Tutti temono che l’intelligenza artificiale e l’automazione toglieranno lavoro a tutti (ci sono rischi da affrontare, ma anche opportunità). Nessuno, però, aveva considerato l’impatto sul lavoro che facciamo in casa. Secondo una stima pubblicata su PLOS ONE, ve la linko qui, il 39% del tempo dedicato al lavori domestici non retribuiti potrebbe essere automatizzato entro il prossimo decennio.
È chiaro a tutti cosa significhi, ancora più chiaro se considerate i lavori domestici compresi nella stima: tra gli altri, cucinare, pulire e prendersi cura di bambini o anziani. Si tratta del primo studio al mondo a esaminare l’automazione in relazione ai lavori domestici.
Quanto sgobbiamo in casa?
Partiamo da un assunto: il tempo trascorso a casa per curare le faccende o studiare (lavoro non retribuito, per la stima) può cambiare da paese a paese per questioni culturali. Ad esempio, nel Regno Unito la gente trascorre circa il 43% del tempo in lavori domestici non retribuiti, equamente ripartiti (50% e 50%) tra uomini e donne. In Giappone, invece, la percentuale è solo del 18%. Gli autori dello studio si sono rivolti a 65 esperti di intelligenza artificiale (29 in UK e 36 in Giappone) per poi elaborare una media.
Quali saranno, allora, i lavori domestici che saranno automatizzati entro i prossimi 10 anni? La spesa innanzitutto. Secondo le stime degli esperti è risultata essere l’attività più automatizzabile (59%), mentre quella meno automatizzabile, e aggiungo per fortuna, sembra essere l’assistenza fisica all’infanzia (21%). Curiosamente, gli esperi con sede nel Regno Unito ritengono più dei giapponesi che l’automazione possa sostituire la manodopera domestica. Come dire “già ne faccio pochi, almeno fammeli fare di persona”.
Automazione dei lavori domestici: in sintesi
Il campione di questo studio non rappresenta ovviamente l’intero settore, ma gli autori ritengono che l’esame del background degli esperti possa fornire una comprensione più contestualizzata delle loro previsioni. Ed è un ottimo esempio di come sarà importante, nella ricerca futura, riuscire a rispettare la diversità culturale e di genere all’interno delle stime.
Restando al tema dello studio, è interessante notare come sia “nell’aria” il fatto che l’automazione tenderà a occupare una parte del tempo al posto nostro, al lavoro come a casa. E sorge ancor di più la domanda, fondamentale, che guiderà questo secolo: cosa farà l’uomo? (Utopia: avrà più tempo per coltivare i suoi interessi. Distopia: sarà impiegato come carne da macello nelle guerre. Spero nella prima, Temo la seconda, confido almeno in una via di mezzo).