La prima fase di test sull’uomo del vaccino contro il cancro al colon retto è stata un successo e promette benissimo. Un nuovo studio pubblicato sulle maggiori riviste scientifiche prova che il vaccino è sicuro e stimola l’attivazione del sistema immunitario: un vero e proprio “via libera” a nuovi test su larga scala.
Un killer implacabile – Il cancro al colon retto è il secondo al mondo per tasso di mortalità: non solo è difficile da diagnosticare, ma è anche privo di vere e proprie cure efficaci. La metà dei pazienti operati non sopravvive a causa di recidive, nonostante la rimozione chirurgica.
Il nuovo vaccino è stato concepito per stimolare il sistema immunitario ad attaccare e distruggere il cancro: è una sorta di “addestramento” a riconoscere il nemico e a colpirlo senza tregua (una delle maggiori difficoltà nasce proprio dalla difficoltà di individuare cellule tumorali perchè spesso del tutto simili a quelle sane)
La svolta – La differenza fondamentale col passato è data dalla scoperta che tutti i tipi di cancro del colon retto presentano l’attività di una molecola chiamata GUCY2C, e questa circostanza permette di localizzare le cure senza colpire i tessuti intestinali.
La prima fase di test puntava a stabilire la sicurezza del trattamento: 10 pazienti con cancro al colon retto al primo e secondo stadio hanno ricevuto una singola dose di vaccino e sono stati monitorati per i sei mesi successivi: i diversi prelievi di sangue effettuati hanno mostrato l’aumento considerevole dell’attività delle specifiche cellule anti tumorali, segnalando la corretta risposta immunitaria.
“Questo studio mostra l’efficacia dell’approccio che punta a rendere il sistema immunitario del paziente in grado di trovare e distruggere questo tipo di cancro,” dice Karen Knudsen, del Sidney Kimmel Cancer Center. “Questo è un punto di svolta importantissimo, reso possibile dal lavoro simultaneo di diversi team di ricerca”
E adesso? – Il prossimo passo della ricerca si sposta su un test che coinvolga molti più pazienti, e punterà a valutare l’efficacia del vaccino. I dati della prima fase hanno già permesso ai ricercatori di modificare e migliorare il vaccino per renderlo più efficace. L’obiettivo sarà poi quello di estendere questo tipo di trattamento anche ad altre tipologie di cancro: la molecola GUCY2C è presente anche nel cancro all’esofago, al pancreas e allo stomaco.
“L’obiettivo dei test del prossimo autunno è di rendere la prossima versione del vaccino ancora migliore ed efficace,” dice Adam Snook, primo autore del nuovo studio effettuato.
Ecco la ricerca pubblicata sul Journal for Immunotherapy of Cancer.