La maggior parte di noi ha idee vaghe sul futuro, come se fosse una realtà lontana. In generale ci fa stare bene (specie di recente) considerare il presente come un incubo dal quale ci sveglieremo presto. Ma ho una brutta notizia per voi: questo non è un incubo.
Come sarà il vero futuro? Non sarà un'apocalisse. Non sarà nemmeno pieno di astronavi e robot. E ci sembrerà un po 'distopico, si, ma non come pensiamo. Se vogliamo avere una minima possibilità come specie, il futuro deve essere più verde, agricolo e perfino agreste rispetto a come stiamo vivendo ora.
In qualche modo, per andare avanti dovremo anche viaggiare un po' indietro nel tempo.
Ecco alcuni tratti generali su come sarà probabilmente il futuro. Il raggio è quello dei prossimi dieci o quindici anni.
Probabilmente ci riavvicineremo ai familiari e ai vecchi amici

Le generazioni recenti si sono spostate sempre più da casa per intraprendere una carriera nelle grandi città. Abbiamo abbracciato stili di vita metropolitani e cosmopoliti, forse considerando un po' dall'alto in basso le persone che sono rimaste vicine al loro luogo di nascita. Magari li abbiamo giudicati poco ambiziosi e provinciali.
C'è qualcosa nel mondo che ora ci farà cambiare idea.
Se vi chiedete come sarà il futuro posso dirvi per certo che non sarà un mondo di solitari indipendenti. E questo per un dato che va consolidandosi. Non di natura sociale, ma monetaria: l'economia non sperimenterà una ripresa a forma di V.
Vivere senza una struttura di supporto sta già spingendo milioni di famiglie oltre il loro punto di rottura. Sono tornati a vivere più giovani con i genitori che dopo la Grande Depressione. Molte meno persone scapperanno in qualche metropoli per inseguire i propri sogni.
Anche le coppie di 30 e 40 anni inizieranno ad avvicinarsi ai loro parenti. Saranno in grado di mettere in comune le risorse e risparmiare denaro su cose come l'assistenza ai bambini e agli anziani.
Probabilmente le aree costiere ridurranno la popolazione

Il cambiamento climatico sta arrivando prima del previsto. Le persone continuano a parlarne come se fosse una sfida incombente, si, ma che toccherà più ai loro figli. No. Toccherà già a noi. È già qui.
I climatologi ci avvertono da decenni. E ora va detto chiaramente: è troppo tardi per fare retromarcia.
Vivremo con le conseguenze dell'inquinamento e delle emissioni di gas serra per i prossimi decenni. Se siamo intelligenti, possiamo iniziare subito a fare cambiamenti radicali per mitigare le ricadute. Questo sarebbe lo scenario migliore.
C'è già un mini esodo in corso da importanti città costiere, una su tutte New York. Luoghi colpiti duramente da disastri naturali (oltre che da una pandemia). Il fumo degli incendi in molti punti del mondo, dalla California alla Grecia passando per Australia, Amazzonia e perfino Groenlandia sta letteralmente soffocando le persone.
Probabilmente l'economia entrerà in uno shock pazzesco

Questa mi sembra una previsione fin troppo facile. Non sono un economista, ma so leggere. I governi del mondo non riusciranno ancora a lungo a sostenere industrie private in crisi come le compagnie aeree, o quelle del comparto turistico. Non possono permettersi di farlo.
Le compagnie aeree hanno già in programma di licenziare migliaia di lavoratori quando il loro sostegno economico si esaurirà. E se un settore implode, l'onda d'urto colpisce anche altri settori. Molti altri.
Passeranno anni prima che iniziamo a comprendere tutte le implicazioni. A quel punto, non saremo in grado di negare la verità. Siamo all'inizio di una depressione economica molto profonda.
Trasformerà il modo in cui viviamo per i prossimi 100 anni. Potrebbe non essere una cosa terribile, almeno per il pianeta.
Probabilmente la sanità pubblica se la vedrà brutta

Il settore sanitario sperimenterà una forte crisi trasformativa, che metterà in difficoltà i modelli di assistenza pubblica, universale e gratuita.
Con l'assistenza sanitaria universale in crisi gli ospedali e le pratiche mediche potrebbero iniziare a cadere a pezzi.
Con una sanità a due velocità (gratuita al collasso e privata ancora funzionante) i malati terminali rinuncerebbe semplicemente al trattamento piuttosto che lasciare le loro famiglie piene di debiti.
Meno persone in generale cercherebbero cure mediche, salvo che per le emergenze. Ed anche allora potrebbero provare opzioni fai-da-te meno efficaci, nonostante i pericoli.
Spero che non accada.
Ma potrebbe.
Probabilmente compreremo case più piccole

Molti di noi sono cresciuti con l'idea che un giorno avremmo posseduto una villa, magari su un'isola. Liberiamoci da questo sogno tossico: la sete di tenute giganti è parte di ciò che ci ha messo in questo casino.
Le grandi case sono molto costose e producono molti rifiuti. Quelle più piccole sono più convenienti in ogni modo. Sono anche più facili da vendere.
In dieci anni, l'ultimo posto in cui una persona vorrà vivere è una casa gigantesca con utenze, tasse di proprietà e di "esercizio", come i rifiuti, che non possono permettersi.
Probabilmente guideremo un'auto elettrica

La maggior parte dei paesi si è impegnata a eliminare completamente le auto a combustibili fossili entro il 2030.
Non è abbastanza veloce per salvare il pianeta: dobbiamo iniziare a guidare di meno, adesso. La pandemia lo ha reso più facile. La prossima volta che acquistate un'auto, se potete (in Italia si può grazie agli incentivi) acquistatene una elettrica. Sulle emissioni di quelle ibride sono sempre stato scettico, e ora arrivano conferme ai miei sospetti.
Probabilmente l'auto che guideremo non sarà nostra, o non solo nostra

Molte persone (più di quanto non pensiate) guidano ancora grossi SUV di cui non hanno bisogno. È un costoso stimolatore di testosterone che uccide il pianeta.
Se i governi vogliono affrontare sul serio il cambiamento climatico, dovranno incentivare auto e infrastrutture più intelligenti. Dovrebbero anche prendere in considerazione regolamenti più severi sui veicoli. La vedo dura.
Intanto le aziende si affannano a cercare nuovi modelli di business. Car sharing? Taxi autonomi guidati da remoto? Noleggio a lungo termine con formule flessibili? Ai posteri l'ardua sentenza.
Probabilmente metteremo pannelli solari sul tetto di casa

L'energia solare diventa ogni anno più conveniente e più popolare. A medio termine, questo farà risparmiare denaro sull'energia, e scongiurerà i picchi. Aiuterà anche a superare gli aumenti che la maggior parte di noi vedrà, a causa dei cambiamenti climatici che renderanno più costosa la manutenzione delle reti.
Le compagnie elettriche faranno fatica a stare al passo con le interruzioni temporali. I sistemi di accumulo di energia conosceranno un buon incremento, perché permetteranno di utilizzare gli elettrodomestici anche se la rete è inattiva.
Probabilmente cercheremo l'orto più vicino, o coltiveremo qualcosa anche noi

Il cambiamento climatico avrà sicuramente un impatto sull'agricoltura. Stiamo già iniziando a vederlo quest'anno. Nei prossimi dieci anni potremmo trovare un po 'più difficile o costoso l'acquisto di prodotti come avocado, caffè o cioccolato.
Alcune persone stanno già diventando un po' caute nell'affidarsi completamente alle catene di generi alimentari per il loro cibo. Provano a diventare più autosufficienti.
È quello che all'estero chiamano homesteading. Potremmo esplorare questa modalità e renderlo parte di come sarà il futuro della nostra casa. Ok: più vicini ad amici e parenti e con un orto a portata di mano. È una piccola comunità.
Probabilmente inizieremo a barattare qualcosa

L'economia subirà mutamenti giganteschi, e le persone diventeranno creative su come soddisfare le loro esigenze. Osservo con curiosità la nascita e la diffusione (per ora solo oltreoceano) del progetto "Buy Nothing" e di gruppi locali un po' ovunque. Sono gruppi e hub nei quali le persone si scambiano direttamente beni e servizi. Un fenomeno che continuerà e crescerà man mano che l'attività di homesteading diventerà popolare.
Il denaro non perderà il suo valore a breve, ma probabilmente renderemo a risparmiarlo per cose che non potremo ottenere dalla nostra comunità locale attraverso uno scambio con cose che abbiamo noi, o con servizi che possiamo offrire.
Ad Amazon e ai suoi amici probabilmente non piacerà: per questo troveranno un modo per trarne profitto. O proveranno a fermarlo, tenendolo a bada.
Probabilmente istruiremo i nostri figli anche a casa oltre che a scuola

Il sistema scolastico pubblico medio è in cattive condizioni. La pandemia ha evidenziato problemi di cui siamo a conoscenza da decenni.
Stiamo assistendo a una carenza di insegnanti a livello globale, non c'è solo una questione italiana. L'istruzione domestica non è, non sarà per i deboli di cuore: causa Covid, però, la didattica a distanza e il microschooling sono un'opzione presa in considerazione. E questo produrrà conseguenze.
Probabilmente preferiremo lavorare anche da casa

Non è sempre piacevole per la maggior parte di noi. Ha degli svantaggi di cui siamo tutti ben consapevoli ormai. Oggi però, data la situazione, è più sicuro. E in fondo (purtroppo) sappiamo che questa probabilmente non sarà l'ultima crisi che ci manda nelle nostre case per lunghi periodi. In qualche modo il mondo si prepara a cambiamenti strutturali, e questo coinvolgerà anche lo smartworking in qualche misura.
Quelli di noi che sono rimasti occupati hanno trovato nuovi gradi di flessibilità e autonomia. Anche i genitori come me, che per mesi sono rimasti bloccati con un bambino piccolo per 24 ore al giorno, non rinunceranno automaticamente ad alcuni degli aspetti positivi di tutto ciò.
Probabilmente diventeremo più autosufficienti

Anche in questo caso non è una previsione complicata da fare su come sarà il futuro.
Tutte queste tendenze derivano da articoli, ricerche e libri letti negli ultimi due o tre anni. Puntano alla stessa idea di base. Ci allontaneremo da un'economia di consumo. Ecco come sarà il futuro vero.
Non so se pochissima, poca o tanta, ma ci sarà una distanza tra noi e l'economia del consumo vissuta fino a due anni fa. A moltissimi questa cosa non piacerà: potrebbero persino odiarlo all'inizio. E per tutti sarà dura.