Quante ne abbiamo viste quest’anno? E pensare che eravamo convinti di aver visto tutto nel 2020! Ad ogni modo siamo qua. E sebbene alcune delle mie previsioni passate siano state clamorosamente smentite (ci mancherebbe, mica faccio il mago), ci sono diversi motivi per cui dovreste continuare a leggere questo articolo.
Prima di tutto è sfizioso. E in secondo luogo non è propriamente un oroscopo: prendetelo più come uno strumento che può indirizzare le conversazioni sul futuro nelle direzioni più giuste. Come dire, con queste previsioni non offro risposte, ma l’opportunità di porvi buone domande.
Siete pronti? Ecco le mie previsioni nero su bianco, pronte ad essere smentite il 31 dicembre del 2022.
La nuova corsa allo spazio farà esplodere le innovazioni

La “vecchia” corsa allo spazio ha portato ad un sacco di tecnologie e invenzioni accessibili al grande pubblico. Cuffie senza fili, mouse per computer, luci LED, aspirapolvere portatili senza fili, cibi liofilizzati, purificatori d’aria, memory foam, lenti antigraffio, celle solari. Dimentico sicuramente qualcosa. E tutto per dire ai russi (o agli americani) “sono arrivato prima io!”.
Nel 2022 non faremo eccezione, anzi. Le mie previsioni dicono che la “lotta” a tre tra Branson, Bezos e Musk continueranno a sparare di tutto e di più nello spazio: e per ogni cosa inviata in orbita ci sarà una sua versione, o una tecnologia corrispondente, pronta a finire sul mercato terrestre nei prossimi anni.
Gli NFT non faranno alcun boom

Questa me la gioco, è già impegnativa. Eh si, perchè sono un po’ la star di quest’anno: gli NFT sono sulla bocca di tutti. Sono certo che sia un mio problema, ma io li trovo una bufala clamorosa. Almeno nella loro veste attuale.
Gli NFT deluderanno ancora, l’ho scritto anche qualche giorno fa. Creano una finta scarsità, non sono così centralizzati come vorrebbero farci credere e pretendono di mettere un prezzo anche alla nostra cultura popolare (l’asta sul primo sms grida vendetta). Se fossero un presepe non mi piacerebbero: e fidatevi, so di cosa parlo, sono napoletano.
Sarà una moda passeggera, signori. La blockchain sarà una gran cosa, ma questi NFT sono mosci: se vi state esaltando all’idea di lavorarci, pensateci due volte.
Le criptovalute cresceranno di brutto

Le criptovalute, diversamente dagli NFT, sono perfino utili: l’industria entro la quale si evolvono sta rapidamente crescendo (anche grazie alla maggiore attenzione del pubblico nei confronti della blockchain).
Non solo Bitcoin (ed Ethereum, e Shiba Inu, ecc.) comunque. Secondo previsioni, le Stablecoin faranno capolino come nuova forma di valuta. Il Parlamento europeo sta ragionando sulla loro adozione: dovrebbero rendere più sicuri i trasferimenti di denaro e più difficile il suo riciclaggio. L’uso delle stablecoin dovrebbe aumentare nel 2022 con nuove regole.
Non mancano (e purtroppo non mancheranno) le ombre: le truffe sono ancora prevalenti, quest’anno il miraggio di “diventare ricchi in fretta” ha riportato la fiducia sulle criptovalute indietro di qualche anno.
Spotify creerà o ospiterà musica generata dall’intelligenza artificiale

Spotify è una buona applicazione. La musica è tutta in un posto e le persone possono trovare ciò che vogliono ascoltare: e possono anche trovare la musica che altre persone stanno ascoltando. Spotify ha un sacco di dati su ciò che le persone ascoltano e quando lo fanno, nessun altro ha così tanti dati sulla musica.
Avete capito dove voglio arrivare? Ecco. Tutti questi dati e queste preferenze musicali possono essere utili a creare qualcosa che da tempo cerchiamo di creare: musica generata da un’intelligenza artificiale. Musica decente, intendo, non accozzaglie sonore più o meno strutturate. Un’ evoluzione di quanto fatto da Open AI negli scorsi anni (ne ho parlato anche qui).
Potrei sbagliare le mie previsioni di qualche anno, ma credo di aver ragione in generale: come Netflix oggi crea film e serie, anche Spotify “creerà” propri artisti, canzoni e band. All’inizio con persone vere, ma più avanti con modelli che canteranno e suoneranno ciò che a ciascuno piace, ritagliando le cose intorno al singolo individuo.
Spenderemo un sacco di soldi in AR / VR

Facebook e altre aziende vogliono convincerci che il Metaverso creerà incredibili ricchezze. E stanno investendo una barca di soldi in questi sviluppi.
Qualunque sia l’aspetto del Metaverso, non sarà (solo) questione di software. Ci vorranno anche visori, sensori, fotocamere, guanti aptici, cuffie. Nel prossimo anno le previsioni in questo senso sono facili: inizieremo a spendere parecchio per aggeggi via via sempre più vicini a (co)creare gli ambienti immersivi.
Che siano una riunione di lavoro o una messa, il remoto si farà più vicino.
La biologia sintetica si avvicinerà al mercato

Che meraviglia la natura! Inimitabile. O quasi: la biologia sintetica sta muovendo i suoi primi passi. Nel 2022 le aziende inizieranno a vendere qualcosa di “artificialmente naturale” (o naturalmente artificiale, fate voi).
Tessuti? Bioplastiche? Farmaci? Biocarburanti? Qualcosa verra fuori. Segnate.
Torneranno di moda i telefonini pieghevoli

I bei tempi dello StarTac per un vecchiazzo come me fanno venire i sospironi. Ma, ehi, se avete un casino di soldi quei tempi potrebbero tornare! I telefonini pieghevoli, amigo. Sono sia vintage che moderni, adesso. Si aprono come quel Samsung a conchiglietta che nel 2003 portavo in una tasca minuscola, ma poi ti mostrano lo schermone.
Ho detto Samsung? Eh già. Sono loro i padroni di questo ritorno di fiamma, e secondo previsioni spingeranno sull’acceleratore. Prima o poi metteremo via la saponetta che abbiamo tutti e torneremo al pieghevole. Non so se lo farò anch’io nel 2022 (ne dubito), ma i cellulari pieghevoli si prenderanno il mainstream.
Il mondo tecnologico sarà ancora stravolto (e rinnovato) dal Covid

Sapete cosa successe l’ultima volta che abbiamo avuto una crisi economica “da cigno nero”? Sono nati Uber e Airbnb. Una cosa da nulla, hanno solo stravolto il mercato dei trasporti urbani e degli affitti. E ora? Probabile che il nuovo Uber verrà fuori nel campo del delivery di generi alimentari. O no?
Le previsioni comunque non si fanno come faccio io. Spesso tengono conto anche delle tendenze successive. Ad esempio: arriva il Covid e tutti si chiudono dentro. Chi osserva questa tendenza investe nel mercato delle consegne. Chi guarda oltre immagina che una conseguenza a lungo termine potrebbe essere quella di rimpicciolire le cucine, perchè si cucina meno, e usare lo spazio in più per mettere attrezzi sportivi. E quindi investe in attrezzature sportive per la casa.
Un esempio stupido, ma serve a far capire perchè spesso le innovazioni non arrivano dal campo che tutti si aspetterebbero.
La tecnologia per la salute mentale crescerà a dismisura

Quella certa pandemia di cui avrete sentito parlare ha provocato la più grande crisi di salute mentale che il mondo recente ricordi. Ovunque si legge di più suicidi, più depressione, più ansia.
Anche quando le cose inizieranno ad andare decisamente meglio si dovrà fare i conti con tutti i rospi e il dolore che abbiamo ingoiato in tutto questo tempo. Ed è qui che entra in gioco il mercato tecnologico della salute, nello specifico quella mentale.
Che sia in presenza o online, una marea di persone in più visiterà uno psicologo: questa (sul medio-lungo periodo) è una buona notizia, in fin dei conti.
Le startup che puntano a migliorarci il sonno cresceranno di brutto (e forse inizieranno a funzionare bene)

Non so voi, ma io dormo malissimo da 2 anni. Forse vale anche per tanti di voi: lavoro, bimba piccola, Covid. Difficile abbandonarsi a un prezioso sonno ristoratore quando ci ronzano in testa (poco) Eros e (molto) Thanatos.
Se un’azienda riuscirà a darci un modo (efficace) un modo per aumentare e migliorare il sonno farà un botto di quelli che si ricordano. E questo non lo dico soo io: non è un caso che le startup nel campo stiano sbocciando come fiori a maggio.
Tra le mie previsioni, quella che può essere più che altro una speranza: una di queste startup schizzerà verso l’alto perchè più efficace delle altre. E ci risolverà un bel problema.
Considerazioni generali sulle previsioni tecnologiche di questo post
Nel 2022, Big Tech continuerà a fronteggiare questioni etiche (senza risolverle): per la serie “previsioni facili”. Continueremo a farci domande come “Vogliamo continuare a spiare miliardi di persone?”, “Dobbiamo trattare i nostri dipendenti come esseri umani?”, “Incitare al genocidio va bene?”, “Dobbiamo continuare a fornire tecnologia ai governi autoritari?”. Le risposte sembrano ovvie, ma non arrivano mai.
Altre previsioni facili: la tecnologia “farà anche cose buone”
Nel 2022 la tecnologia continuerà a contribuire a ridurre la mortalità infantile e i decessi per malattie infettive. Verranno fatti grandi progressi in campo medico, l’istruzione sarà democratizzata e le tecnologie verdi emergeranno come una forza positiva a lungo termine.
Paura di queste previsioni?
La tecnologia non ci deve spaventare più di tanto. Dopotutto è una cosa che abbiamo fatto noi, abbiamo il dovere di esserle presenti, di fare la nostra parte per non mandarla alla deriva. La tecnologia può essere buona o cattiva per la società. Sta a tutti noi assicurarci che sia buona.
Come? Nel modo che possiamo: dal protestare su twitter con un’azienda che non lavora bene al votare altri partiti se quelli al governo non fanno ciò che dovrebbero. Se lavoriamo insieme nel nostro piccolo, le previsioni migliori diventeranno realtà ed io me ne vanterò. Quelle peggiori invece non si avvereranno, e potrete prendervi gioco di me :)