Quando pensi ai visori notturni la tua mente corre subito (ahimè) alle immagini verdastre dei soldati in combattimento: la tecnologia attuale non riesce a catturare abbastanza luce da produrre immagini e colori percepibili dal cervello con facilità. Oggi le cose sono cambiate, e due nuove tecnologie rivoluzioneranno il nostro modo di vedere nel buio introducendo i colori.
La prima soluzione è della SPI Corporation con la sua videocamera Osprey X27: il video che trovate qui, girato a mezzanotte, mostra immagini strabilianti: è davvero difficile credere che non sia stato girato di giorno, ma la compresenza delle stelle nel cielo lascia a bocca aperta e fuga ogni dubbio.
La tecnologia alla base di questi visori funziona trasformando i fotoni in elettroni che un algoritmo di intelligenza artificiale codifica in colori visibili: contribuisce alla visione chiara anche il fattore di illuminazione, che porta un oggetto ad acquisire fino a 85.000 volte la sua luminosità.
C’è poi una via intermedia rappresentata dal ColorTAC CVA-14: l’unità è attualmente in fase di impiego presso le forze armate USA e funziona con un meccanismo simile a quello dei vecchi visori (per adattarsi ad una visione monoculare da integrare in un casco) con un fattore di compressione che permette di codificare le immagini restituendo colori abbastanza vicini a quelli reali.
Entrambi i sistemi richiedono comunque una minima fonte di luce per operare (come del resto quelli attuali) e non sono in grado di muoversi nella totale, completa oscurità: in futuro potranno incorporare sistemi di visione termica e sistemi di visione iperspettrale per catturare altri dettagli e restituire immagini ancora più dettagliate usando meno luce.