Lo sapete: i microchip sono sempre più piccoli e veloci. La loro potenza di calcolo cresce a un ritmo esponenziale, un trend nato agli albori dell’informatica: all’epoca, i chip riempivano intere stanze e richiedevano molta energia per funzionare. Oggi, quegli stessi chip possono stare in uno smartphone, consumare pochissima ed essere sempre più potenti. Quanto?
Un nuovo studio commissionato da Vanarama (lo trovate qui) dice che le auto Tesla saranno più intelligenti degli esseri umani entro il 2033. Bum. Rido? Vediamo. L’azienda di ha eseguito un’analisi della potenza di calcolo dei microchip Tesla per prevedere quanti anni serviranno loro a pareggiare quella di un cervello umano.
I risultati in sintesi
- I microchip di Tesla supereranno la potenza di calcolo di un cervello umano (un quadrilione di operazioni al secondo) in soli 11 anni (10,94), entro il 2033.
- La capacità di calcolo del microchip di Tesla sta aumentando a un tasso del 486% all’anno.
- Il “cervello AI” di Tesla impiegherà pertanto 17 anni a raggiungere la maturità, otto anni meno di quanto capiti per noi (il cervello umano raggiunge la maturità a 25 anni).
- Il chip D1 di Tesla è 30 volte più potente del chip usato appena sei anni fa.
Chip Tesla D1 3 volte più potente di un chip utilizzato 6 anni fa
Il chip D1 di Tesla è stato presentato lo scorso anno: quest’anno verrà rilasciata la sua nuova versione (nell’occasione dovremmo vedere anche il tanto atteso Tesla Bot chiamato Optimus).
La crescita della potenza di calcolo è stata enorme: 362 trilioni di operazioni al secondo, contro i 144 trilioni di Hardwar 3 (nel 2019). Prima di lui, Hardware 2 con 72 trilioni di operazioni nel 2016, e ancora prima 12 trilioni di operazioni.
Potenza di calcolo, vedremo davvero auto (e altre macchine) più ”intelligenti” di noi?
“Non è folle crederlo,” conclude lo studio. “È probabile che la tecnologia diventerà significativamente più intelligente degli umani nel corso della nostra vita. Già oggi i microchip sono in grado di funzionare più o meno come le sinapsi cerebrali”.
Chissà, a quel punto magari faranno le corna al posto nostro quando qualcuno le sorpassa.