sfumati.

Il primo piano include un ufficio privato che può trasformarsi senza sforzo in una camera da letto grazie a un letto pieghevole nascosto dietro la scrivania. Questa soluzione risponde brillantemente alla crescente richiesta di spazi multifunzionali, capaci di adattarsi a diverse esigenze durante l’arco della giornata.

Il livello della soffitta ospita una piccola camera da letto che offre una vista panoramica a 180 gradi sull’ambiente circostante. Grazie a una parte del tetto apribile, è possibile regolare la ventilazione naturale e l’accesso alla luce a seconda delle condizioni meteorologiche. Questa flessibilità permette agli abitanti di modulare il microclima domestico in base alle proprie preferenze e alle condizioni esterne, senza dover ricorrere a sistemi meccanici energivori.

Non solo microclima domestico
Se il microclima domestico rappresenta il cuore pulsante della G.AO House, la tecnologia sostenibile ne costituisce la spina dorsale. L’edificio è stato progettato per ridurre al minimo l’impronta ecologica, sia nella fase di costruzione che durante il suo ciclo di vita.
La struttura principale è realizzata con un telaio in acciaio prefabbricato, una soluzione che riduce gli sprechi durante la costruzione e semplifica l’eventuale riciclo dei materiali al termine della vita utile dell’edificio. Questo approccio riflette un principio fondamentale dell’architettura sostenibile: progettare pensando non solo al presente, ma anche al futuro smantellamento e riutilizzo dei materiali.

Sul tetto, pannelli solari forniscono l’energia necessaria per il funzionamento quotidiano della casa, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica convenzionale. Questo sistema di autoproduzione energetica è particolarmente efficace in Vietnam, dove l’irradiazione solare è abbondante durante tutto l’anno.
Il giardino anteriore, con elementi d’acqua e pietra recuperata, fa riferimento alla costruzione originale del sito, aggiungendo una texture unica e riducendo al minimo gli sprechi. L’uso di materiali recuperati e riciclati è un altro tassello importante nella strategia di sostenibilità complessiva del progetto.

Insegnamenti per il futuro
Quello che rende la G.AO House particolarmente interessante è la sua natura di prototipo replicabile. Non si tratta di un’operazione di facciata o di un esperimento fine a se stesso, ma di un modello concreto che dimostra come sia possibile creare ambienti domestici confortevoli e sostenibili anche in condizioni climatiche sfidanti.
Progetti come questo offrono spunti preziosi per ripensare il modo in cui costruiamo e abitiamo le nostre case. Il microclima domestico non è più un lusso o un concetto astratto, ma una necessità concreta per garantire benessere e sostenibilità.

La G.AO House ci insegna che l’architettura sostenibile non riguarda solo l’efficienza energetica o l’uso di materiali ecologici: è un approccio olistico che considera l’edificio come un organismo vivente, in costante interazione con l’ambiente circostante e con i suoi abitanti. È una visione che supera la tradizionale dicotomia tra natura e costruito, proponendo invece una sintesi armoniosa tra elementi naturali e tecnologici.
L’architetto vietnamita ha dimostrato che è possibile creare spazi abitativi che non solo riducono l’impatto ambientale, ma migliorano attivamente la qualità della vita dei loro abitanti. Il microclima domestico diventa così non solo uno strumento di comfort, ma un vero e proprio paradigma di progettazione, capace di guidare scelte architettoniche più consapevoli e sostenibili.
In un mondo sempre più urbanizzato e climaticamente instabile, forse è proprio questo l’approccio di cui abbiamo bisogno: case che non si limitano a proteggerci dagli elementi, ma che creano attivamente condizioni di benessere, in armonia con l’ambiente circostante e con i ritmi naturali del pianeta.

























