La scarsità d’acqua e la siccità sono due delle sfide più gravi che il nostro pianeta si trova ad affrontare oggi. E l’Italia in particolare sembra essere al centro di una convergenza quasi drammatica. Il trimestre da luglio a settembre 2022 segnerà una fortissima carenza di pioggia, estesa a tutte le zone centrali del Mediterraneo.
Il risultato? Lo conoscete, lo avete già visto nei TG: anomalie termiche (con fino a +3°C) assoociati a carenza significativa di pioggia uguale danni diffusi a risorse idriche, agricoltura e produzione di energia. Rischiamo, dice l’osservatorio ANBI sulle risorse idriche, un razionamento dell’acqua in più di una regione italiana.
Serve agire con rapidità
Considerato il quadro generale, serve intervenire rapidamente per esaminare le modalità di utilizzo delle risorse, e per sensibilizzare verso una maggiore efficienza idrica, a partire dal settore industriale. C’è una tecnologia sviluppata proprio per casistiche simili, della quale vi abbiamo parlato qui e qui: si tratta dei “gemelli virtuali”.
La tecnologia del gemello virtuale è uno strumento all’avanguardia che può essere utilizzato per esaminare il modo in cui vengono utilizzate le risorse e per testare in anticipo soluzioni su scala urbana o regionale prima di appicarle a scenari reali. Un impianto complesso, che richiede approcci multidisciplinari e la convergenza di diversi settori (la “diagnostica” attraverso sensori, l’informatica, l’intelligenza artificiale ed altri). Un esempio applicato alla pianificazione urbanistica? Date un’occhiata qui.
Dai settori come quello sanitario o manifatturiero (dove sono stati già utilizzati) i gemelli virtuali possono trovare spazio ora anche nell’ottimizzazione delle risorse idriche per combattere la siccità.
Esperienza virtuale, beneficio reale
L’acqua intreccia le sue sorti con tutto lo scibile umano. Non serve solo a dissetare le persone, o alla loro igiene personale: la stragrande maggioranza dei settori agricoli e manifatturieri ha bisogno di questa preziosa risorsa. In risposta agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che includono l’accesso e l’uso efficiente delle risorse idriche, i governi e le imprese stanno cercando soluzioni per gestire un bene così prezioso nel modo più efficace ed efficiente possibile.
I gemelli virtuali sono un’opportunità che consente alle aziende manifatturiere, agli inventori, ai clienti e alle parti interessate di lavorare insieme in un ambiente virtuale 3D per generare nuovi oggetti e processi senza dover utilizzare prototipi fisici che richiederebbero grandi quantità di risorse naturali.
Soluzioni come la piattaforma 3DEXPERIENCE sviluppata dall’europea Dassault Systèmes aprono la strada ad un sistema produttivo più sostenibile. Attraverso i “gemelli virtuali” si potrà comprendere il consumo d’acqua in ogni fase di un processo.
Verso una “filiera” virtuosa dell’acqua
“Misurando l’impronta idrica di beni e servizi dalla progettazione alla produzione,” dice Guido Porro, Managing Director Sud Europa e AD Italia di Dassault Systèmes, “nonché il loro effetto a fine vita, gli effetti si rifletteranno immediatamente anche sul consumatore finale”.
Come? Semplice: attraverso una maggior consapevolezza. Un cliente finale, per esempi, potrà scegliere di acquistare articoli e servizi progettati, prodotti e trasportati con un minore impatto idrico. Una sorta di “certificazione” che mostri le aziende più attente.
Non c’è modo migliore, se vogliamo affrontare il problema della carenza idrica e della siccità, che far partire il cambiamento da ogni singola persona e ogni singola azienda. E non c’è modo migliore di organizzare questa azione che attraverso tecnologie avanzate come quella dei gemelli virtuali.
Ne sentiremo parlare sempre più spesso.