Resto sempre convinto, con un ottimismo che rasenta quello dei boomer, del fatto che sarà la mia generazione, la X, quella che salverà il mondo. Però devo fare ammenda sulla Gen Z, che solo poco tempo fa avevo dato forse frettolosamente per spacciata.
Pur in un quadro di forte sudditanza ai social e all'eccesso di stimoli, i ragazzi della Generazione Z stanno provando a battersi per ritagliarsi un pezzo di cielo in questa era di "capitalismo in tarda fase". Certo, il loro obiettivo di successo è molto diverso da quello delle generazioni precedenti. Forse meritano attenzione proprio per questo. Dopotutto, i più vecchi Gen Z hanno 26 anni, i più giovani appena 11 anni. Considerate il contesto, anzi: l'orizzonte.
L'orizzonte economico della Gen Z non è roseo
Le difficoltà della Gen Z nel mondo del lavoro non sono poche. Immersi in un'epoca di incertezza globale, affrontano sfide immani. Ne volete qualcuna? La laurea in tempi di pandemia, la paura dell'inflazione, la stagnazione salariale, l'ineguaglianza crescente. L'incubo di una guerra atomica e quello di una recessione sono solo due delle "spintarelle" che danno loro la sensazione di essere in discesa su una strada ghiacciata.
Non stupisce che uno studio recente abbia scoperto che il 45% dei giovani tra 18 e 35 anni ha rinunciato a risparmiare, aspettando tempi migliori. Nel frattempo, il 55% ha messo in pausa la pianificazione della pensione, perché anche il deterioramento dei sistemi di protezione sociale, come la previdenza sociale, è un'altra tegola dalla Gen Z in poi.
Ancora: un quarto dei rispondenti a un sondaggio McKinsey ha dichiarato di non prevedere il pensionamento, e solo il 41% si aspetta di possedere una casa un giorno. Traguardi che sembrano lontani, quasi irraggiungibili, e dal miraggio al totem da abbattere il passo è breve.

Il benessere? Non è solo questione di soldi
Quando si parla di benessere finanziario, la Gen Z (per forza e per amore) sembra aver cambiato le carte in tavola. Non si tratta più solo di denaro, ma di qualità della vita. Non sono disposti a restare in un lavoro tossico o a rinunciare a viaggi ed esperienze solo per far lievitare il conto in banca.
I tradizionali indicatori di successo finanziario (dalla proprietà di una casa all'ottenimento dell'ufficio in posizione di prestigio sul lavoro) sono meno raggiungibili, ma anche meno attraenti per la Gen Z. La salute mentale, la crescita personale e la realizzazione sono valori che vengono posti al primo posto rispetto al guadagno finanziario, o al suo miraggio.
E così la Gen Z sta cercando sempre più modi per privilegiare la qualità della vita rispetto alla realizzazione finanziaria a tutti i costi. Trend come quelli sulla "soft life", diffusi su TikTok, sono in netto contrasto con l'abitudine millennial di lavorare fino allo sfinimento, inseguendo senza fiato la stabilità finanziaria.

Il nuovo ethos: godersi il presente
Alcuni giovani hanno adottato una sorta di nichilismo finanziario come risposta alla precarietà economica, abbandonando le norme capitaliste tradizionali per altre più egoiste e auto-indulgenti.
Stili di vita nuovi e spesso controversi si stanno diffondendo su piattaforme come TikTok. Tra le ragazze la cultura "Bimbo", ad esempio: l'aspirazione di retroguardia a diventare una ragazza oggetto. L'hashtag "Bimbofication" ha totalizzato oltre 275 milioni di visualizzazioni su TikTok, mentre le "relazioni con sugar daddy", persone anziane e altospendenti, hanno registrato un aumento del 74% durante la pandemia sulla piattaforma SeekingArrangement.
Tra gli uomini, è tutto un fiorire di schemi per raggiungere obiettivi finanziari personali, in spregio alla gerarchia aziendale da scalare o alla "gavetta". Se le promesse di un benessere futuro sono false, perché non pensare solo a sé stessi?
E poi c'è chi, in generale, sta reagendo all'apparente declino finanziario della società facendo semplicemente niente. Vivere il momento e godersi la vita è diventato un popolare meccanismo della Gen Z per far fronte alle insidie di questa fase (forse) crepuscolare del capitalismo.

Il riposo radicale e la disconnessione dai modelli tradizionali
L'importanza del distacco dagli ideali di successo tradizionali e il riconnettersi con il proprio benessere attraverso l'autocura e il riposo è il trend emergente tra i giovani della Gen Z. L'atto di fare niente come resistenza ha preso piede anche tra i giovani in Cina, attraverso il semplice atto del tanping (letteralmente lo "sdraiarsi piatti").
Esempi di questa ideologia "radicale" includono il non sposarsi, il non avere figli, il non comprare una casa o una macchina, e il rifiuto di lavorare straordinari o di avere un lavoro in generale.
Intendiamoci: non è una lotta rivoluzionaria e non stiamo parlando dei Che Guevara del nuovo millennio. Potrebbero però essere i nodi di un tessuto che si spezza, accelerando la crisi del capitalismo. E in ogni caso la Gen Z potrebbe essere la prima generazione da tempo a non finire per peggiorare le cose.
L'impatto della Gen Z
Le nuove attitudini nella Gen Z avranno un impatto duraturo su ogni settore. È troppo presto per capire quali saranno gli effetti di questo enorme riposizionamento degli obiettivi finanziari e di vita, ma non è mai troppo presto per iniziare a capire come prepararsi.
In sintesi: se il capitalismo ha cavalcato i sogni dei nostri padri, la Gen Z potrebbe risvegliare quelli dei nostri figli, e ne sarei felice.