Stiamo vivendo un momento di grande trasformazione, e la rapidità con cui l'intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di vivere ci troverà impreparati. Non dobbiamo temere questa rivoluzione: dobbiamo abbracciarla prendendo la cosa con molta, molta filosofia. Dopotutto, tutto ciò che stiamo vedendo cambiare lo farà senza nessun dubbio: tanto vale affrontare il cambiamento con coraggio e determinazione. Dopo questo inizio (relativamente) soft, con addirittura la previsione di molti nuovi lavori nei prossimi anni, lo stravolgimento sarà totale.
La società cambierà dalle fondamenta. Per molti, i prossimi anni potrebbero essere difficili, confusi e persino spaventosi se si rifiutano di adattarsi, imparare cose nuove o reinventarsi. I frutti di questa nuova era andranno solo a coloro che sono pronti ad accettare il cambiamento inevitabile e le cose che sono al di fuori del loro controllo. Questo non vuol dire certo demonizzare chi non si sente pronto, o combatte giustamente contro i seri pericoli, i lati oscuri e i rischi etici di una rivoluzione come quella dell'intelligenza artificiale. Queste persone, anzi, meritano di essere ascoltate, comprese, rispettate: pongono spesso problemi giusti e seri. Ecco come potremmo affrontare questa nuova, grande accelerazione impressa al pianeta dalla tecnologia.
Il mondo è già stato stravolto, solo che non ve ne siete ancora accorti

L'AI sta rapidamente diventando una parte integrante della nostra vita quotidiana, ma molti di noi non sono ancora consapevoli delle sue capacità senza precedenti e della portata della sua trasformazione. Grazie all'intelligenza artificiale generativa (tipo DALL·E e ChatGPT) siamo in grado di creare nuovi contenuti come immagini fotografiche o artistiche, articoli e storie, basandoci su modelli umani. Questa tecnologia ha imparato da enormi quantità di dati a "leggere" ciò che facciamo, a comprendere il nostro linguaggio e il nostro stile, e a reinterpretarlo. È ciò che fanno anche le persone quando imparano un mestiere, solo che lo fanno più lentamente (e certo, mettendoci una loro anima, ma di questo se ne parlerà poi).
Questa tecnologia sta rivoluzionando il modo in cui produciamo e consumiamo contenuti. Non possiamo ignorare l'impatto del suo cambiamento, non dobbiamo farlo. Chi lo farà, commetterà un gravissimo errore. Perchè, pur sorprendente, l'intelligenza artificiale generativa è solo un piccolo suono che annuncia un boato più grande. Molto più grande.
Il cambiamento riguarderà tutti i campi della conoscenza umana

Non c'è campo che non sarà toccato dal cambiamento, anzi dalla valanga AI. Dalla medicina all'ambiente, dalle biotecnologie alla logistica, dall'intrattenimento alla moda. Perfino il fitness. Per molti di noi, gli sviluppi di questo cambiamento sembreranno spuntare dal nulla, ma hanno perso il lungo periodo di preparazione (che c'è già stato). La reazione, facilmente prevedibile, è che avremo una immensa crisi di identità collettiva.
La grande sfida sarà rendersi conto che certe professioni sono obsolete e certi talenti sono irrilevanti. Un ragionamento che sembrerà scontato quando si perderanno le prime "fasce" di lavoratori colpite, per lo più quelle che non senza una certa dose di classismo qualcuno definisce "manovalanza". Succederà la stessa cosa anche per la maggior parte di traduttori, customer care e altre figure simili. Poi verrà il turno anche di artisti e scrittori, presto o tardi surclassati.

E poi toccherà agli "intoccabili". quelli che oggi, e anche domani, si sentono al sicuro.
Nel campo della giurisprudenza, gli avvocati vedranno l'intelligenza artificiale usare la sua capacità di apprendimento automatico per esaminare le ordinanze giudiziarie con maggiore accuratezza e presentare argomenti legali con estrema efficienza. Nel campo sanitario, i medici la vedranno analizzare i dati clinici dei pazienti e formulare raccomandazioni terapeutiche. In futuro abbozzare perfino terapie psicologiche con una precisione senza precedenti. L'intelligenza artificiale svilupperà farmaci più efficaci, scoprirà nuove cure per le malattie, creerà materiali da costruzione con una maggiore durata e inventerà nuove tecnologie che semplificheranno la vita di tutti noi.
A questo punto (proprio a questo punto) è importante notare che l'ascesa dell'intelligenza artificiale non segnerà la fine dell'umanità, né condannerà nessuno alla povertà. Tuttavia, le persone che si identificano fortemente con la propria carriera potrebbero trovare i prossimi anni impegnativi mentre si adattano a questo nuovo panorama professionale. Avete mai pensato che né il vostro lavoro né la tecnologia possono determinare la vostra felicità?
Questo sarà forse il primo momento nel mondo in qui saremo chiamati a riflettere davvero, praticamente, sul fatto che la vera gioia viene dai nostri talenti interiori, non importa se siamo i migliori al mondo in quello che facciamo. Il mondo cambierà radicalmente intorno a noi, ma la nostra missione resterà sempre la stessa: conoscerci meglio, e provare ad essere felici.
Cinque piccole regole per vivere il prossimo, grande cambiamento
1 Non sprecare le tue energie su cose che non puoi cambiare.
L'integrazione dell'AI nella nostra vita quotidiana sarà sempre più evidente, e questo porterà a reazioni di protesta. Potrebbero provare a boicottarla o addirittura a vietarla (quando va invece regolata), ma questo non fermerà il progresso tecnologico, proprio come i luddisti non riuscirono a fermare l'automazione tessile nel XIX secolo. Anche se qualcuno continuerà ad avercela con l'intelligenza artificiale per sempre, non devi essere una di loro. Anziché preoccuparti o arrabbiarti per cose che non puoi cambiare, concentrati su come essere felice e produttivo in questo nuovo ambiente.
2 Invece di vedere l'AI come un problema, considerala un'opportunità.
L'intelligenza artificiale può sembrare un ostacolo alla tua felicità. Soprattutto se ti preoccupa che il tuo lavoro possa diventare obsoleto. Impara ad usarla per amplificare i tuoi talenti e creare cose che non ti erano possibili prima. Non lasciare che la paura di ciò che non conosci ti impedisca di essere flessibile e di sfruttare le nuove opportunità che l'AI offre.
3 Cerca dentro, non fuori.
Non importa quanto l'intelligenza artificiale progredisca: non potrà mai sottrarti i tuoi talenti e le tue passioni, esperienze e scelte. Continua a trovare gioia nel creare e nutrire ciò che ami, anche se le macchine faranno le stesse cose in modo più rapido e con meno errori. Se la tua identità è fortemente legata alla tua professione, inizia a cercare uno scopo fuori da questo schema. Non definire il tuo valore in base al tuo lavoro, sentirsi felici è sempre meglio che sentirsi importanti.
4 Scegli la gratitudine.
Non è il cambiamento in sé che ci disturba, ma la nostra percezione di esso. La felicità è una scelta e l'intelligenza artificiale ci offre infinite opportunità per divertirci. Non dimentichiamo di essere grati di essere vivi in un'epoca così straordinaria: abbiamo la possibilità di imparare di più, di vivere in modo più sano e sperimentare cose che i nostri antenati non avrebbero mai potuto immaginare.
5 Esisterà sempre una "vecchia" maniera.
L'accettazione dell'intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana sarà durissima per alcune persone, specie quelle della vecchia generazione. Dobbiamo essere comprensivi e pazienti, comprendere o far comprendere le nuove tecnologie. Soprattutto, però, dobbiamo rispettare anche chi sceglierà di continuare a fare le cose "alla vecchia maniera". Non sottovalutiamo il valore di fare le cose lentamente e con attenzione. Chi non vorrà dipendere in alcun modo dall'AI avrà comunque tante cose da insegnare. Una fra tutte: "disconnettersi" può ricordarci cosa significa essere veramente umani.