In ufficio, di solito, qualcuno storce il naso se ci vede usare Facebook. Ma se invece utilizzassimo i social proprio per lavorare, per condividere esperienze e per cercare nuovi lavori? È quello che da tempo fa LinkedIn, ma ora c'è un altro attore in gara, appunto Mark Zuckerberg.
La piattaforma Facebook at Work, di cui tanto si è parlato negli ultimi due anni, dovrebbe essere ormai pronta a breve. Facebook per il lavoro non sarà molto diverso dal social network che tutti conosciamo né richiederà, stando alle ultime indiscrezioni, credenziali diverse da quelle utilizzate per accedere al solito profilo di Facebook.
Consideratela una "propaggine" che sfrutta meccanismi, struttura e dinamiche del classico social che conosciamo, per metterle al servizio di un professionista o un team di professionisti. Facebook at Work si annuncia più come una sorta di "intranet" che come un social per dialogare 'all'esterno'. A ben guardare, in realtà, le funzioni prettamente "social" sono soltanto legate alla comunicazione interna dei gruppi.

Come funzionerà Facebook at Work?
Facebook Work, in sintesi, diventerà presto un vero e proprio "luogo di lavoro virtuale" dedicato al lavoro. Ci sarà spazio anche per funzioni simili a quelle di Linkedin? In altre parole, Facebook Work ospiterà anche uno scambio professionale di contatti e di curricula? Non ci è ancora dato sapere. Certo, Facebook at Work (ma possiamo chiamarlo, se volete, Workplace) sarà un social professionale e per professionisti.
Gli sviluppatori stanno lavorando al progetto da circa due anni, e al momento una versione beta è in fase di test presso 400 realtà aziendali.
Ma quali saranno i prezzi? Si dice che Facebook adotterà il modello freemium (che già utilizza LinkedIn), con alcune funzionalità liberamente accessibili ma limitate per le realtà più piccole e tutte le altre disponibili dietro abbonamento.