Nelle affollate città europee, tra grattacieli e traffico incessante, potrebbe emergere un nuovo trend (magari): quello dei tetti verdi. La startup Bing Klim vuole trasformare questi spazi in laboratori di sostenibilità, dove l’agricoltura urbana incontra l’innovazione dell’energia solare. Il fulcro del progetto è un kit che coniuga la produzione di energia pulita alla coltivazione di cibo fresco. Di cosa si tratta esattamente? Ora vi dico con calma.
La magia dell’agrivoltaico
L’idea di combinare agricoltura ed energia solare ha radici che risalgono al 1981. Tuttavia, solo all’inizio del nuovo millennio, con l’avvento di nuove tecnologie e una crescente consapevolezza ambientale, l’approccio agrivoltaico ha iniziato a guadagnare popolarità, in particolare in Europa e Asia.
La tecnica più diffusa al momento vede le colture coperte da un “tetto” di moduli solari fotovoltaici. Questo non solo fornisce ombra alle piante, proteggendole dal sole cocente, ma genera anche energia pulita. Bing Klima punta a spostare questo approccio dai campi agricoli ai tetti degli edifici urbani. Il kit che propone non solo trasforma gli edifici in micro centrali elettriche, ma alleggerisce anche i problemi legati all’alimentazione, alle emissioni di gas serra e alla qualità dell’aria.
Un tocco di verde nelle metropoli
Città come Copenaghen, Parigi e Basilea stanno già sperimentando il fascino dei tetti verdi. Questi spazi non solo aggiungono un tocco di natura al paesaggio urbano, ma offrono anche benefici ecologici ed estetici. Proteggono gli edifici dal calore estivo e dalle piogge torrenziali e forniscono un habitat naturale per uccelli, api e farfalle, contribuendo a ristabilire la biodiversità in città.
Ma c’è un problema: il costo. L’installazione e la manutenzione di questi tetti ecologici possono essere proibitivi per molti.
Un kit per i tetti verdi
Bing Klima, come detto, vuol far la differenza ottimizzando ed integrando diverse opportunità. La loro tecnologia di tetto verde integra un sistema di produzione di energia solare. Questo kit multifunzione utilizza pannelli solari semi-trasparenti, che permettono alle piante di ricevere la luce necessaria per crescere, anche in aree con luminosità ridotta. E la ciliegina sulla torta? Questi moduli sono collegati a un sistema di coltivazione idroponica con un serbatoio d’acqua integrato.
Se adottata su larga scala, questa tecnologia potrebbe aiutare le persone a combattere anche le ondate di calore estivo, a produrre cibo ed energia rinnovabile, riducendo le bollette elettriche e contribuendo a un futuro più verde. E la parte migliore? È mobile. Può essere installato e spostato con facilità, eliminando i problemi di perdite.
Soluzioni del genere sono spunti, “inneschi” che stimolano la fantasia e la proattività: non vedo l’ora di vedere un bel po’ di questi kit in giro.