FuturoProssimo
Contatti
  • Home
  • Tech
  • Salute
  • Ambiente
  • Architettura
  • Energia
  • Trasporti
  • Spazio
  • AI
  • Concepts
  • Gadgets
  • Italia Next
  • H+
18 Agosto 2022

Coronavirus / Russia-Ucraina

FuturoProssimo

Notizie per capire, anticipare, migliorare il futuro.

No Result
View All Result

Notizie per capire, anticipare, migliorare il futuro.

Leggi in:  Chinese (Simplified)EnglishFrenchGermanItalianJapanesePortugueseRussianSpanish

Boom delle zone a basse emissioni, sono ovunque: tranne in Italia

Le zone a basse emissioni sono la chiave di volta per ottenere gli obiettivi climatici previsti entro il 2030: in tutta Europa crescono le aree vietate ai veicoli inquinanti, ma l'Italia ha bisogno di una mossa.

Gianluca Ricciodi Gianluca Riccio
in Ambiente, Trasporti
Share1Pin1Tweet1SendShareShareShare
Boom delle zone a basse emissioni, sono ovunque: tranne in Italia
20 Luglio 2022
⚪ Si legge in 4 minuti
A A

Sempre più città del mondo adottano regolamenti per ridurre l’inquinamento con provvedimenti ad hoc. Dai superblocchi di Barcellona e Madrid al Plan Velo di Parigi passando per i piani traffico di Seattle e il “25×25” di New York, ovunque le auto cedono il posto alla micromobilità.

In Europa si viaggia spediti: oltre 300 città del “vecchio continente” hanno zone a basse emissioni (altrimenti note come LEZ, Low-emission zone). Saranno 500 tra soli 3 anni. E tra il 2030 e il 2035, 30 città europee in Olanda, UK, Francia e paesi scandinavi le trasformeranno a zone a zero emissioni: niente auto inquinanti nell’area urbana. L’Italia? Disastrosamente non pervenuta.

Sono dati (quelli positivi come quelli negativi) che arrivano da un report di oggi lanciato dalla Clean Cities Campaign, una coalizione europea di oltre 70 tra ONG, associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030.

Cosa sono le zone a basse emissioni?

In sintesi? Le zone a basse emissioni sono la versione “intelligente” della ZTL. Mentre la ZTL restringe l’accesso a tutte le categorie di veicoli salvo eccezioni, una LEZ lo restringe sulla base del veicolo e di quanto inquina.

zone a basse emissioni

Zone a basse emissioni, il report

Nel bene e nel male, “The development trends of low- and zero-emission zones in Europe”, questo il nome del report disponibile online qui, non la manda a dire. Nell’ultimo decennio le zone a basse emissioni sono diventate uno strumento sempre più diffuso di regolazione del traffico e riduzione degli inquinanti dell’aria, inclusi il biossido di azoto (NO2) derivato dalle emissioni di NOx, e i particolati, PM 10 e PM 2.5. Sono un vero e proprio flagello, che provoca milioni di morti all’anno.

L'articolo prosegue dopo i link correlati

Deepwater Horizon, la perdita di petrolio è ancora rilevabile dopo 10 anni

Inquinamento, un altro Olocausto: nel mondo 9 milioni di morti all’anno

Giornata della Terra: 5 killer del pianeta e le soluzioni per fermarli

L’ONU vara la storica risoluzione per azzerare l’inquinamento da plastica

Le zone a basse emissioni hanno anche un impatto positivo sul clima. Le emissioni di CO2 del settore dei trasporti a Londra sono state ridotte del 13% nei primi sei mesi di funzionamento della sola Ultra Low-Emission Zone (ULEZ); le emissioni di CO2 del settore commerciale e industriale a Milano sono diminuite del 22% dopo l’attuazione dell’Area C.

E in Italia?

Nel nostro paese le restrizioni del traffico già adottate sono tante. Le vere zone a basse emissioni, invece, si contano sulla punta delle dita di una sola mano (e forse non si riesce a completare nemmeno la mano). Il modello sarebbe quello di Area C e Area B a Milano. Le altre non hanno varchi elettronici e non presentano né controlli regolari, né comunicazioni efficaci tra gli enti che le adottano e i cittadini.

“Le automobili stanno soffocando le nostre città, è ora di ricominciare a respirare” dice Claudio Magliulo, Responsabile italiano della campagna Clean Cities. Ha ragione. E non è il solo a pensarlo: un sondaggio dello scorso anno mostra che l’84% dei cittadini italiani interpellati vogliono dai loro sindaci più provvedimenti contro l’inquinamento dell’aria. E sono ben 9 le città selezionate dalla Commissione Europea per la missione “100 Climate-Neutral and Smart Cities”, che impegna a raggiungere la neutralità climatica (vale a dire, zero emissioni nette) entro il 2030. Quali sono? Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. 

zone a basse emissioni

Cosa serve fare

È chiaro che non potremo raggiungere la neutralità climatica senza impegnarci ad abbattere il numero dei veicoli che circolano nel nostro paese. Ad oggi, nessuna città italiana ha in mente di trasformare entro il 2030 le sue (comunque poche) zone a basse emissioni in zone a zero emissioni. Proprio oggi Clean Cities ha pubblicato anche un decalogo che suggerisce alternative alle auto e buone pratiche per centrare l’obiettivo.

Un esempio? Fornire accesso gratuito ai mezzi pubblici (come a Barcellona o per i treni tedeschi) o ai servizi di sharing mobility in cambio della rottamazione dei veicoli inquinanti.

Possiamo farcela? Forse. Ma dobbiamo assolutamente provarci. Servono visione, coraggio e attenzione. Non basta nemmeno aumentare la disponibilità dei mezzi pubblici, se non ci sono veri provvedimenti restrittivi all’uso delle auto inquinanti.

In Italia più che ma siamo ultimi come zone a basse emissioni, ma primi come numero di veicoli: ben 67 ogni 100 persone. Allora? Facciamo sul serio o no?

Tags: inquinamentotraffico
Post precedente

“Hackerato” il cervello di una mosca per controllarne il volo a distanza

Prossimo Post

Woolybubs, scarpe per bambini che si sciolgono in acqua quando diventano strette

Collabora

Per inviare articoli, divulgare gli esiti di una ricerca o di scoperte scientifiche scrivi alla redazione
  • Red Rail, in Cina parte il Maglev ‘capovolto’, costa il 10% di una metro

    Red Rail, in Cina parte il Maglev ‘capovolto’, costa il 10% di una metro

    3108 Condivisioni
    Share 1243 Tweet 777
  • Kensho, condizionatore che non ha bisogno di elettricità

    2587 Condivisioni
    Share 1034 Tweet 647
  • Canada e Germania virano sull’idrogeno: accordo per sfruttare Terranova

    2174 Condivisioni
    Share 869 Tweet 543
  • È il giorno di CyberOne, il nuovo robot umanoide di Xiaomi

    1508 Condivisioni
    Share 603 Tweet 377
  • M-81, la Russia presenta un cane robotico lanciarazzi

    736 Condivisioni
    Share 294 Tweet 184

Archivio

Dai un’occhiata qui:

Potremo “ritrovare” i defunti in realtà virtuale? Il caso della bimba coreana
Previsioni

Potremo “ritrovare” i defunti in realtà virtuale? Il caso della bimba coreana

In un intenso documentario coreano una mamma riabbraccia in un mondo virtuale la sua bimba perduta anni prima. Ritrovare i...

Read more
Baby Ying Liang, il feto di dinosauro appena svelato lascia tutti sbalorditi

Baby Ying Liang, il feto di dinosauro appena svelato lascia tutti sbalorditi

Nature: invertito l’invecchiamento su 9 persone

eventi online

6 modi per ripensare gli eventi virtuali nell’era del coronavirus

Orrore, ci aspettano viaggi aerei con i posti “soppalcati”

Orrore, ci aspettano viaggi aerei con i posti “soppalcati”

Il domani quotidiano

Futuroprossimo.it fornisce notizie sul futuro di tecnologia, scienza e innovazione: se c'è una cosa che sta per arrivare, qui è già arrivata. FuturoProssimo fa parte del network ForwardTo, studi e competenze per scenari futuri.

Iscriviti alla newsletter

Ambiente
Architettura
Intelligenza Artificiale
Gadgets
Concepts
Design

Redazione
Archivi
Pubblicità
Privacy Policy

Medicina
Spazio
Robotica
Lavoro
Trasporti
Energia

Per contattare la redazione di FuturoProssimo, scrivere a [email protected]

中文版
Édition Française
Deutsche Ausgabe
日本語版
English Edition
Edição Portuguesa
Русское издание
Edición en español

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
© 2021 Futuroprossimo

No Result
View All Result
  • Home
  • Tech
  • Salute
  • Ambiente
  • Architettura
  • Energia
  • Trasporti
  • Spazio
  • AI
  • Concepts
  • Gadgets
  • Italia Next
  • H+