L’Intelligenza Artificiale sta trasformando rapidamente la nostra realtà, dalla guida autonoma ai chatbot del servizio clienti. Rivoluzionerà settori e carriere, ma alcune di queste sembrano inattaccabili.
Sono quelle che mettono in risalto competenze esclusivamente umane, come l’empatia e il pensiero critico: qualità che nessun algoritmo può clonare oggi, e difficilmente domani. Chi avrà queste carriere non sarà sostituto, né dominato da un’intelligenza artificiale: al contrario, ne sarà il dominatore, naturalmente imparando ad usarla bene.
Carriere a prova di macchine: Medici e operatori sanitari
Nonostante i progressi nel campo dell’AI per la diagnosi medica e la gestione delle cure, l’interazione umana rimane fondamentale nelle carriere sanitarie. La capacità di un medico di interpretare sfumature come il tono della voce del paziente (beh, beh), il suo linguaggio corporeo e altri segnali sottili è irriproducibile da parte di un algoritmo.
Inoltre, la presa di decisioni etiche, spesso richiesta in situazioni mediche complesse, è ancora fuori dalla portata dell’intelligenza artificiale (checché ne dicano, il tentativo di dotare l’AI di una sua “morale” prosegue con difficoltà).
Insegnanti
Gli insegnanti sono tra i professionisti che adoro e rispetto di più: non solo impartiscono conoscenze, ma sono anche responsabili dello sviluppo emotivo e sociale degli studenti. Creano un ambiente di apprendimento sicuro, instaurano rapporti di fiducia e incoraggiano l’ingegno e la creatività. Questi sono aspetti delle carriere legate alla pedagogia che non possono essere automatizzati.
Un insegnante che saprà usare nel modo più utile una intelligenza artificiale sarà portentoso, e farà la fortuna dei suoi studenti.
Sviluppatori di Software
Non ve lo aspettavate, eh? Lo sviluppo software non è solo una questione di scrivere codice: è un processo altamente collaborativo che richiede la risoluzione di problemi in tempo reale e la capacità di adattarsi a esigenze mutevoli.
L’intelligenza artificiale può assistere le carriere informatiche in compiti ripetitivi, ma la visione generale e la strategia restano competenze ancora saldamente nelle mani umane.
Marketing Manager e carriere creative
Voilà, c’è anche il mio campo professionale (sono un pubblicitario morso da un giornalista scientifico radioattivo)! Il marketing si basa su una profonda comprensione di esigenze, desideri e aspirazioni umane.
Un algoritmo può analizzare e sfruttare dati e tendenze, può generare e modificare contenuti testuali e visuali (oh, se può farlo eccome) ma non può comprendere sempre il contesto culturale o le emozioni che guidano le decisioni di acquisto dei consumatori. A meno che non glielo spieghiamo noi con pazienza e competenza, giusto? Siamo qui per questo, bellezza.
Psicologi e operatori della salute mentale
I trattamenti psicologici sono adattati al singolo individuo ed al suo vissuto: richiedono un altissimo grado di empatia e comprensione.
L’intelligenza artificiale produrrà uno straordinario efficientemento per le carriere legate alla salute mentale. Assisterà psicoterapeuti e psichiatri nella raccolta dei dati, nell’analisi, nella somministrazione di test specifici e nell’individuazione di correlazioni, ma non può sostituire il tocco umano necessario per un trattamento efficace della salute mentale.
Agricoltori e Allevatori
Qui siamo borderline, lo ammetto: l’avvento dell’agricoltura di precisione e di trend come il vertical farming o l’agricoltura cellulare introducono forse il più alto tasso di automazione nella storia di queste carriere.
L’agricoltura e l’allevamento, però, sono molto più di un semplice ciclo di piantagione, nutrizione, raccolta; sono sistemi complessi che coinvolgono la conoscenza del terreno, delle piante, degli animali e delle condizioni climatiche.
Molti di questi aspetti saranno assistiti dall’AI, producendo straordinari benefici (meno spreco di acqua e suolo, meno pesticidi e altro), ma la saggezza pratica e l’esperienza umana resisteranno ancora un po’.
Carriere anti-AI: mi sfugge qualcosa?
In conclusione, l’intelligenza artificiale avanza e i posti di lavoro viaggiano verso una drastica riduzione per alcune carriere, e un riassetto per altre (non vi aspettate l’apocalisse, però).
Probabilmente però, la domanda per queste carriere basate su competenze unicamente umane crescerà, sottolineando il valore insostituibile del tocco umano nell’era digitale.
Investite nell’essere umani: vi tornerà sempre utile!